Il progetto è ancora a uno stadio preliminare, ma risponderebbe a un’esigenza che si trascina da decenni nel cantone. Sorgerebbe nel nuovo centro sportivo
Potrebbe trovare casa a Stabio una delle strutture sportive più attese degli ultimi decenni in Ticino. Seppur ancora alle prime battute, sta infatti prendendo concretamente corpo l’idea di realizzare nel comune di frontiera un velodromo chiuso. Un impianto che permetterebbe di dare una risposta ai numerosi appassionati della bici in Ticino, e non solo, in particolar modo durante la stagione invernale e che potrebbe anche ospitare competizioni internazionali. A essersi fatta avanti è una cordata di imprenditori, dunque dei privati, ma è facilmente immaginabile che se l’idea dovesse andare in porto si tratterebbe di una qualche forma di partenariato pubblico privato.
«È una struttura che sul territorio manca, se ne parla da cinquant’anni ma non è mai stata trovata una soluzione» ci dice Fabio Schnellmann. Il presidente di Ticino Cycling, sezione cantonale dell’associazione di categoria nazionale, aggiunge che della proposta hanno già discusso in assemblea e «c’è entusiasmo». D’altra parte, la richiesta è elevata e di tentativi – da Losone a Sigirino da ultimo, passando per Tenero – negli anni ne sono stati fatti tanti. Ma purtroppo senza esito. Le premesse stavolta appaiono differenti.
«È un progetto interessante – conferma Davide Lurati, presidente dell’Ente regionale per lo sport del Mendrisiotto e Basso Ceresio (Erspo) –, ne abbiamo discusso in comitato dopo che siamo stati contattati dal gruppo di imprenditori interessato a realizzarlo e ci siamo attivati per trovare una superficie idonea per ospitare la struttura. Adesso c’è una trattativa, che è ancora alle fasi preliminari, in corso. Ora è ancora prematuro, ma noi potremmo attivarci presso i Comuni per presentare il progetto: uno degli scopi dell’Erspo è proprio coordinare opere di valenza regionale, come questa. La base di partenza c’è, ora bisognerà trovare i fondi. Siamo positivi: il Mendrisiotto è terra di ciclisti, ricordiamo che solo l’anno scorso è passata di qui una tappa del Tour de Suisse, con grande seguito di pubblico».
Schnellmann ci spiega che il prossimo passo sarà quello di definire con un architetto un progetto di massima da presentare effettivamente ai partner. I dettagli devono dunque essere ancora definiti, ma alcuni estremi ci sono già. Intanto, che la struttura dovrebbe essere di almeno 200 o 250 metri di lunghezza, «affinché sia omologata per le competizioni e possa ricevere i finanziamenti dell’Ufficio federale dello sport». Quest’ultimo, tramite il Consiglio nazionale, ha già stanziato cinque milioni. «Il credito scade nel 2027 ed entro quella data si dovrebbe avere un progetto definito e condiviso, affinché il credito possa essere rinnovato». Il costo totale dell’opera è stato stimato in circa 15 milioni e ci si attende un supporto di Confederazione, Comuni, enti vari. E il Cantone? «Anche. Si investono milioni all’anno per le piste ciclabili. Per un anno si potrebbero ridurre questi importi per investire nel velodromo. È una riflessione da fare con il Dipartimento del territorio» osserva Schnellmann.
Ma l’interesse della struttura – di tipo chiuso e con una capienza di 3’000 posti a sedere – va oltre i confini cantonali, arrivando alla Svizzera interna e al Nord Italia. «I costi di gestione si prospettano piuttosto elevati: di soli corridori ticinesi, per quanto la massa critica ci sia, non si potrà vivere. Quindi bisogna guardare oltre Gottardo e oltre frontiera. E l’ubicazione di Stabio in questo senso aiuta. Per Lombardia e Piemonte il velodromo chiuso più vicino attualmente è a Montichiari (provincia di Brescia, ndr), che però oltre a non essere molto centrale come posizione è stato chiuso per lungo tempo a causa di varie problematiche». Un modo per abbassare i costi di gestione, stimati fra 0,8 e 1 milione di franchi, potrebbe essere trovare sinergie per razionalizzarli. E pure per questo ci sono già delle idee sul tavolo. «All’interno della struttura potrebbe trovare posto anche una pista d’atletica da 200 metri indoor, in Svizzera ce n’è una affine soltanto a San Gallo attualmente. Swiss Athletic ci ha già dato delle indicazioni in tal senso – svela il presidente di Ticino Cycling –. Siamo andati a vedere una struttura simile, che unisce velodromo e pista d’atletica, ad Amsterdam. Fatte le dovute proporzioni, potrebbe funzionare anche da noi».
Ma le sinergie più importanti sarebbero quelle con le strutture previste dal Comune ospitante. Il velodromo dovrebbe inserirsi infatti in un più ampio progetto di centro sportivo che Stabio sta portando avanti da anni. «Abbiamo acquistato un terreno (tra la scuola media e via Pioppi, ndr), in totale sono 50’000 metri quadrati, che è vincolato interamente ad attrezzature sportive – ci spiega il sindaco Simone Castelletti –. Il progetto definitivo è già stato presentato e approvato, entro la fine dell’estate prepareremo il messaggio con la richiesta di credito per la realizzazione». La prima tappa prevede una palestra tripla e una sala polivalente. «Priorità del Municipio è mettere a disposizione questi spazi alle associazioni culturali, sportive, musicali e ricreative del nostro comune».
La questione velodromo rientrerebbe eventualmente in una seconda tappa. «Priorità per l’esecutivo comunale sono le associazioni culturali, sportive, musicali e ricreative ed è su questa linea che intendiamo proseguire anche per il completamento del centro sportivo. Il progetto del velodromo è nella fase embrionale e le richieste avanzate dal Municipio per entrare nel merito dello stesso sono state le seguenti: un inserimento architettonico e paesaggistico armonioso della nuova struttura; la realizzazione di un campo da calcio sintetico all’interno del velodromo che possa essere usato anche come area multifunzionale; una pista interna per l’atletica da 200 metri; gli spogliatoi per i futuri due campi da calcio (uno sintetico, entrambi esterni, ndr) previsti nel comparto; la disponibilità del tetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico e i posteggi da realizzare in sinergia. Da approfondire la possibilità di una pista finlandese e una pista per bambini da realizzare nel parco esterno. Le discussioni sono avviate. Resto fiducioso sul progetto e sui vantaggi per la comunità e le associazioni di Stabio – conclude il sindaco –. Ora aspettiamo di vedere un progetto definito, per discuterne».