A livello nazionale invece il rincaro sarà pari allo 6,6%.
Dopo quattro anni di stabilità, i premi dell’assicurazione malattie aumenteranno nuovamente nel 2023, e fra quelli che dovranno pagare di più compare il Canton Ticino. A livello nazionale il premio medio raggiungerà i 334,70 franchi, con un rincaro del 6,6 per cento rispetto al 2022. Fra le ragioni che hanno spinto a un aumento c’è la pandemia, che ha avuto un forte impatto sul sistema sanitario. Quello dei minorenni aumenterà del 5,5 per cento, raggiungendo i 105 franchi.
I premi dell’assicurazione malattie rispecchiano i costi della sanità. Dopo quattro anni di premi relativamente stabili, per il 2023 è preannunciato un incremento importante dovuto principalmente alla pandemia Covid, che ha avuto un forte impatto sul sistema sanitario. La pandemia ha generato costi diretti, come quelli dovuti ai trattamenti dei pazienti ospedalizzati o alla vaccinazione, ma anche costi indiretti, derivanti per esempio dal rinvio di interventi medici, che hanno registrato un notevole incremento a partire dal secondo semestre del 2021. Inoltre, i costi della sanità hanno continuato ad aumentare nel corso del primo semestre del 2022.
Il premio medio aumenterà in tutti i cantoni: il Ticino (+9,2% a 396 franchi) insieme a Neuchâtel (+9,5%) e ad Appenzello Interno (+9,3%) sono tra quelli che registrano le maggiori progressioni. Gli incrementi più contenuti saranno a Basilea Città (+3,9%), Ginevra (+4,7%) e Glarona (+4,8%). Nei Grigioni l’aumento sarà del 6,8% (a 294,1 franchi). A Berna e Zurigo i premi saliranno rispettivamente del 6,4% e del 7,1%.
L’aumento annunciato oggi per il 2023 è il più marcato dal 2010.
Le riserve degli assicuratori hanno permesso di attenuare in parte l’aumento dei premi, ma quest’anno il loro margine di manovra si è rivelato più limitato. In effetti, le perdite accusate sui mercati finanziari dovute alla guerra in Ucraina e al rialzo dei tassi d’interesse nonché l’aumento dei costi hanno ridotto l’ammontare delle riserve disponibili e inciso sul livello di solvibilità degli assicuratori. Seppur ridotte, le riserve di questi ultimi raggiungono ancora la soglia minima fissata dalla legge.
I costi della sanità continueranno ad aumentare in futuro, soprattutto a causa del progresso medico-tecnico, della crescita del volume di prestazioni e dell’evoluzione demografica. Esiste tuttavia un margine di manovra, fa sapere il Consiglio federale nella sua nota odierna, per limitare l’aumento dei costi a un livello giustificabile dal punto di vista medico. Si tratta per esempio di limitare l’eccesso di offerta e consumo in ambito medico, di adeguare le tariffe nel settore ambulatoriale nonché di migliorare la pianificazione ospedaliera e la trasparenza nell’assicurazione malattie obbligatoria.
Il Consiglio federale s’impegna da anni per ridurre i costi della sanità. In passato sono state adottate diverse misure, in particolare la riduzione delle tariffe dei laboratori e dei prezzi dei medicamenti come pure nel settore delle valutazioni delle tecnologie sanitarie.
Recentemente il Consiglio federale ha trasmesso al Parlamento un secondo pacchetto di misure di contenimento dei costi della sanità nonché un controprogetto all’iniziativa popolare lanciata dal Gruppo del Centro per porre un freno ai costi nel settore sanitario. Ha inoltre
posto in consultazione una modifica dell’ordinanza sull’assicurazione malattie che mira a realizzare risparmi promuovendo maggiormente, per esempio, i medicamenti generici.