L'ex sindaco di Chiasso ha dato la sua disponibilità al Plr per candidarsi al Consiglio Nazionale. Il suo è un rientro dopo 7 anni di stop
«Ho sempre detto che la mia sarebbe stata una pausa dalla politica... Non riesco a rimanerci: fa parte del mio Dna». Sette anni dopo essersi congedato dal Municipio di Chiasso, Moreno Colombo è pronto a tornare alla politica attiva. Fresco 60enne, l’esponente del Plr ha infatti dato la sua disponibilità a candidarsi per il Consiglio Nazionale ed è già stato ascoltato dalla Commissione Cerca. Una ‘prima’ per Colombo, che ha alle spalle 8 anni di consiglio comunale (a Mendrisio), 13 anni di Gran Consiglio e 8 anni di sindaco di Chiasso. «In passato sono stato sollecitato più volte, ma ho sempre declinato – ammette –. Non ho mai accettato di partecipare a una doppia carica perché quando faccio qualcosa voglio farlo bene». L’idea di assumere una carica a Berna, inoltre, «non è mai stata una grossa priorità. Ora che ho compiuto 60 anni potrebbe diventare qualcosa di importante». Ma non è evidentemente solo l’anagrafe a spingere Colombo a ributtarsi nella mischia. «Se guardo alla nostra regione, tanti temi sono d’attualità anche a livello federale e quindi bisogna andare giù duri: anche per l’assenza del Mendrisiotto nelle cariche di governo, mi sembra che determinate soluzioni, o comunque proposte di soluzione, sono un po’ lasciate nel dimenticatoio o perlomeno non sollecitate con la dovuta forza». Moreno Colombo non lo nega: «Conosco il mio carattere sanguigno... Secondo me questa è un’opportunità e già durante la campagna determinate situazioni che stiamo vivendo si possono indicare e sollecitare». Con quale spirito torna in campo Moreno Colombo? «Quello del 2008, quando sono diventato sindaco di Chiasso alla prima chiamata alle urne – ci risponde senza indugi –. Uno spirito che mi porta a essere consapevole delle mie forze e dei miei difetti e che mi porta ad assicurare il massimo impegno. Chi mi conosce lo sa: quando una persona mi dice che ha un problema, questo problema diventa anche mio e ci lavoro fino a quando non viene risolto».».
Entrando nelle dinamiche politiche, Moreno Colombo spiega che «vedo male un Partito Liberale, in una situazione già precaria, dimenticare la regione del Mendrisiotto e Basso Ceresio e soprattutto non riconoscere il mio impegno di tanti anni in politica e a favore di numerose associazioni legate al territorio». Oltre a essere presidente dell’Organizzazione turistica regionale, «che ha fatto registrare dati eccezionali», e membro del CdA di Ticino Turismo, di recente Moreno Colombo è diventato parte attiva anche del nuovo corso del Fc Chiasso dopo il fallimento. «Secondo me è sbagliato fare i calcoli unicamente sulla possibilità di ottenere il seggio – ammette il nostro interlocutore –. Sono consapevole che sarà molto difficile, se non impossibile, raggiungere l'obiettivo, ma vale la pena mettere a disposizione tutta la mia esperienza e provare a fare una campagna decorosa dove sottolineerò che il Mendrisiotto da troppo tempo è rimasto sguarnito e con molte problematiche».
Da osservatore esterno, Moreno Colombo come giudica la politica federale verso il Mendrisiotto? «I rappresentanti alle Camere e al Governo glissano un po’ su questa ultima parte del Canton Ticino, che però fa parte della Svizzera». Tra i temi sollevati da Colombo non manca il prolungamento di AlpTransit a sud di Lugano. «Un progetto che oggi è incompiuto, che non ha risolto i problemi del trasporto delle merci e non permette di ampliare la possibilità di migliorare la viabilità». A questo si aggiunge un tema «che fa prendere più rabbia», ovvero il «pensare di mettere su una corsia di emergenza i Tir incolonnati per una mancanza di digitalizzazione – tema di cui si fa un gran parlare – delle dogane svizzere. Alcuni spedizionieri mi hanno detto che a Sankt Margrethen funziona già bene: perché a San Gallo sì e a Chiasso no, con la conseguente formazione ogni mercoledì di una colonna che è fonte anche di pericoli e di incidenti?». Altra situazione che preoccupa Colombo è «la diminuzione del trasporto delle merci del 4 per cento nel 2022. Il trasporto delle merci su ferrovia deve crescere e se c’è un segno meno bisogna sedersi e capire perché nel Mendrisiotto siamo arrivati al limite». Nel Distretto un tema di stretta attualità è anche quello della migrazione. «Da anni sostengo che queste persone non devono essere alloggiati in via Motta o al Centro Pasture ma che, dopo le verifiche puntuali, devono essere trasferite presso gli spazi del militare che oggi non sono utilizzati, e quindi anche al di fuori del nostro distretto. Fa piacere notare che, finalmente e dopo tanti anni, anche il Governo federale sta seguendo questa direzione».
Detto di alcuni temi aperti, quali saranno le priorità di Moreno Colombo? «Sicuramente quelli legati al traffico: siamo attraversati da A2, cantonale e ferrovie. Migliaia di macchine che non lasciano nulla sul nostro territorio, se non qualcosa Locarno, per cui la Confederazione dovrebbe portare idee e proposte: se vado in Svizzera tedesca vedo importanti interramenti di autostrade con donazioni alla popolazione di spazi verdi mentre da noi non ci sono interventi che lasciano il segno». Altra priorità è quella della formazione. «C’è qualcosa da cambiare a livello di orientamento professionale: si va verso il mondo digitale ma siamo rimasti ai tempi di quando andavo a scuola io. Ai nostri giovani bisogna comunque dare delle priorità di formazione nei campi dove poi trovano posto di lavoro, perché un posto di lavoro corrisponde sicuramente a una risposta anche sociale della nostra popolazione». Nella lista fanno parte anche i temi legati all’inclusione delle persone con handicap e l’aumento dei premi di cassa malati per i quali «dovremo dare delle risposte e non sempre solo a settembre, quando viene annunciato l’aumento».
Moreno Colombo lo ha detto in apertura: la sua pausa politica è terminata. L’essersi messo a disposizione per le Federali sarà un apripista verso il rinnovo dei poteri comunali del prossimo anno? «Ho sempre seguito con attenzione quanto accaduto e l’essere parte attiva, visto che l’interesse per la cosa pubblica fa parte di me, mi è sicuramente mancato – risponde Colombo –. Ora vado verso un rientro nella politica attiva: se mi verrà data la possibilità, mi metterò a disposizione sia per il Municipio che per il Consiglio comunale di Morbio Inferiore, senza per forza pensare a una carica». I colloqui con la sezione sono già cominciati. «Sono stati anche loro che mi hanno stimolato a mettermi a disposizione per questa nuova avventura – conclude Moreno Colombo –. Diciamo che, rispetto al passato, ho trovato un’apertura migliore».