Il presidente Udc all’attacco delle forze progressiste colpevoli, stando al democentrista, di essere troppo ideologiche.
A un anno dalle elezioni federali del 2023 il presidente dell’Udc svizzera, Marco Chiesa, mette in guardia contro una svolta a sinistra del parlamento. "Il nostro libero paese andrà in malora se non riusciremo a fermare l’avanzata rosso-verde", ha affermato nell’assemblea dei delegati svoltasi nel quartiere lucernese di Reussbühl.
Il modello rosso-verde non conosce cittadini responsabili, ma solo ideologia e paternalismo, ha sostenuto il consigliere agli stati ticinese, che ha poi elencato tutta una serie di punti in cui questo approccio emerge alla superficie, citando il "terrorismo di genere", la "follia delle toilette", l’intolleranza, il tradimento della neutralità, la distruzione della prosperità e l’immigrazione di massa.
Chi vota rosso-verde - ha argomentato Chiesa - non vota per una Svizzera ecologica, bensì per una Svizzera di cemento, sovrappopolata e con montagne di rifiuti. La "sinistra, i buonisti e i verdi" vogliono aprire i cancelli della Confederazione al mondo intero, di modo che gli svizzeri debbano lavorare per "i richiedenti asilo fannulloni" di tutto il pianeta.
Il 48enne ha anche commentato la politica energetica e climatica. La Legge federale sugli obiettivi in materia di protezione del clima, l’innovazione e il rafforzamento della sicurezza energetica, contro la quale l’Udc ha lanciato il referendum, aggraverebbe la crisi in materia di elettricità. Il popolo deve avere l’ultima parola su un testo normativo così pericoloso, ha aggiunto. La mancanza di corrente, in un mondo digitalizzato, non significherebbe "serata romantica a lume di candela": distruggerebbe l’economia.
Chiesa ha anche reso omaggio al consigliere federale uscente Ueli Maurer, definendolo uno dei membri del governo migliori di sempre. I delegati hanno tributato il loro riconoscimento all’attuale ministro delle finanze con un lungo applauso.