Il presidente della sezione Ticino del Cas Giovanni Galli si esprime sul percorso dove ieri è avvenuto l’incidente costato la vita a un giovane lombardo
Mentre rimangono critiche le condizioni dei due giovani rimasti gravemente feriti nell’incidente di ieri in alta Valle di Blenio costato la vita a un coetaneo, da noi sollecitato il presidente della sezione Ticino del Club alpino svizzero, Giovanni Galli, dà indicazioni circa il sentiero alternativo per scendere a valle che parte dalla capanna Scaletta dove si è verificato il sinistro. «Il sentiero c’è, ma non è né ufficiale, né segnalato – spiega Galli –. Non si tratta di un percorso particolarmente difficile dal profilo tecnico, ma che risulta pericoloso essendo decisamente esposto. Bisogna prestare grande attenzione. Sicuramente servono delle scarpe profilate e percorrerlo in salita è di certo più agevole». Una via pericolosa ma allo stesso tempo invitante, perché permette di accorciare il percorso ufficiale da e per la capanna Scaletta di circa mezz’ora. «Mi sento di dire che bisogna sempre valutare attentamente la capacità e le dinamiche di un gruppo, in questo caso composto da giovani, in funzione all’esposizione e ai rischi di un determinato percorso. Sarà però l’inchiesta a fare luce sulle dinamiche che hanno portato al tragico incidente». Stando a indiscrezioni, non tutta la comitiva – una ventina di adolescenti accompagnati da adulti della società polisportiva Virtus Bisuschio – avrebbe intrapreso il sentiero dove si è verificato l’incidente. La comitiva della si era recata a Campo Blenio per un soggiorno di due giorni al fine di svolgere una sorta di preparazione atletica in vista dell’inizio della stagione.
Chiediamo a Galli se secondo il suo parere si rende necessaria una riflessione per sbarrare il percorso. «Ritengo che un importante passo sia già stato fatto dal momento che il sentiero non è più segnalato dalle mappe ufficiali». Sulle applicazioni Svizzera Mobile e Swisstopo, fra le più usate dagli escursionisti, in effetti quel tragitto non viene dato come un’opzione di scelta ma tuttavia compare ancora tratteggiato. Ciò che può indurre un escursionista a percorrerlo per risparmiare mezz’ora di tempo. «Va detto che chi va in montagna su certi sentieri deve essere cosciente di assumersi determinate responsabilità individuali, che sono ancora più importanti quando si accompagnano dei minori».
Come riportato dai media italiani, il ragazzo deceduto abitava a Bisuschio – comune della Provincia di Varese – e aveva da poco terminato le scuole medie. Intendeva proseguire gli studi in un centro di formazione professionale. Nella località di circa 4’000 abitanti la comunità è sconvolta per la scomparsa del giovane, ricordato dal sindaco Giovanni Resteghini come un ragazzo studioso, volenteroso e interessato al suo paese (qualche anno fa aveva partecipato al consiglio comunale dei ragazzi).
In una nota diffusa alle redazioni firmata dal presidente, "con grande dispiacere" la Virtus Bisuschio comunica "la sospensione di tutte le attività a seguito del triste evento verificatosi durante il ritiro a Campo Blenio. Esprimiamo solidarietà alle famiglie dei ragazzi coinvolti nell’incidente e in questo triste momento riteniamo corretto in segno di rispetto prendere del tempo di riflessione per capire come continuare la nostra attività".