Gruppi di lavoro svilupperanno progetti proposti dal basso anche grazie a due nuovi siti internet interattivi, dove è possibile segnalare le proprie idee
I Masterplan Leventina e Valle di Blenio entrano in una nuova fase, ovvero quella operativa. Come? Grazie a gruppi di lavoro, formati da rappresentanti del territorio, portatori di progetti o persone fortemente interessate allo sviluppo in ambiti circoscritti, detti filoni di progetto. Gruppi che cercheranno di sviluppare e accompagnare idee provenienti dal basso, e quindi dalla popolazione, con orizzonte 2035. E proprio in quest’ottica, chiunque potrà a partire da oggi proporre la propria idea su due piattaforme virtuali: www.masterplanleventina.ch e www.masterplanvallediblenio.ch. Ovviamente gli interessati potranno anche contattare l’Ente regionale per lo sviluppo Bellinzonese e Valli (Ers-Bv) o le sue antenne Leventina e Valle di Blenio. L’obiettivo principale? «Mettere in rete i vari attori, facendo così crescere un determinato progetto», ha affermato Manuel Cereda, direttore dell’Ers-Bv, durante una conferenza stampa convocata a Biasca. Così facendo si cercherà di trovare sinergie ed evitare doppioni sia a livello locale, sia a livello regionale. Inoltre i promotori saranno anche accompagnati nella ricerca di finanziamenti.
I due Masterplan sono documenti di pianificazione dinamica a lungo termine «aperti su temi che sono d’interesse per le due regioni, ma anche per il Cantone e per il perimetro del San Gottardo», ha esordito il presidente dell’Ers-Bv Filippo Gianoni. Documenti strategici che puntano a coinvolgere «non solo i partner istituzionali, ma anche i cittadini che hanno a cuore lo sviluppo di queste due vallate caratterizzate da un enorme potenziale, rimasto finora parzialmente inespresso».
«Un approccio partecipativo», ha rilevato da parte sua il direttore della Divisione cantonale dell’economia Stefano Rizzi, che coinvolge dunque «tutti i portatori d’interesse» e che permette di «condividere una visione per lo sviluppo della propria regione, identificando iniziative concrete». Iniziative «che possono essere di grande respiro, ma anche più puntuali». Per avere successo «è fondamentale concretizzare. Per questo motivo la politica economica regionale prevede la possibilità di far capo ai fondi dell’apposito credito quadro messo a disposizione dal Cantone». Credito quadro che «sarà oggetto di un rinnovo anche per il periodo 2024-2027» a seguito di un messaggio del Consiglio di Stato che sarà presentato nei prossimi mesi. Rizzi ha poi ricordato che si può attingere anche ad altre forme di finanziamento, ovvero ad esempio a sussidi federali o al sostegno da parte di privati o fondazione.
Ricordiamo che lo strumento Masterplan viene promosso dai Comuni coinvolti e coordinato dall’Ers-Bv – Michele Guerra è il coordinatore di quello della Leventina, mentre Loris Beretta di quello dalla Valle di Blenio – con il supporto dell’Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino (Otr-Bat). Il direttore di quest’ultimo ente, Juri Clericetti, ha così sottolineato che la strategia dell’Otr-Bat è «allineata» ai due Masterplan. Masterplan che «uniscono partner e popolazione in uno spirito comune e questo è un valore aggiunto». Si tratta di «un’opportunità importante da cogliere per dare valore a queste zone periferiche». Non mancheranno le sfide, «ma questa unità d’intenti» permetterà di raggiungere gli obiettivi. Insomma, «vedremo risultati concreti sul territorio».
