Costruito nel 1974, il centro commerciale a Morbio Inferiore sarà oggetto di una ristrutturazione globale da oltre 55 milioni
Per i ragazzi degli anni Settanta andarci, il mercoledì pomeriggio o il sabato, aveva quasi il sapore della trasgressione. Fare acquisti in un polo commerciale, all’epoca, era di fatto una nuova esperienza. Tanto da organizzare la giornata, pranzo incluso, come in una gita fuori porta. In effetti, l’avvento del Centro Shopping Serfontana, oggi ormai al traguardo del mezzo secolo di vita, ha modificato le abitudini delle persone – in quanto consumatori – e ridisegnato il paesaggio in quella parte del territorio di Morbio Inferiore, in passato con una evidente inclinazione rurale. Dalla metà degli anni Settanta – il complesso è stato costruito nel 1974 –, la quotidianità di tutti è poi cambiata e la presenza di quel ‘tempio’ degli acquisti è entrata a far parte integrante del panorama.
Anche sul Serfontana, però, il tempo che passa ha lasciato il segno e il suo ‘modello’ non appare più alla moda. A tal punto che la comproprietà del Centro ha deciso di mettere in cantiere una vigorosa operazione di restyling, dalle cantine al tetto. Un’opera di ammodernamento poderosa anche nell’investimento: i costi previsti superano infatti i 55 milioni di franchi.
Le intenzioni, comunque, sono chiare. Tanto da essere già passati dai progetti ai fatti. Da ieri in Comune a Morbio è in pubblicazione la domanda di costruzione che dà corpo ai propositi dei promotori e testimonia altresì la volontà di prestare attenzione pure agli aspetti della sostenibilità, dall’approvvigionamento energetico – che punterà al fotovoltaico – all’inserimento di nuove aree verdi. Certo l’intervento, lì in viale Serfontana, sarà articolato e richiederà in tutto tre anni di tempo. Al termine l’obiettivo è di restituire lunga vita al complesso.
È tutto nel dossier voluminoso depositato all’Ufficio tecnico di Morbio. Un’occhiata al faldone e si capisce subito che si tratta di una riattazione importante. Del resto, dal 1974 a oggi, come dichiara in apertura la stessa relazione tecnica allegata al progetto firmato da uno studio di architettura di Zurigo, sono stati eseguiti "solo pochi lavori di ristrutturazione". Di conseguenza si procederà per fasi. Verso la metà dell’anno prossimo ci si dedicherà ai preparativi, mentre il cantiere entrerà nel vivo tra il 2024 e il 2025.
Tutto ciò avverrà mantenendo in funzione il centro commerciale. E qui parliamo di una realtà cresciuta su un’area di poco meno di 18mila metri quadri – al centro di un comparto sul quale il Municipio di Morbio Inferiore sta mettendo a punto una variante di Piano regolatore –, attorno alla quale orbitano attività commerciali e amministrative che contano globalmente 160 addetti – 150 dei quali nei commerci – e che al giorno in media registra un via vai di 8mila visitatori che anche in futuro avranno a disposizione 240 posteggi esterni.
Analisi tecnica alla mano, l’elenco delle misure previste è fitto, sebbene non entri in linea di conto un ampliamento della superficie di vendita. Di fatto il centro commerciale verrà riprogettato, dentro e fuori. Si metterà mano agli spazi e agli accessi interni e si riconsidereranno gli ingressi, agevolando i collegamenti con il trasporto pubblico. Anche l’involucro sarà ripensato (oltre che meglio isolato) e l’immagine esterna abbellita, con i balconi in acciaio che saranno "rinverditi". Da progetto, lo stabile "riceverà una generosa copertura verde della facciata con piante adatte". Mentre l’acqua piovana sarà "raccolta per l’irrigazione". Tutti aspetti sui quali anche la relazione mette l’accento, ribadendo che le aree verdi sono state rimisurate e aumentate "significativamente", salendo da poco meno dell’1,5 per cento al 12,3. Passando dalla parte a vista al dietro le quinte, la ristrutturazione include la sostituzione completa degli impianti tecnici – ormai obsoleti e che in futuro saranno "senza emissioni" – e dei sistemi di sicurezza.
Ad attirare l’attenzione è, infine, un nuovo intervento. I piani annunciano infatti la costruzione un ‘ponte’ che collegherà l’autosilo sul retro del complesso al Serfontana stesso. Una infrastruttura che andrà a sostituire il passante sotterraneo. Il progetto di riattazione sarà preceduto poi dallo smantellamento degli impianti non più utilizzati nel seminterrato – oggetto di una notifica di costruzione già pubblicata in luglio che prospetta un investimento di altri 900mila franchi – e seguito da una proposta per il rinnovo degli allestimenti degli inquilini. Modifiche, queste ultime, che saranno presentate in un secondo momento. Come dire, un passo alla volta.