Locarnese

Ponte Brolla, ecco lo stabile servizi per il tempo libero

Al legislativo pedemontano la richiesta di credito per la progettazione definitiva, sull’ex laghetto Aet, del fabbricato e dei posteggi

18 novembre 2022
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Ponte Brolla, zona rinomata per i suoi grotti e ristoranti, la parete di roccia per l’arrampicata e le gole del fiume Maggia, si arricchisce di un nuovo tassello al servizio del tempo libero dei residenti e dei turisti. Il Municipio delle Terre di Pedemonte ha infatti pronto un credito da 20mila franchi per la fase di progettazione della futura e definitiva struttura di servizio e area di svago sul sedime dell’ex laghetto Aet.

Uno stabile dotato di servizi igienici, docce, un piccolo snack bar, una saletta riunioni e l’infopoint al servizio dell’utenza. Dismesso nel 2010/11, l’ex laghetto dell’Aet, una volta prosciugato, è stato ricoperto con materiale terroso e poi livellato e seminato. Oggi è privo di una specifica funzione e la stessa Aet, proprietaria, si è detta disposta a concedere il fondo per attività di svago.

Quale primo passo lo studio d’idee e l’approvazione della variante Pr

Già nel 2014, l’esecutivo pedemontano aveva commissionato a una ditta specializzata uno studio d’idee per valorizzare questo comparto, tenendo in particolare conto della vocazione sportiva dell’area, con la palestra di roccia, meta ambita di appassionati provenienti da tutta Europa sull’intero arco dell’anno. Dalle indicazioni (e criticità) emerse allora il Municipio ha fatto tesoro; nel 2016 la variante di Pr necessaria allo sviluppo del fondo è stata votata dal consiglio comunale. Oltre allo svago, in questa zona d’interesse naturalistico verranno creati pure dei posti auto, dal momento che il comparto ne abbisogna. Il fabbricato con i servizi, utile per la promozione del territorio, genererà anche qualche introito (con l’affitto della piccola sala/punto ristoro prevista); ciò contribuirà a sostenere i costi d’investimento iniziale.

Nel discorso, inoltre, sono stati coinvolti la locale Antenna dell’Ente regionale per lo sviluppo, alcune associazioni pedemontane, l’Otlvm, Pro Velo (dal momento che proprio da lì transita la ciclopista per la Vallemaggia), il Cas e altri attori, per un parere in merito e utili consigli. Un lavoro estremamente importante e dettagliato che ha dunque permesso d’individuare le migliori soluzioni.

Una soluzione condivisa e funzionale con il coinvolgimento di tutti gli attori

Lo scorso anno, il Municipio ha affidato un mandato a uno studio di architettura, incaricandolo di realizzare un progetto preliminare che è servito da base per i successivi incontri (anche con gli abitanti del quartiere). Lo scorso mese di ottobre, l’incarto richiesto (con tanto di stima dei costi e potenziale economico della struttura) è stato presentato all’Amministrazione, che ora si appresta, dunque, a sottoporlo al legislativo. Se i contenuti saranno accolti, si procederà poi con la progettazione definitiva e la domanda di costruzione. Secondo le cifre fornite, per la sistemazione viaria (con realizzazione di 20 posteggi, con stalli attrezzati e dimensionati per la sosta dei camper e la corsia per le biciclette) occorreranno 980mila franchi (dai quali andranno dedotti i contributi cantonali per la ciclopista); altri 750mila, infine, saranno necessari alla costruzione dell’immobile (un padiglione di circa 30 metri di lunghezza per 9 di larghezza, edificato in legno, in posizione sopraelevata rispetto al terreno).

Il progetto è moderno e innovativo, prevede l’utilizzo della struttura per tutto l’anno. A completare il tutto, per ragioni di sicurezza, sarà necessario procedere alla costruzione di un vallo di protezione lato montagna, così da scongiurare il (residuo) rischio di franamenti di sassi dal pendio a ridosso delle abitazioni e della nuova infrastruttura. Un progetto pregevole, insomma, che contribuirà ad accrescere l’attrattività della regione.