Il responsabile del Decs: ‘Se confermati, fatti gravissimi’. Il 39enne indagato per atti sessuali con fanciulli è stato nominato da poco alla carica
È stato sospeso, il 39enne direttore di scuola media del Luganese arrestato con l’accusa di atti sessuali con fanciulli. Ne dà notizia alla ‘Regione’ direttamente Manuele Bertoli. Il direttore del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (Decs), inoltre, precisa che della vicenda è già stato informato anche il Consiglio di Stato.
Presto tuttavia per prendere ulteriori provvedimenti, dato che l’inchiesta condotta dal procuratore pubblico Roberto Ruggeri, è ancora alle prime battute. «Appena avremo accesso ai primi verbali del procedimento penale – precisa tuttavia il consigliere di Stato – seguiranno le decisioni relative al contratto di lavoro, che auspico possano essere prese rapidamente». In altre parole, un eventuale licenziamento non verrà deciso finché non ci saranno gli elementi per effettivamente procedere in tal senso. E anche un’inchiesta amministrativa è stata nel frattempo «formalmente aperta», ma risulta «sospesa, in attesa di risultanze penali».
«La notizia è evidentemente molto triste, perché – aggiunge inoltre Bertoli –, se confermati dal procedimento penale in corso, si tratta di fatti gravissimi. La nostra vicinanza è naturalmente prima di tutto espressa alle vittime». Una vicinanza espressa anche nei confronti dei colleghi: «I servizi del mio dipartimento hanno incontrato i docenti della sede». E le famiglie? «Sono state avvertite con una lettera». Lettera che, firmata in data odierna dalla caposezione Insegnamento medio Tiziana Zaninelli, oltre a evidenziare che si tratta di una notizia che "sconcerta, addolora e suscita legittime preoccupazioni", informa della sospensione del direttore e del passaggio di mansioni al Consiglio di direzione.
Abbiamo chiesto inoltre al direttore del Decs se sia stato predisposto anche un qualche tipo di accompagnamento psicologico a scuola. «Per ora la situazione nell’istituto sembra relativamente tranquilla, ma sarà tenuta sotto controllo costantemente», la replica di Bertoli. Nella lettera, si precisa inoltre che "Consiglio di direzione e docenti sono pronti ad ascoltare e accompagnare le allieve e gli allievi. Ancora una volta la scuola mostrerà di saper essere al centro di valori che superano le situazioni più difficili".
Sulla vicenda, il Decs («come il Ministero pubblico»), non darà informazioni di dettaglio a tutela dei minorenni coinvolti. Tuttavia, la delicata inchiesta penale dovrà, fra l’altro, accertare se gli atti sessuali in questione siano avvenuti consensualmente o meno. Da nostre informazioni, per ora non confermate, sembrerebbe che questa ipotesi non sia da scartare. Se questo scenario si confermasse, significherebbe che non ci fosse coazione né violenza negli atti sessuali che vengono contestati al 39enne. Se queste presunte circostanze venissero confermate, trattandosi di minori di 16 anni, il reato in ogni caso non decadrebbe.
L’indagato, da nostre informazioni, risultava nominato solo recentemente alla carica di direttore ed è residente in un comune nei pressi di Lugano. «Sono scioccato – ci dice il sindaco del luogo di residenza –, non ne sapevo nulla. Lo conosco piuttosto bene: è una persona seria, riservata, pacata e molto perbene. Con famiglia e mai sopra le righe, non me lo sarei davvero mai aspettato».