Luganese

Bioggio, la Sfi Health licenzia una quarantina di dipendenti

L’azienda attiva nel settore farmaceutico vuole ridurre l’organico del 30%. La direzione parla di cura e attenzione per i collaboratori coinvolti

Lo stabilimento dell’azienda nella zona industriale di Bioggio
(https://www.sfihealth.com)
17 novembre 2022
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Non è passata inosservata la notizia relativa al licenziamento collettivo deciso da una ditta attiva a Bioggio nel settore farmaceutico. Stando al CdT, la direzione della Sfi Health (ex Pharmaton, ex Ginsana) ha annunciato la misura ieri convocando in assemblea i propri dipendenti, che hanno così preso conoscenza della volontà, da parte dei vertici della ditta, di attivare una procedura che riguarderebbe una quarantina di lavoratori sui 132 impiegati nel sito della multinazionale farmaceutica. La decisione di ricorrere al licenziamento collettivo è stata confermata dalla direzione attraverso un comunicato, che però non è stato diffuso a tutti i media. L‘azienda di Bioggio è la seconda attiva nel settore farmaceutico che, nel giro di un paio di mesi, ha deciso di ridurre il personale. In attesa di spiegazioni da parte della direzione, contattata da ’laRegione’, ci siamo rivolti al sindacalista dell’Ocst Paolo Coppi.

La direzione aprirebbe la consultazione

Il sindacalista conferma lo svolgimento dell’assemblea di ieri con tutto il personale dell’azienda, in tutto 132. La direzione, continua il sindacalista ha evocato «una crisi di liquidità dovuto a difficoltà nelle vendite. L’anno prossimo i vertici dell’azienda prevedono una diminuzione di volumi e perciò si sono sentiti obbligati a ridurre l’organico di una quarantina di dipendenti, pari a circa il 30%». Coppi dice che «la direzione sarebbe disposta ad aprire la fase di consultazione, con le parti sociali, con il coinvolgimento dell’ufficio del lavoro. Quindi, formalmente, è tutto in linea con quanto prevede la legge sul lavoro, che prescrive l’obbligo, per la direzione della ditta di dettagliare il provvedimento di licenziamento collettivo, il numero di dipendenti toccati, con le motivazioni e il periodo entro il quale verranno applicate le misure di riduzione dell’organico. Dovrebbero inoltre dare il tempo ai lavoratori di poter proporre delle alternative al licenziamento, con proposte per mitigare il ridimensionamento».

‘Importante contratto di produzione sfumato’

Dal canto suo, la direzione di Sfi Health Switzerland, per salvaguardare i risultati del gruppo a lungo termine, sta rimodellando la propria organizzazione. Questo, si legge nel comunicato, "comporta un taglio di circa il 10% dell’attuale organico totale del gruppo, e vedrà il ritorno su un percorso di redditività. La decisione scaturisce dopo l’attuazione di misure aggressive di riduzione di costi implementati in tutto il gruppo e a un’approfondita analisi delle performance e prospettive regionali". Il Ceo Robert Hendriks, nella nota, parla di una decisione presa "dopo un’attenta e profonda analisi dell’attuale situazione, nonostante i nostri sforzi per evitare che ciò accadesse. Una delle più significative cause è dovuta alla perdita di un importante contratto di produzione per conto terzi. I piani di crescita per compensare e arginare questa perdita non hanno prodotto pienamente i risultati aspettati nella regione Emea (Europa, Medio Oriente e Africa, con ripercussioni sulla redditività dell’intero Gruppo. Inoltre, l’attuale congiuntura, (per esempio: pressioni inflazionistiche esterne su tutte le nostre attività, combinate con un trend delle vendite inferiore alle previsioni) hanno influito negativamente e generato l’attuale situazione".

‘La fase di consultazione sia coordinata’

Coppi evidenzia tuttavia l’importanza di avviare una fase di consultazione coordinata. Altrimenti, sostiene, la procedura «rischia di diventare un puro esercizio retorico nel quale non viene nemmeno presa in considerazione un’eventuale proposta alternativa». Come peraltro successo con Helsinn che ha agito senza coinvolgere le parti sociali ma ha ridotto i licenziamenti dai 55 prospettati inizialmente ai 41 effettivi. «Provvederemo a contattare la direzione dell’azienda a tutela dei dipendenti, per chiedere una fase di consultazione non fittizia – spiega Coppi –. Nella procedura, per essere reale, la direzione deve mostrare impegno nell’ascoltare i dipendenti per tentare di modificare la riduzione dell’organico con altre opzioni».

Dal punto di vista dell’azienda, la proprietà "mira ad assicurare che i collaboratori coinvolti siano trattati con cura e attenzione. Il processo di riduzione sarà condotto rispettando i requisiti di legge, includendo un processo di consultazione con i collaboratori. Queste azioni rimetteranno la Regione Emea su un percorso di redditività atto alla salvaguardia degli obiettivi a lungo termine del gruppo. Rincresce dover salutare molti colleghi di talento, ed estendo la mia comprensione e gratitudine a tutti i collaboratori. Occorre ricalibrare, riavviare e guardare avanti con fiducia".

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