Famiglie, persone in Avs, studenti: quanto pagano per una giornata di tuffi? Dall’economica Riva San Vitale alla chic Riva Caccia, viaggio fra le tariffe
Spiaggia che vai, prezzo che trovi. Il Sottoceneri è molto ricco di strutture balneari per l’estate, di diverse tipologie. L’ampia offerta e la ragguardevole varietà si riflettono anche in un intricato puzzle dal punto di vista tariffale. Dove conviene di più andare a rinfrescarsi quando la canicola non dà tregua? Abbiamo fatto dunque un paragone fra i prezzi d’entrata di lidi e piscine comunali, suddividendoli in tre categorie: le strutture che offrono solo piscine, quelle che garantiscono unicamente l’accesso al lago e quelle miste.
Nella prima categoria rientrano, da sud a nord, le piscine di: Chiasso, Mendrisio, Carona, Valgersa e Tesserete. Il secondo gruppo è quello più nutrito e ne fanno parte i lidi di: Riva San Vitale, Melano, Maroggia, Campione d’Italia, Caslano, Agno, Riva Caccia a Lugano e San Domenico a Gandria. Infine, nella terza categoria si trovano i lidi di: Bissone, Melide, Conca d’Oro a Paradiso e Lugano. Per semplificare il nostro confronto, abbiamo ristretto il campo alle strutture comunali e a pagamento. Esclusi dunque impianti di richiamo come ad esempio l’Hotel dei Grappoli di Sessa e il campeggio Tcs di Agno (che non sono comunali) o il Lido di Capolago e il Laghetto di Astano (che non sono invece a pagamento). Altro elemento che abbiamo preso in considerazione, è la geografia: la quasi totalità di lidi e piscine prevede tariffe particolari per i domiciliati nel Comune e nei Comuni convenzionati. E poi ci sono i vari ticket turistici, card analogiche e digitali.
Per evitare questa giungla tariffaria e cercare di porre le strutture sullo stesso piano, abbiamo ideato tre esempi tutti residenti a Bellinzona. Nel primo, abbiamo una famiglia con genitori di 47 e 48 anni, una figlia di 14 anni, un figlio di 9 e un’altra figlia di 2 anni. Nel secondo, due coniugi di 74 e 72 anni e dunque in età d’Avs. Nel terzo, infine, un gruppo di tre amici 19enni, tutti studenti. Dal confronto emergono alcuni elementi interessanti. Fra questi, il fatto che globalmente le piscine e le strutture miste siano più costose, seppur con alcune differenze relative nei singoli sottogruppi. La piscina di Chiasso ad esempio risultata più cara (per studenti e anziani anche il doppio) rispetto a quella di Mendrisio. Particolarmente a buon mercato è il Lido Conca d’Oro di Paradiso fra piscine e miste, mentre il Lido di Bissone applica tariffe diverse, e significativamente più elevate, durante i finesettimana, verosimilmente per risultare meno attrattiva agli esterni e avere dunque più spazio per i domiciliati. Oltre ai già citati Paradiso e Mendrisio, particolarmente attrattiva soprattutto per giovani e anziani è poi la piscina di Valgersa, che peraltro vanta un vasto elenco di Comuni convenzionati.
Sul fronte delle strutture solo con accesso a lago, spicca in positivo il caso di Riva San Vitale. Uno dei più grandi lidi lacustri ha le tariffe più basse (assieme a Maroggia) per gli studenti e per gli anziani è addirittura gratuito. Dall’altro lato della scala si posiziona invece il Lido Riva Caccia di Lugano. Certamente può vantare una posizione privilegiata, nonché l’affascinante caratteristica di essere l’unico impianto galleggiante di tutto il cantone, sulla scia di quanto si faceva già oltre un secolo fa a Zurigo e in altre città elvetiche. Prima di imbracciare costume da bagno e telo da spiaggia, bisogna però considerare che è in assoluto il più caro (più del doppio rispetto a diverse altre strutture della medesima categoria) e che i costi sono elevati in particolare per anziani e studenti. Infatti, nel nostro esempio, sia la coppia in Avs sia il trio di amici pagherebbero di più a Riva Caccia che in qualsiasi altro lido o piscina comunali sottocenerini.
Per aiutarci a comprendere un po’ meglio queste differenze talvolta anche sostanziose, ci siamo rivolti a Gianni De Stefani. Ex responsabile per il Ticino della Swimsports, associazione svizzera degli insegnanti di nuoto, nonché ex responsabile per la formazione della Federazione ticinese di nuoto: De Stefani è un profondo conoscitore delle strutture balneari ticinesi. «Sì, è vero, ce ne sono di tante tipologie sul territorio. Per gli amanti del lago in particolare ci sono diverse possibilità. Ci sono le strutture più aperte alle famiglie e ai giovani, e sono la maggioranza, e poi altre come ad esempio i lidi Riva Caccia e San Domenico, che hanno una clientela un po’ più ricercata». L’esperto sottolinea che le famiglie prediligono le strutture che offrono più attrattive per bambini, generalmente le piscine che hanno anche trampolini, scivoli, parchi gioco. Gli anziani tendono a optare invece per i lidi più piccoli e tranquilli».
Capitolo tariffe. Aldilà dell’ovvietà che alcune strutture offrono solo l’accesso al lago e altre invece anche delle piscine o altri servizi, come mai ci sono differenze così significative fra un posto e l’altro? «Ricordiamo che si tratta di strutture comunali e dunque i costi dipendono dalle scelte dei singoli Comuni – osserva il nostro interlocutore –. E molti Comuni, soprattutto quelli più piccoli, hanno delle differenze rilevanti tra le tariffe adottate per i residenti nel paese e quelle per i non residenti, in modo da favorire i primi rispetto ai secondi. In altri casi, la scelta di tariffe più elevate è per fare una sorta di ‘selezione’, perché si tratta di strutture orientate non tanto alle famiglie quanto magari ad adulti singoli o coppie».
E non si pestano i piedi a vicenda queste strutture, visto che sono tante? «Ce ne sono abbastanza, vero, ma l’impressione è che con le giornate di caldo lidi e piscine siano pieni: massa critica c’è sicuramente. Ma la questione non penso che sia quella. Ricordiamoci che la maggior parte delle piscine sono in perdita finanziaria, ma si tratta comunque di strutture importanti perché si tratta di un servizio alla popolazione. Non deve essere un discorso tanto economico, quanto politico» secondo De Stefani.