Trapelano le prime informazioni dopo l’interrogatorio dei 5 imputati da parte degli inquirenti. Tra di loro anche un capogruppo e una donna
Un’inchiesta partita, a quanto risulta, da una segnalazione anonima (forse la stessa all’origine del caso dell’indagine amministrativa che ha poi portato al licenziamento di un agente per presunti atti di esibizionismo) e dalla quale cominciano a trapelare, in base a quanto riferito dalla Rsi, i primi dettagli. Stiamo parlando dell’ennesimo caso che tocca, da vicino, il Corpo di polizia di Locarno. L’ultimo in ordine di tempo, che vede coinvolti, per consumo di stupefacenti, cinque poliziotti dell’unità. Stando a quanto riferito dal Quotidiano, gli inquirenti, coordinati dal procuratore generale Andrea Pagani (che proprio in queste ore, stando a nostre informazioni, hanno iniziato a interrogare gli interessati) stanno verificando episodi più o meno recenti. Compresa una presunta festa privata, durante la quale sarebbe girata sui tavoli della cocaina. Se sia stata assunta o meno, e da chi, lo stabiliranno le indagini; fermo restando che il reato ipotizzato (la contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti) si prescrive in tre anni, e che anche se confermate alcune fattispecie potrebbero ormai non avere più rilevanza penale e quindi cadere nel vuoto.
Tre dei cinque imputati sono tuttora in servizio nel Corpo di polizia locarnese, due loro colleghi si sarebbero invece già trasferiti in altre unità. Fra i tre imputati – altra novità – una donna e un capogruppo (quest’ultimo con responsabilità ancora più importanti dei semplici agenti). Da parte del Ministero pubblico non è trapelato alcun commento. Per risultati delle analisi disposte sui campioni biologici prelevati agli imputati occorrerà attendere almeno una quindicina di giorni.