Il Consiglio comunale ha deciso: balzello fra gli 80 e i 160 franchi per single e fra i 100 e i 200 franchi per le famiglie
A Bellinzona un aumento della tassa base annuale sui rifiuti era certo. Restava però da stabilire di quanto. Un compito affidato al Consiglio comunale che questa sera ha accolto con 34 voti favorevoli, 6 contrari e 3 astenuti la modifica del Regolamento sulla gestione dei rifiuti, in parte come proposto dal Municipio. Il plenum ha infatti accolto alcuni emendamenti proposti dalla maggioranza della Commissione della legislazione. In particolare sono stati rivisti gli importi massimi previsti per persone fisiche e attività economiche. Di conseguenza dal prossimo autunno i single dovranno pagare un importo compreso fra gli 80 e i 160 franchi, mentre le famiglie fra i 100 e i 200 franchi (idem per proprietari di residenze secondarie). Nel messaggio municipale il massimo tariffale era stato fissato rispettivamente a 200 e 250 franchi, con una spesa stimata per il 2022 a 125 e 140 franchi. A quanto ammonterà esattamente la bolletta dovrà ancora essere stabilito, ma sarà verosimilmente più alta degli 80 franchi pagati fino all’anno scorso da tutte le persone fisiche. A dover pagare molto di più saranno invece le attività economiche che fino all’anno scorso dovevano sborsare indistintamente 200 franchi. Anche in questo caso la forchetta degli importi possibili è però stata ridotta.
Come detto gli importi massimi sono stati ridotti grazie alla proposta della Legislazione che, all’unanimità, aveva «ritenuto eccessivamente ampie le forchette», ha affermato il relatore della maggioranza commissionale Emilio Scossa-Baggi (Ppd). Forchette che sono state stabilite «senza seguire un apparente principio», lasciando inoltre un potere di apprezzamento troppo ampio all’esecutivo. Di conseguenza la maggioranza della Legislazione con un emendamento ha proposto di rivedere gli importi massimi, secondo il principio che questi dovrebbero corrispondere al doppio dei minimi per le diverse categorie, e al triplo unicamente per le categorie della ristorazione, albergheria e take-away. Proprio per quest’ultima categoria, ritenuta eccessivamente penalizzata (il costo sarebbe stato sestuplicato), è quindi stato rivisto leggermente l’importo minimo (500 franchi anziché 750) così come quello massimo (1’500 anziché 1’750). Inoltre in caso di esclusivo utilizzo di stoviglie e posate multiuso o monouso compostabili, beneficeranno di un dimezzamento della tassa base. La maggioranza commissionale ha poi ottenuto, oltre all’abbassamento del massimo per le economie domestiche, anche di ridurre il tetto massimo per alcune fasce di attività economiche (fino a 19 posti di lavoro a tempo pieno) e invece di aumentarlo dai 20 in su. Idem per le scuole, con un tetto massimo più elevato rispetto a quello municipale unicamente per gli istituti dai 100 allievi in su. Sono anche stati stabiliti importi più bassi per gli scarti vegetali: al massimo 150 franchi (e non 200) per l’etichetta annuale da applicare sui contenitori nell’ambito della raccolta porta a porta; e al massimo 6 franchi (e non 10) per le fascine. Infine è anche stato deciso che le persone domiciliate proprietarie di residenze secondarie pagheranno la tassa base, unicamente se affittata a terzi.
Durante il dibattito il municipale e capodicastero Finanze Fabio Käppeli ha affermato che «il Municipio non si oppone alla riduzione delle forchette», sostenendo di fatto l’emendamento proposto dalla maggioranza della Legislazione. Nel frattempo erano stati però presentati altri emendamenti: il gruppo Lega/Udc nel loro rapporto di minoranza avevano infatti invitato il plenum ad approvare il nuovo regolamento sui rifiuti, ma con alcune modifiche. In estrema sintesi chiedevano di ridurre ulteriormente l’importo massimo per determinate categorie, mentre di alzarlo in altre. In particolare prevedevano un importo massimo di 115 franchi per i single (e non 160 come proposto dalla maggioranza commissionale) e aggiungere 20 franchi per ogni altro membro. «Non è corretto che un single paghi solo 15 franchi in meno rispetto a una famiglia», ha affermato Manuel Donati a nome del gruppo. In questo caso Käppeli ha ritenuto la proposta «eccessiva». Il municipale capodicastero Anziani e ambiente Giorgio Soldini ha inoltre aggiunto che il Municipio ha optato per solo due categorie per le persone fisiche proprio «per non caricare ulteriormente le famiglie numerose». Questa proposta è poi stata bocciata dal plenum.
Bocciati pure due emendamenti del gruppo Verdi/Mps/Fa. Con una prima proposta si chiedeva di esonerare dal pagamento della tassa di base i beneficiari di prestazioni complementari e Laps. L’obiettivo era quello di aiutare «queste famiglie che si trovano in difficoltà», ha spiegato Ronald David. Stando a Soldini, da un lato a queste persone «vengono già riconosciute alcune spese, comprese queste tasse». Inoltre, «se dovessimo esentare queste persone, significherebbe dover aumentare le spese a tutti gli altri contribuenti». Verdi/Mps/Fa chiedevano anche d’introdurre nel regolamento la categoria della grande distribuzione che attualmente non sarebbe sufficientemente responsabilizzata a ridurre imballaggi, confezioni e rifiuti. Anche questa proposta non è però stata accolta dal plenum.
Nel suo rapporto di minoranza, David invitava i consiglieri comunali a respingere la modifica del regolamento, ritenendo che per coprire i costi non bisogna agire sulla tassa base ma su quella sul sacco. In questo senso è stato proposto al Municipio di promuovere un’iniziativa dei Comuni che andrebbe peraltro a rafforzare l’iniziativa parlamentare con la quale la granconsigliera Ppd Maddalena Ermotti-Lepori chiede di lasciar decidere ai Comuni la tassa sul sacco, mentre oggi è il Consiglio di Stato a fissare annualmente la forchetta minimo-massimo. Una problematica sottolineata più volte durante il dibattito da diversi oratori, compresi i municipali Käppeli e Soldini.
Ricordiamo che un aumento della tassa base dei rifiuti era stato evocato lo scorso novembre dopo la pubblicazione del messaggio municipale in merito al preventivo 2022: visto che secondo la Legge cantonale di applicazione della Legge federale sulla protezione dell’ambiente ogni Comune deve coprire interamente i costi relativi ai rifiuti e che a Bellinzona tale quota è solo del 69%, l’esecutivo aveva proposto un incremento da 80 a 150 franchi della tassa base per le economie domestiche proprio per arrivare a una copertura della spesa del 100%. Una proposta che ha però immediatamente scatenato reazioni politiche perlopiù negative. Una levata di scudi che non ha tuttavia impedito al Consiglio comunale di accogliere il preventivo e quindi anche l’aumento del balzello a dicembre del 2021. Il Municipio aveva pure annunciato che sarebbe stato necessario aumentare la tassa base anche per le attività economiche, oltre che per le persone fisiche. E in questo senso aveva chiarito che sarebbero stati svolti degli approfondimenti per differenziare entrambe le tasse. Detto fatto: lo scorso maggio l’esecutivo ha infatti presentato il messaggio relativo alla modifica del Regolamento sui rifiuti che è quindi stato accolto con alcune modifiche questa sera.