Cinque ambiti tematici
Gli obiettivi con orizzonte 2035 sono parte integrante dei 12 filoni di progetto per ciascuna valle nell’ambito dei quali si svilupperanno ed eventualmente concretizzeranno le idee proposte dal basso. Filoni che sono condensati in cinque ambiti tematici: vivere, lavorare, attività e accoglienza turistica, mobilità e digitalizzazione. Si vorrebbe ad esempio creare servizi innovativi che agevolino la vita dei residenti di ogni età (vivere), valorizzare la produzione agricola locale (lavorare), sviluppare percorsi storico-culturali generando sinergie con la rete di sentieri (turismo), puntare a una mobilità agile e sostenibile o promuovere la pratica del telelavoro (digitalizzazione). Tutti i filoni di progetto sono visualizzabili sui due siti internet dei rispettivi Masterplan, concepiti per accompagnare e sostenere l’evoluzione di questi progetti, fungendo da luogo sia di riflessione, sia di scambio per la popolazione. Piattaforme – presentate all’incontro con i media dai consulenti Gianluca Giuliani (della Flury&Giuliani Gmbh di Bellinzona, società specializzata in economia agraria ed economia regionale) ed Elia Frapolli, specializzato in turismo – che permettono quindi sia di informarsi, sia di interagire, dando la possibilità a chiunque di commentare, presentare progetti o lasciare un ‘like’ alle idee descritte da altri utenti. Sui siti è anche presente una mappa interattiva che mostra tutti progetti conosciuti nelle due valli.
Al termine di una fase preparatoria durata circa un anno – che ha portato alla concretizzazione di una ‘Visione 2035’, alla determinazione di cosiddetti filoni di progetto, all’istituzione di gruppi di lavoro e alla creazione di una piattaforma digitale interattiva, grazie al coinvolgimento di rappresentanti degli enti locali, della società civile, aziende e organizzazioni attive sul territorio – parte dunque ora la fase operativa: «Dalle idee si passa ai fatti», ha affermato Cereda, riferendosi alla costituzione dei gruppi di lavoro che accompagneranno i promotori nello sviluppo dei loro progetti e nella ricerca di finanziamenti. L’obiettivo è quello di «instaurare un ciclo virtuoso di coordinamento dei progetti nei vari ambiti d’intervento». E in questo senso è importante «generare sinergie, innanzitutto all’interno delle rispettive valli e poi anche tra attori sia della Leventina, sia della Valle di Blenio grazie al supporto delle due antenne». Il direttore dell’Ers-Bv ha poi rilevato che per beneficiare di questo supporto o accompagnamento si può passare dai due siti internet oppure rivolgersi direttamente alle antenne. «In Valle di Blenio gli attori sono già un po’ più abituati a farlo, visto che il Masterplan c’è già da diversi anni», ha precisato. «Questa dinamica dovrebbe ora svilupparsi anche in Leventina». A questo va poi aggiunto che i vari progetti devono essere coordinati non solo all’interno delle due valli in questione, ma anche in sinergia «con ciò che si sviluppa in Riviera e nel Bellinzonese». Così facendo si genera «una dinamica armoniosa in tutta la nostra regione di competenza».
«Se ognuno procedesse da solo, vi sarebbe un grosso rischio di doppioni e di progettazioni disunite e non coerenti tra di loro», ha confermato da parte sua Claudia Boschetti Straub, sindaca del Comune di Blenio, dove si parla di Masterplan già dal 2013 (a differenza della Leventina, dove questo strumento è stato introdotto poco più di un anno fa). È dunque necessario «creare una vera visione d’insieme che generi le condizioni ideali per essere complementari gli uni agli altri, costruendo così un vero interesse comune». Il Masterplan fungerà quindi da volano per «ogni iniziativa inserita in un contesto globale, ottenendo così una struttura efficiente e funzionale». Masterplan che rappresenta «un motore performante alimentato dai gruppi di lavoro» che porterà a «nuovi sviluppi, nuovi servizi e fornirà opportunità interessanti per i residenti e i visitatori».
Non da ultimo è anche intervenuto il sindaco di Faido Corrado Nastasi: «Non saranno solo i progetti tangibili a portare al successo, ma anche le strategie politiche» che permetteranno di «creare posti di lavoro» a beneficio della vita in valle. Nastasi ha poi sottolineato che bisogna «crederci assieme: se ci facciamo concorrenza, non otteniamo nulla». Bisogna, insomma, «essere sinergici e complementari: solo così si potrà avere successo» e di conseguenza «vivere e lavorare», rilanciando così ulteriormente tutta la regione.