Ticino

‘Nelle classifiche è sempre meglio essere davanti che dietro’

Reazioni al primo sondaggio sulle cantonali: Udc soddisfatto ma cauto per il prospettato aumento, Lega preoccupata per la perdita. E il Ps resta ambizioso

Si va verso un legislativo sempre più frammentato
(Ti-Press)
27 febbraio 2023
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Un Gran Consiglio sempre più frammentato, dove l’Udc avrà più rappresentanti e la Lega di meno. È questo il quadro che emerge dal primo sondaggio realizzato dalla Assolo Sagl per la Rsi. Secondo lo studio – che si basa su un campione di 956 intervistati – i democentristi potrebbero guadagnare 1-2 seggi. Gli stessi numeri verrebbero meno ai ‘cugini’ della Lega. Il Plr, attuale forza di maggioranza relativa in parlamento, è dato in recupero rispetto a quattro anni fa: dovrebbe mantenere i sui 23 rappresentanti e, magari, guadagnarne uno. Destino comune per le altre due forze di governo: Centro/Ppd e Ps sono dati in leggero arretramento. I socialisti potrebbero mantenere gli attuali 13 deputati, o perderne uno, mentre il Centro/Ppd dovrebbe restare a quota 16 o retrocedere di un eletto. Per i Verdi il sondaggio prevede il mantenimento degli attuali 6 granconsiglieri o la perdita di un poste nel legislativo.

La prevista frammentazione dovrebbe portare il numero di partiti presenti in Gran Consiglio dagli attuali 9 a 10-11. A beneficiarne sarebbero quindi le forze ‘minori’: MpS, Più Donne e Partito comunista. Tutti e tre che già siedono in parlamento, ma anche Avanti con Ticino&Lavoro, Verdi liberali, HelvEthica, MontagnaViva e Dignità ai pensionati (con i primi due più quotati).

Morisoli (Udc): ‘Vuol dire che la gente apprezza quello che facciamo’

«Nelle classifiche è sempre meglio essere davanti che dietro, ovviamente, ma si tratta pur sempre di un sondaggio». È cauta la reazione del capogruppo Udc in Gran Consiglio Sergio Morisoli alla proiezione che vede il suo partito conquistare uno o due seggi in più in parlamento. «Se vogliamo vederlo come un tempo intermedio nelle gare da sci, si tratta di un risultato rassicurante perché vuol dire che stiamo lavorando bene, cominciamo a farci notare e la gente apprezza quello che facciamo. La campagna elettorale è impostata su buone premesse – osserva Morisoli –, ma al 2 aprile manca ancora un mese che dobbiamo spendere nel modo migliore per convincere della bontà delle nostre idee e dei nostri progetti le persone che magari erano un po’ disattente finora. Non dobbiamo mollare la guardia, anzi proprio ora comincia la fase più importante perché i candidati saranno molto più esposti nei media. L’esperienza mi dice che l’ultimo mese è tutt’altro che scontato, si apre un’altra partita in cui si possono fare passi in avanti ma anche passi falsi».

Aldi (Lega): ‘È il momento di chiamare a raccolta i nostri elettori’

Diverso è il sentimento in casa leghista che rischia di scendere di uno a due seggi, dopo averne già persi quattro nel 2019: «È indubbio che c’è preoccupazione perché i sondaggi vanno presi seriamente – dice la deputata e portavoce del movimento di Via Monte Boglia Sabrina Aldi –. Proprio per questo motivo è il momento di chiamare i nostri elettori a raccolta a votare Lega e far votare Lega. Intanto fino al 2 aprile continueremo a lavorare».

Riget (Ps): ‘L’obiettivo resta quello di guadagnare un seggio’

«L’obiettivo non cambia: vogliamo aumentare di almeno un deputato la nostra presenza in Gran Consiglio». Per la copresidente del Partito socialista Laura Riget il primo sondaggio – che prospetto al Ps il mantenimento degli attuali 13 rappresentanti o la perdita di un granconsigliere – è «da prendere con le pinze, visti gli scostamenti possibili che prevede il margine d’errore della proiezione». Il ogni caso, sottolinea Riget, «il lavoro da fare da qui al 2 aprile è molto e sono convinta che con le nostre proposte, contenute ad esempio nelle due recenti raccolte firme sui temi della cassa malati, riusciremo a convincere i tanti cittadini che si sono detti ancora indecisi o intenzionati a votare scheda senza intestazione».