Bellinzonese

A Giubiasco ‘Ti presento i nomadi’

Una settimana di porte aperte per avvicinare la popolazione alla conoscenza di jenisch, sinti e manouches

28 agosto 2022
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Jenisch, sinti e manouches. Sono questi i principali gruppi nomadi svizzeri e che, da marzo fino a ottobre, sono soliti sostare anche in Ticino. Infatti da diversi anni a Giubiasco alcuni concittadini nomadi svizzeri sostano in camper e roulotte in un’apposita area ubicata in zona Seghezzone. Si tratta di persone con modalità di vita semi-nomade da diversi secoli e che spesso suscitano curiosità proprio perché poco conosciute. Per avvicinare la popolazione alla conoscenza dei nomadi svizzeri, il Dipartimento delle istituzioni propone una settimana di porte aperte prevista a inizio settembre. Numerose le manifestazioni in programma con entrata libera. Poiché l’area di sosta è provvisoria, e perché il Consiglio di Stato ha recentemente scelto il Seghezzone per realizzarvi due nuove scuole cantonali, il Dipartimento delle istituzioni, si legge in un comunicato, "mira a trovare una soluzione condivisa col Comune di Bellinzona per crearne una permanente" che è stata individuata nelle vicinanze, e meglio sul terreno dell’Ufficio federale delle strade situato lungo l’autostrada. Da qui "l’importanza di sensibilizzare la popolazione alla conoscenza dei nomadi svizzeri spesso confusi con altre popolazioni nomadi con nazionalità straniera e appartenenti al gruppo culturale dei rom". A differenza di questi ultimi, gli jenisch, sinti e manouches svizzeri sono riconosciuti quale minoranza nazionale, così come il loro idioma (lo jenisch), anche perché abitano nel territorio svizzero da ancora prima che esistesse lo Stato elvetico.

Il programma

Il progetto è sostenuto e promosso dalla Città di Bellinzona, dalla Fondazione Assicurare un futuro ai nomadi svizzeri, dall’Ufficio federale della cultura e dall’associazione J.M.S. (Jenisch, Sinti e Manouches svizzeri). Il programma prevede mercoledì 7 settembre l’apertura alle 13 con la mostra fotografica di Eric Roset e alle 15.30 lo spettacolo teatrale della compagnia Sugo di Inchiostro: "Ma ke razza di treno", per bimbi e adulti. Giovedì 8 settembre alle 10 invece ci sarà l’apertura ufficiale con le autorità di riferimento: il consigliere di Stato Norman Gobbi; il sindaco di Bellinzona Mario Branda e Rosalita Giorgetti-Marzorati per l’Ufficio federale della cultura (Ufc). Venerdì 9 alle 17 è prevista una presentazione sul tema ‘Nomadismo’ da parte della professoressa Stefania Pontrandolfo (Università di Verona), seguita da una discussione aperta con la presenza del professore André Petitat (Università di Losanna) e di Nadia Bizzini, collaboratrice esterna del Dipartimento delle istituzioni, sul tema nomadi. Alle 18.30 fino alle 22 è previsto un concerto del gruppo Ajeles Tracks. Sabato 10 settembre apertura alle 9; alle 16 ci sarà la presentazione della comunità jenisch svizzera con la presenza di Eva Moser e Uschi Waser; in seguito serata musicale con gli Jeniche Mulhauser Trio seguiti dal gruppo Jazz Manouche, fino alle 22. Domenica 11 dalle 10 tavola di discussione pubblica e presentazione dei nomadi svizzeri (professioni e cultura); alle 15.30 è previsto lo spettacolo teatrale della compagnia Sugo d’Inchiostro: "Note in viaggio". Sul posto si potranno consumare pietanze e bevande in un’atmosfera spontanea e conviviale. Entrata libera e possibilità di parcheggio in loco. L’invito a partecipare è rivolto a tutta la cittadinanza.

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