Locarnese

Sospetto uso di droghe, decreto di abbandono per i cinque agenti

L’analisi dei campioni biologici, effettuata a seguito di una segnalazione anonima, ha dato esito negativo

(Ti-Press)
28 ottobre 2022
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«Bene per i decreti di abbandono, ma c’è un grande dispiacere per quanto l’immagine della Polcomunale di Locarno sia stata offuscata, in un momento già particolarmente delicato per il nostro Corpo cittadino». Parole del sindaco di Locarno, Alain Scherrer, dopo la notizia dei cinque decreti di abbandono emanati dal procuratore generale Andrea Pagani nei confronti di altrettanti agenti della polizia cittadini sospettati di contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti. Gli agenti erano stati sottoposti ad accertamenti a seguito di una segnalazione anonima secondo cui il gruppo avrebbe partecipato a un festa nel corso della quale sarebbe stata consumata della cocaina. L’analisi dei campioni biologici effettuate dalla Scientifica hanno invece dato esito negativo e i cinque ne sono usciti puliti. Con essi, da questo punto di vista, ne esce pulito anche il Corpo. Questo dopo che, sottolinea Scherrer, «per una settimana vi sono stati gravissimi dubbi sul comportamento degli agenti; dubbi fortunatamente infine fugati». Tutti gli indagati sono ancora oggi in servizio, ma due di loro lavorano in altri Corpi di polizia.

Davide Giovannacci, municipale di Locarno e nuovo capodicastero sicurezza, a caldo così commenta la notizia del decreto d’abbandono: «Sono ovviamente contento di questa decisione del procuratore generale. Rinnovo la fiducia piena agli agenti dell’intero Corpo di polizia che possono così proseguire il loro prezioso servizio a favore della cittadinanza nostra e dei Comuni convenzionati».

Presunto stupro, arresto confermato

Intanto, sempre sul fronte della cronaca giudiziaria, si è appreso che il giudice dei provvedimenti coercitivi ha confermato l’arresto del 20enne in manette da martedì poiché accusato di aver commesso violenza carnale ai danni di una coetanea all’esterno di una discoteca di Riazzino. Come riferito dalla Rsi, il ragazzo continua a contestare integralmente l’accusa di violenza carnale mossagli dalla procuratrice pubblica Valentina Tuoni, titolare dell’inchiesta penale avviata dalla Magistratura. Lo stupro sarebbe avvenuto nella notte fra sabato e domenica scorsi.

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