L’obiettivo è quello di riportarlo in mare. L’esemplare è stato sollevato e messo su una chiatta, dove è stato curato da una dozzina di veterinari.
Il beluga smarritosi per una settimana nella Senna è stato fatto uscire durante la notte dalla chiusa di Saint-Pierre-la Garenne, prima tappa dell’operazione "eccezionale" per cercare di riportarlo in mare.
Intorno alle 4 del mattino, dopo sei ore di operazioni, il cetaceo del peso di quasi 800 kg e il cui stato di salute era ritenuto "allarmante" è stato sollevato in una rete trainata da una gru e adagiato su una chiatta, dove è stato subito curato da una dozzina di veterinari vestiti con tute bianche.
Il beluga, animale che vive in acque fredde e la cui presenza nella Senna è un fatto eccezionale, dovrà poi essere collocato in un camion frigorifero che lo trasporterà fuori dall’acqua, "su paglia o altro elemento di conforto", diretto alla costa, hanno spiegato i soccorritori. Un bacino di acqua marina in una chiusa del porto di Ouistreham è stato messo a disposizione per accogliere l’animale per tre giorni, prima che venga liberato in mare aperto.