Locarnese

Scuole al Burio, ‘dopo tante parole è ora di concretizzare’

Il sindaco di Gordola Damiano Vignuta soddisfatto dal voto (tirato) con cui il Consiglio comunale ha approvato i 15,5 milioni per il risanamento

13 dicembre 2022
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Ha superato anche quello che era probabilmente l’ultimo scoglio "politico", il progetto di risanamento del Centro scolastico Al Burio di Gordola, sede di scuola elementare e dell’infanzia. Non l’ostacolo più grosso forse, considerato il lungo e travagliato iter che ha portato alla presentazione del messaggio municipale definitivo contenente la richiesta del credito di 15,5 milioni, ma nemmeno poi così piccolo, visto che l’approvazione da parte del Consiglio comunale è arrivata – dopo aver "schivato" una proposta e degli emendamenti che se accolti avrebbero comportato il rinvio del messaggio – con 18 voti favorevoli (5 contrari e 4 astenuti) su una maggioranza necessaria di 16.

«Sapevamo che sarebbe stata una procedura complessa e con numeri tirati, visto anche che di mezzo c’erano cinque rapporti commissionali, di cui tre contrari, ma alla fine quello che conta è che sia arrivato il via libera – ci spiega il sindaco del Comune locarnese Damiano Vignuta –. Si è trattato di un esercizio di democrazia molto importante, partito ormai nel 2007 con le prime discussioni sul tema e che ha visto coinvolti a più riprese esecutivo, legislativo e popolazione. La speranza, ed è anche l’appello che ho rivolto al Cc, è che ora si apra un nuovo capitolo nel quale grazie alla collaborazione di tutti si possa finalmente concretizzare un’opera necessaria».

Un lungo e travagliato iter iniziato ormai una quindicina d’anni fa

Un progetto effettivamente tanto atteso quanto tribolato, quello del risanamento delle scuole comunali di Gordola, con il Municipio che nel 2016, dopo diversi anni di progettazione, aveva presentato al legislativo un primo messaggio per la ristrutturazione radicale del complesso, che prevedeva tra le altre cose il risanamento energetico secondo lo standard Minergie, il rifacimento completo della piscina, la copertura del cortile a nord per la creazione di nuovi posteggi, un nuovo impianto fotovoltaico, l’arredamento della cucina e la sistemazione del giardino della scuola dell’infanzia. Le "resistenze" in seno al Consiglio comunale – portate in particolare da chi al risanamento preferiva una nuova costruzione – avevano però costretto l’esecutivo dapprima a ritirare il messaggio (nel 2018) e in seguito, nel 2021, ad affrontare il doppio referendum lanciato da Alternativa Gordola e Lega-Udc contro il credito di 3,8 milioni per sistemare spogliatoi e palestra (i lavori più urgenti) e quello di 195mila franchi per l’aggiornamento del progetto di risanamento globale. Un esercizio quest’ultimo effettuato dal Municipio dopo aver ottenuto il sostegno della popolazione (favorevole il 54,1% dei votanti) e che annovera tra le aggiunte più significative le aule provvisorie (sul piazzale davanti alla palestra) per permettere una più rapida esecuzione dei lavori, l’impianto di riscaldamento con sole pompe di calore e quello di raffreddamento per migliorare il comfort estivo, nuova mensa e nuova cucina con cella frigorifera nel blocco D. Confermata anche la piscina, ritenuta non prioritaria dai rapporti di minoranza delle commissioni Gestione ed Edilizia.

«Il Municipio ritiene che la piscina sia un valore aggiunto – sottolinea ancora Vignuta –. In primis per gli allievi e per la didattica, in quanto sono poche le scuole in Ticino che hanno il privilegio di ospitare una piscina al proprio interno. In secondo luogo per la popolazione, visto che la struttura sarà messa a disposizione di società e gruppi per svolgere determinate attività».

I lavori slittano di un anno, gli allievi nei prefabbricati

Quanto alle tempistiche, il sindaco spiega che «ci aspettavamo un’approvazione del credito da parte del Consiglio comunale a inizio autunno, a questo punto non ci sono più i tempi tecnici per poter iniziare, come ipotizzato, il cantiere nel giugno 2023 e verosimilmente tutto slitterà di un anno, con la fine dei lavori prevista per settembre 2027. Non appena il credito sarà cresciuto in giudicato e in assenza di ricorsi o referendum, riprenderemo l’iter da dove era rimasto, ossia dalla domanda di costruzione».

Il progetto presentato nel messaggio municipale votato lunedì prevede l’esecuzione dei lavori anche durante l’anno scolastico e non solo nel corso delle vacanze, con il conseguente spostamento di una parte delle classi nei prefabbricati… «L’alternativa era avere tempi più lunghi, mentre con questa variante, che dovrà ancora essere affinata in fase esecutiva e che quindi potrebbe ancora subire delle modifiche, ipotizziamo di accorciare la durata complessiva del cantiere. La soluzione perfetta che fa contenti tutti non esiste, questa è quella che riteniamo migliore e dopo tante parole, è ora di concretizzarla».