Estero

Abusi sessuali, 11 vescovi sotto inchiesta in Francia

A finire davanti alla giustizia civile o a quella della Chiesa anche l’ex vescovo di Bordeaux e quello di Créteil. Molto diverse le situazioni contestate

Il rapporto sul tema reso pubblico l’anno scorso
(Keystone)
7 novembre 2022
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L’annuncio arriva dalla Conferenza episcopale francese riunita a Lourdes, la città mariana sui Pirenei: 11 vescovi o ex vescovi sono finiti "sotto inchiesta" davanti alla giustizia civile o a quella della Chiesa dopo segnalazioni di abusi sessuali. A parlarne è stato il presidente della Conferenza, l’arcivescovo di Reims Éric de Moulins-Beaufort, precisando che fra le personalità coinvolte dalle "segnalazioni" c’è Jean-Pierre Ricard, già vescovo di Bordeaux.

È stato proprio Ricard, in una lettera, ad ammettere di aver avuto diversi anni fa una condotta "riprovevole" nei confronti di una ragazzina di 14 anni. Nel testo del messaggio, letto dal presidente della Conferenza, Ricard assicura che i fatti di cui è colpevole risalgono "a 35 anni fa, quando ero parroco", scrive. L’ex vescovo afferma di aver "chiesto perdono" alla sua vittima e di essersi "spiegato con lei", riferisce la radio locale France Bleu Gironde. Oltre a lui, altre dieci persone sono finite nel mirino della giustizia, a cominciare dall’ex vescovo di Créteil, nella banlieue di Parigi, Michel Santier, sanzionato nel 2021 dalle autorità del Vaticano per "abusi spirituali sfociati in voyeurismo su due uomini maggiorenni", fatti risalenti agli anni Novanta. Proprio negli ultimi giorni, cattolici francesi e associazioni di vittime hanno duramente protestato per il silenzio che ha protetto la comunicazione della Chiesa sulla sanzione nei suoi confronti. Sotto inchiesta sono finite altre due personalità, "dopo segnalazioni fatte da un vescovo e dopo una procedura canonica". La segnalazione nei confronti di una terza persona ha raggiunto il procuratore locale e "nessuna risposta è stata a tutt’oggi data" ai sospetti avanzati nei suoi confronti. La persona è stata oggetto di "misure di restrizione del suo ministero da parte della Santa Sede", ha precisato Moulins-Beaufort. Senza entrare nei dettagli, il presidente della Conferenza episcopale ha insistito "sulla grande diversità delle situazioni, dei fatti commessi o rimproverati".

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