Un fronte di maltempo particolarmente attivo ha spazzato nella notte il Ticino. Provocando diversi disagi, come nelle Centovalli
Tanto tuonò... che alla fine piovve per davvero. E anche parecchio. Preannunciata negli scorsi giorni, nella notte un’altra violenta turbolenza ha attraversato il Ticino, provocando una nuova importante serie di disagi (con diverse cadute di alberi).
Nemmeno tre giorni dopo l’ondata di maltempo, con tanto di grandine, che si era abbattuta sul nostro cantone e sulla Mesolcina, un nuovo fronte particolarmente attivo ha tenuto tutti con il fiato sospeso, togliendo anche qualche ora di sonno a parecchie persone. A cominciare dal Locarnese, dove i primi avvisi da parte della centrale di allarme meteo nazionale sono cominciati poco dopo la mezzanotte, per poi proseguire fino attorno alle 3 di mattina. Un’ondata di maltempo peraltro prevista da MeteoSvizzera, che ancora all’indomani dell’ondata di maltempo di martedì aveva invitato tutti a prestare particolare attenzione agli eventi atmosferici tra giovedì e venerdì.
Temporali, forti piogge e, ancora una volta, chicchi di grandine hanno fatto da colonna sonora a buona parte della notte, provocando in particolare allagamenti e cadute di alberi. Anche il fiume Maggia, ancora in evidente deficit idrico ieri mattina (malgrado le abbondanti precipitazioni dell’altro giorno), stamane presentava il classico colorito marrone scuro tipico delle piene e aveva una portata decisamente maggiore.
Nelle Centovalli, in particolare, le folate di vento hanno provocato la caduta di alberi costringendo alla momentanea chiusura della tratto di strada delle Centovalli tra Intragna e Camedo (strada poi riaperta poco prima delle 8), con conseguenti notevoli disagi soprattutto per il transito dei frontalieri, lungo una strada già particolarmente sollecitata dal franamento di rocce. E grossi disagi alla circolazione vengono segnalati dal Tcs pure sulla strada tra Orselina e Brione sopra Minusio.
Secondo MeteoNews, a Locarno sono caduti 21 millimetri di pioggia in dieci minuti. Le piogge erano accompagnate da venti tempestosi: le raffiche più forti sono state registrate a Cimetta (129 km/h) e Locarno (117 km/h). In alcune regioni le precipitazioni sono state molto intense.
Benché stavolta l’ondata di maltempo si sia per gran parte concentrata per il Locarnese, dove si sono registrati i maggiori disagi, disagi si sono registrati, sebbene in forma forse più contenuta, anche in altre zone del cantone. Come a Maroggia, dove nella mattinata si segnalavano altri allagamenti dovuti al nubifragio della notte.
Oggi, ad ogni buon conto, la situazione dovrebbe tornare a una certa normalità: per la giornata odierna sono infatti previste schiarite, con la situazione che sul fronte meteorologico dovrebbe ritrovare una certa stabilità. E con temperature che dovrebbero rialzarsi fin verso i 27°.
Notte di lavoro per i Pompieri di Locarno. In particolare a Losone
Complessivamente, alla centrale di allarme dei Pompieri di Locarno nella notte è giunta una quindicina di richieste di soccorso. Allarmato il picchetto con un gruppo di rinforzo per un totale di 15 militi, i pompieri sono intervenuti principalmente in territorio di Losone, comune maggiormente colpito dal violento nubifragio. L’intervento si è concluso verso le 4.30.
Anche in altre regioni della Svizzera, la scorsa è stata una notte spazzata dal maltempo. Particolarmente toccati, a nord delle Alpi, il Giura, l’Oberland bernese e la Svizzera orientale. Fortunatamente finora non si lamentano danni rilevanti.
Sempre a causa delle forti piogge, un torrente ha rotto gli argini nel canton Svitto: la strada principale tra Pfäffikon e Freienbach è chiusa al traffico, indica la Polizia cantonale.
A Burgdorf (Be) sono caduti chicchi di grandine dal diametro di 5 cm, ha riferito Srf Meteo. Sono state segnalate grandinate anche nel canton Giura e a Basilea Città.
I temporali hanno preceduto un fronte freddo, che continuerà ad attraversare la Svizzera oggi, portando a un calo netto delle temperature nel Paese. Sono previsti altri forti temporali, soprattutto sul versante meridionale delle Alpi.