Il deputato liberale radicale è primo firmatario di una mozione interpartitica che chiede al governo di contribuire a rivedere il quadro legale in vigore
"Sui rustici fuori zona edificabile è indispensabile un nuovo approccio per salvare il nostro patrimonio costruito". A sostenerlo è una mozione interpartitica, primo firmatario Aron Piezzi (Plr), che chiede al Consiglio di Stato di farsi parte attiva con Berna per una revisione della Legge sulla pianificazione del territorio. L’obiettivo? "Occuparsi con maggiore insistenza del tema dei rustici, in un’ottica non solo rivendicativa ma piuttosto legata alle opportunità che essi possono rivestire per il futuro delle periferie".
Dopo la decisione delle Camere federali di approvare una sanatoria per gli edifici costruiti fuori zona da più di 30 anni, per Piezzi "occorre cambiare approccio: gli interventi di ristrutturazione, a carattere conservativo e/o con cambiamento di destinazione, devono essere favoriti e incentivati perché concorrono alla tutela del paesaggio". Insomma, "è arrivato il momento di rivedere il quadro legale in vigore".
Certo, scrive Piezzi, "le norme dovranno sempre essere rigorose e puntuali, per consentire interventi rispettosi delle tipologie architettoniche tradizionali; ma è essenziale riconoscere anche un valore paesaggistico e culturale ai rustici fuori zona edificabile, in cui uomo e natura abbiano relazioni positive e rispettose".