La perizia psichiatrica esclude il raptus di follia per l'uomo che il 4 maggio del 2022 uccise a martellate moglie e figlia ferendo gravemente il figlio
Non agì in preda a disturbi psichici il 57enne di Samarate, nel Varesotto, che il 4 maggio del 2022 uccise a martellate la moglie e la figlia 16enne e ferì gravemente il figlio 23enne, che, sfuggito alla strage di famiglia, riporterà danni permanenti. Come riporta la Prealpina, la perizia psichiatrica disposta dal tribunale e depositata dai medici esclude patologie mentali che possano escludere la responsabilità dell'uomo nel duplice omicidio. L'esito degli accertamenti psichiatrici verrà discusso il prossimo 19 maggio.
L'uomo aveva agito nella notte, cogliendo le vittime nel sonno e lasciando per puro caso in vita il figlio, per poi tentare di darsi fuoco. Alla base dell'omicidio, come riporta il quotidiano varesotto e come confessato dall'omicida ai magistrati dopo l'arresto, probabilmente l'ossessione per i debiti e la convinzione, senza conferme di fatto, di mandare economicamente in rovina la famiglia a causa di investimenti sbagliati o per via di una causa civile derivante da un errore di progettazione nella sua attività di designer di interni (l'uomo, peraltro, si sarebbe dichiarato impropriamente architetto).