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La ‘pausa’ è finita: Moreno Colombo torna in politica

L'ex sindaco di Chiasso ha dato la sua disponibilità al Plr per candidarsi al Consiglio Nazionale. Il suo è un rientro dopo 7 anni di stop

Moreno Colombo
(archivio Ti-Press)
23 maggio 2023
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«Ho sempre detto che la mia sarebbe stata una pausa dalla politica... Non riesco a rimanerci: fa parte del mio Dna». Sette anni dopo essersi congedato dal Municipio di Chiasso, Moreno Colombo è pronto a tornare alla politica attiva. Fresco 60enne, l’esponente del Plr ha infatti dato la sua disponibilità a candidarsi per il Consiglio Nazionale ed è già stato ascoltato dalla Commissione Cerca. Una ‘prima’ per Colombo, che ha alle spalle 8 anni di consiglio comunale (a Mendrisio), 13 anni di Gran Consiglio e 8 anni di sindaco di Chiasso. «In passato sono stato sollecitato più volte, ma ho sempre declinato – ammette –. Non ho mai accettato di partecipare a una doppia carica perché quando faccio qualcosa voglio farlo bene». L’idea di assumere una carica a Berna, inoltre, «non è mai stata una grossa priorità. Ora che ho compiuto 60 anni potrebbe diventare qualcosa di importante». Ma non è evidentemente solo l’anagrafe a spingere Colombo a ributtarsi nella mischia. «Se guardo alla nostra regione, tanti temi sono d’attualità anche a livello federale e quindi bisogna andare giù duri: anche per l’assenza del Mendrisiotto nelle cariche di governo, mi sembra che determinate soluzioni, o comunque proposte di soluzione, sono un po’ lasciate nel dimenticatoio o perlomeno non sollecitate con la dovuta forza». Moreno Colombo non lo nega: «Conosco il mio carattere sanguigno... Secondo me questa è un’opportunità e già durante la campagna determinate situazioni che stiamo vivendo si possono indicare e sollecitare». Con quale spirito torna in campo Moreno Colombo? «Quello del 2008, quando sono diventato sindaco di Chiasso alla prima chiamata alle urne – ci risponde senza indugi –. Uno spirito che mi porta a essere consapevole delle mie forze e dei miei difetti e che mi porta ad assicurare il massimo impegno. Chi mi conosce lo sa: quando una persona mi dice che ha un problema, questo problema diventa anche mio e ci lavoro fino a quando non viene risolto».».

‘Il Mendrisiotto non può essere dimenticato’

Entrando nelle dinamiche politiche, Moreno Colombo spiega che «vedo male un Partito Liberale, in una situazione già precaria, dimenticare la regione del Mendrisiotto e Basso Ceresio e soprattutto non riconoscere il mio impegno di tanti anni in politica e a favore di numerose associazioni legate al territorio». Oltre a essere presidente dell’Organizzazione turistica regionale, «che ha fatto registrare dati eccezionali», e membro del CdA di Ticino Turismo, di recente Moreno Colombo è diventato parte attiva anche del nuovo corso del Fc Chiasso dopo il fallimento. «Secondo me è sbagliato fare i calcoli unicamente sulla possibilità di ottenere il seggio – ammette il nostro interlocutore –. Sono consapevole che sarà molto difficile, se non impossibile, raggiungere l'obiettivo, ma vale la pena mettere a disposizione tutta la mia esperienza e provare a fare una campagna decorosa dove sottolineerò che il Mendrisiotto da troppo tempo è rimasto sguarnito e con molte problematiche».

‘Glissano, ma facciamo parte della Svizzera’

Da osservatore esterno, Moreno Colombo come giudica la politica federale verso il Mendrisiotto? «I rappresentanti alle Camere e al Governo glissano un po’ su questa ultima parte del Canton Ticino, che però fa parte della Svizzera». Tra i temi sollevati da Colombo non manca il prolungamento di AlpTransit a sud di Lugano. «Un progetto che oggi è incompiuto, che non ha risolto i problemi del trasporto delle merci e non permette di ampliare la possibilità di migliorare la viabilità». A questo si aggiunge un tema «che fa prendere più rabbia», ovvero il «pensare di mettere su una corsia di emergenza i Tir incolonnati per una mancanza di digitalizzazione – tema di cui si fa un gran parlare – delle dogane svizzere. Alcuni spedizionieri mi hanno detto che a Sankt Margrethen funziona già bene: perché a San Gallo sì e a Chiasso no, con la conseguente formazione ogni mercoledì di una colonna che è fonte anche di pericoli e di incidenti?». Altra situazione che preoccupa Colombo è «la diminuzione del trasporto delle merci del 4 per cento nel 2022. Il trasporto delle merci su ferrovia deve crescere e se c’è un segno meno bisogna sedersi e capire perché nel Mendrisiotto siamo arrivati al limite». Nel Distretto un tema di stretta attualità è anche quello della migrazione. «Da anni sostengo che queste persone non devono essere alloggiati in via Motta o al Centro Pasture ma che, dopo le verifiche puntuali, devono essere trasferite presso gli spazi del militare che oggi non sono utilizzati, e quindi anche al di fuori del nostro distretto. Fa piacere notare che, finalmente e dopo tanti anni, anche il Governo federale sta seguendo questa direzione».

Prioritari traffico e formazione

Detto di alcuni temi aperti, quali saranno le priorità di Moreno Colombo? «Sicuramente quelli legati al traffico: siamo attraversati da A2, cantonale e ferrovie. Migliaia di macchine che non lasciano nulla sul nostro territorio, se non qualcosa Locarno, per cui la Confederazione dovrebbe portare idee e proposte: se vado in Svizzera tedesca vedo importanti interramenti di autostrade con donazioni alla popolazione di spazi verdi mentre da noi non ci sono interventi che lasciano il segno». Altra priorità è quella della formazione. «C’è qualcosa da cambiare a livello di orientamento professionale: si va verso il mondo digitale ma siamo rimasti ai tempi di quando andavo a scuola io. Ai nostri giovani bisogna comunque dare delle priorità di formazione nei campi dove poi trovano posto di lavoro, perché un posto di lavoro corrisponde sicuramente a una risposta anche sociale della nostra popolazione». Nella lista fanno parte anche i temi legati all’inclusione delle persone con handicap e l’aumento dei premi di cassa malati per i quali «dovremo dare delle risposte e non sempre solo a settembre, quando viene annunciato l’aumento».

Apripista per le Comunali?

Moreno Colombo lo ha detto in apertura: la sua pausa politica è terminata. L’essersi messo a disposizione per le Federali sarà un apripista verso il rinnovo dei poteri comunali del prossimo anno? «Ho sempre seguito con attenzione quanto accaduto e l’essere parte attiva, visto che l’interesse per la cosa pubblica fa parte di me, mi è sicuramente mancato – risponde Colombo –. Ora vado verso un rientro nella politica attiva: se mi verrà data la possibilità, mi metterò a disposizione sia per il Municipio che per il Consiglio comunale di Morbio Inferiore, senza per forza pensare a una carica». I colloqui con la sezione sono già cominciati. «Sono stati anche loro che mi hanno stimolato a mettermi a disposizione per questa nuova avventura – conclude Moreno Colombo –. Diciamo che, rispetto al passato, ho trovato un’apertura migliore».

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