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Boxe club Locarno, dalla ‘cantera’ il primo professionista

Per i tecnici del sodalizio cittadino si apre una nuova sfida organizzativa e gestionale; ma il lavoro formativo ed educativo coi ragazzi resta priorità

In sintesi:
  • Georgi Svechev, classe 1999, al Bcl dal 2015 è pronto al grande passo
  • Ha già ottenuto grandi successi in Svizzera ma anche in ambito internazionale
  • Serviranno sacrifici e un grande sforzo anche da parte del club
27 marzo 2023
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Tredici anni di vita, 26 titoli nazionali e regionali, innumerevoli trofei vinti anche fuori dalla Svizzera e, ora, il primo pugile professionista. Americo Fernandes, istruttore e responsabile del Boxe club Locarno, con un certo orgoglio ci parla del passaggio del talentuoso Georgi Svechev, classe 1999, sangue bulgaro nelle vene, nel mondo del pugilato professionistico. Per Svechev, una carriera sin qui ricca di soddisfazioni che ha convinto il suo mentore che dal 2015, quando Georgi ha messo per la prima volta i guantoni negli angusti spazi della sala della Morettina, lo ha seguito con pazienza e passione, inizia l’avventura nella nuova dimensione.

«Ho subito notato che il giovane aveva talento da vendere – spiega Fernandes –. Sin dai primi incontri, a livello nazionale, si muoveva e colpiva con precisione, tecnica e potenza nelle mani. In poco tempo ha colto grandi risultati non solo in Svizzera, ma anche con la maglia della nazionale nei tornei all’estero. Non a caso anche nei match disputati in Italia, Slovenia e altri Paesi ha sempre vinto e attirato l’attenzione dei tecnici. Davvero un ottimo pugile».

Carriera ricca di soddisfazioni tra i dilettanti, ma sarà così anche tra i professionisti? «Bisognerà lavorare ancora più sodo, con grande impegno e costanza, serietà e disciplina. Ci saranno innumerevoli trasferte da affrontare in tutta Europa, saranno sacrifici per tutti noi. Anche la preparazione è tutta un’altra cosa, visto che i match sono su una distanza maggiore nei pro; sono mesi di allenamento intenso per ogni incontro. In un incontro internazionale sulla lunga distanza anche un dettaglio fa la differenza».

Sacrifici fisici e mentali per il pugile mediomassimo, ma anche finanziari per il suo entourage. Le garanzie economiche per assicurare la carriera di un atleta professionista in questo sport non sono poca cosa. «Il Ticino è una piccola realtà e in questa disciplina i franchi si contano col contagocce. Mi sono attivato per trovare degli sponsor. Trasferte, iscrizioni a raduni pugilistici, sparring partner costano parecchio. Speriamo di riuscire a convincere qualche ditta o un manager a darci una mano. Serve un lavoro di pubblicità non indifferente. Il pugile va promosso bene».

Sguardo attento alla crescita di bambini e ragazzi

Sacrifici fisici, per il pugile mediomassimo tra i più giovani del panorama professionistico nazionale, che Fernandes e il suo staff (oltre a lui alla preparazione dell’atleta lavorano Emilio Zuanigh, Tomy Antonovic, Fuad Taric e Senad Lekovik) continueranno a seguire nella caccia a un risultato importante.

Senza dimenticare, tuttavia, l’importanza di puntare sui giovani, da sempre la “missione” principale del sodalizio nato nel 2010 e che negli anni è diventato un punto di riferimento per ragazzi e ragazze della regione. Molti di loro saranno non a caso protagonisti del gala della boxe in programma il 20 maggio al Palexpo Fevi di Locarno. Una riunione pugilistica che vedrà salire sul ring, oltre a Georgi Svechev, una legione di dilettanti di tutte le età e categorie di peso desiderosi di mettersi in luce e acquisire esperienza: Niccolò Fuchs, Samuel Tanadini, Ardian Suli, Sehic Tarik, Mihail Dimitrov, la neocampionessa svizzera Sanya Dimitrova, Aaron Desici, Elias Da Costa Hadu, Eric Rodriguez, Jafar Ghulami, i fratelli Yuri e Alex Biondo e Lajos Bausch. Tra gli illustri ospiti della serata, sono annunciati grandi campioni della disciplina quali Ivan Zucco, Giacobbe Fragomeni e il nostro Ruby Belge.