L’azione è stata rivendicata dal ‘Gruppo imbuto (pedriöö) Mendrisiotto’. ‘Chiediamo di mettere al centro la qualità della vita’
In questi giorni qua e là nel Mendrisiotto, lungo strade di traffico e all’imbocco dell’autostrada a Balerna, sono comparsi dei manifesti inequivocabili. Come chiaro è l’intento di chi li ha esposti: ricordare che questa è la regione più inquinata della Svizzera e dire ‘no’ al progetto PoLuMe (la terza corsia dinamica lungo l’A2, per capirci).
Dove si vuole andare a parare con questa azione? «Vogliamo denunciare il degrado ambientale del Mendrisiotto e la passività della politica», ci dice uno dei componenti il gruppo spontaneo che ha voluto lasciare un segno. Si è ribattezzato ‘Gruppo imbuto (pedriöö) Mendrisiotto’. E se, a prima vista, il nome ha un che di goliardico, la lotta che ha ingaggiato è decisamente seria. «In effetti – si tiene a ribadire –, il nostro è un messaggio politico, dei piccoli segnali di ribellione popolare alla situazione attuale. Infatti, siamo un drappello di cittadini arrabbiati che mette al centro la qualità della vita».
L’iniziativa, già rimbalzata sui social, potrebbe aprire la strada a una serie di altre incursioni, ci fanno capire. Del resto, non è la prima volta che il ‘Gruppo imbuto’ fa capolino nel Distretto. Si era palesato già il luglio scorso, stendendo degli striscioni, in concomitanza con l’uscita fuori porta del Consiglio federale, che ha fatto tappa a Mendrisio. Anche in quella circostanza era stata l’occasione di far sentire la voce del territorio, contraria al potenziamento dell’autostrada tra Lugano e Mendrisio.