Mendrisiotto

Energia, a Mendrisio le Aim hanno un piano d’azione

La Città punta su teleriscaldamento e fonti rinnovabili. Mentre con le Aziende di Chiasso e Stabio si ragiona su un ente unico per l’elettricità

Balzo in avanti per i consumi nel 2021
(Ti-Press)
2 maggio 2022
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Per ora c’è solo l’idea. Ma la possibilità che in un futuro (forse) non troppo lontano a fare la spesa al mercato dell’energia per l’intero Distretto vi sia un solo ente di riferimento è concreta. Le tre Aziende operative sul territorio – Aim a Mendrisio, Age Sa a Chiasso e Ams a Stabio – hanno già intavolato la discussione. Certo non si è ancora arrivati a parlare dei ‘dettagli’ – come la forma giuridica dell’ente –, ma di sicuro si stanno mettendo le fondamenta. Del resto, anche una realtà quale è quella del Mendrisiotto si ritrova oggi a fare i conti con la necessità di trovare soluzioni alternative – ad esempio a un gas sempre più caro – quanto a fonti di approvvigionamento energetico; e la chiave della collaborazione può fornire una via d’uscita interessante a problemi comuni.

Detta altrimenti, chissà che l’aggregazione energetica non preceda quella politica. Massimo Cerutti, a capo del Dicastero aziende della Città di Mendrisio, è pronto a farci un pensierino. A dargli la carica, poi, ci sono i numeri delle Aim. Cifre che, allineate a consuntivo, per il 2021 hanno superato persino le previsioni di oltre 400mila franchi, chiudendo l’esercizio con quasi 2,3 milioni di franchi. «Possiamo dire che le Aim, polmone della Città, godono di buona salute», commenta il municipale. L’anno scorso nel capoluogo sono cresciuti, però, anche i consumi, con punte da primato. Importanti lo sono stati pure gli investimenti realizzati, per 10,2 milioni (al netto), e i progetti messi in campo (120). Per oltre la metà i finanziamenti si sono concentrati su dieci opere.

Ente per l’energia, ‘ci stiamo lavorando’

E allora si può guardare avanti. E per l’ente unico regionale nell’acquisto di elettricità?, chiediamo. «Occorre trovare le sinergie – ci risponde Cerutti –. D’altra parte, una forma di collaborazione fra le Aziende esiste già (come nel caso del picchetto per l’elettricità con Chiasso). Su questo fronte – fa sapere – sono stati commissionati e presentati degli studi di fattibilità. Gli approcci ci sono e abbiamo materiale su cui lavorare».

Si procede per priorità

Sullo sfondo la politica federale che spinge da tempo al cambiamento energetico e gli eventi internazionali, anche il capoluogo sta ragionando sulla strategia da avere per i prossimi anni. Si sta già procedendo per punti e priorità; e tra questi temi sul tavolo, assicura Cerutti, vi è pure la nuova sede delle Aziende, forti di 52 collaboratori. Prima, però, si sono voluti centrare altri obiettivi come la rete di teleriscaldamento intessuta (alla pari) con l’autorità cantonale per il comparto di Casvegno o l’acquisizione delle infrastrutture delle Ail (effettiva entro il 2023).

Teleriscaldamento, solo il primo atto

«Nel piano energetico comunale – fa notare il direttore delle Aim Gabriele Gianolli – tra gli obiettivi strategici si era già ipotizzato di non più implementare tanto la rete del gas – vettore in questo momento poco ‘popolare’ –, ma piuttosto valutare un sistema di teleriscaldamento da energie rinnovabili. Infatti, l’iniziativa realizzata con il Cantone è vista un po’ come un primo contenitore in cui sviluppare altri progetti in altre zone della città».

La stessa neonata società (avallata di recente dal Consiglio comunale) non si limiterà ad approvvigionare l’area dell’Osc o il campus scolastico vicino. «Questa opportunità interessa molto la Città per le zone limitrofe di via Angelo Maspoli, via Turconi, dell’Accademia, dell’ospedale, delle case anziani Torriani e del nucleo».

Fotovoltaico, ‘trend in crescita’

Mendrisio vuole, insomma, mostrarsi attenta all’energia che mette in rete. L’elettricità distribuita per il servizio universale – a cominciare dalle economie domestiche –, tengono a sottolineare tanto Cerutti che Gianolli, è certificata rinnovabile idro-europea. E rappresenta il 40,5 per cento del globale. Si tiene d’occhio altresì il fotovoltaico: ora sul territorio si contano 362 impianti, che equivalgono al 4,4 per cento della totalità dei gigawattora (180) assicurati all’utenza l’anno scorso. «Il trend è in aumento – annota Gianolli – e nel privato si registra maggiore sensibilità». Del resto, ne va dell’autosufficienza energetica delle imprese e degli oneri sopportati. Un aspetto quest’ultimo da non trascurare alla luce anche di altre spese che lievitano, come le materie prime. Lo hanno toccato con mano pure alle Aim. «A partire dalla seconda metà del 2021 – ribadiscono i responsabili – si è osservato un generale aumento di costi per l’approvvigionamento di materiale, oltre a un dilatamento dei tempi di consegna».

Consumi, balzo in avanti

Tornando alla quotidianità delle Aziende, l’uscita graduale dalla crisi pandemica da Covid-19 ha spinto verso l’alto, come detto, i consumi di elettricità, acqua e gas. Sul fronte dei watt, conferma il direttore delle Aim, per la prima volta si sono raggiunti e superati i 180 gigawattora, con un balzo in avanti percentuale di 4 punti e mezzo rispetto al 2020. Garantito il servizio universale (a tariffa), la Città tiene anche sul versante dei clienti a libero mercato, che rappresentano il 44,5 per cento. Mentre il 15 per cento, illustra Gianolli, traduce la quota di energia transitata in rete e venduta da terzi.

L’aumento è addirittura dell’8 per cento se parliamo di acqua potabile, con 1,96 milioni di metri cubi immessi nelle condotte. Sopra la media svizzera anche i consumi pro capite, pari a 350 litri al giorno per abitante (contro i 296 nazionali). In compenso la Città si è rivelata virtuosa riducendo in modo sensibile le perdite in rete: si è passati dal 22 al 15,7 per cento.

Significativa pure la crescita del gas ‘bruciato’. A conti fatti si è registrato un più 7,7 per centro a fronte dei 102 milioni di chilowattora erogati: un record.