Il green pass sarà abolito ovunque tranne che per i sanitari. Obbligo di mascherine fino al 15 giugno per spettacoli e sport al chiuso, trasporti e sanità
Anche l’Italia si avvia dal 1° maggio ad abbandonare la maggior parte delle misure anti-Covid, primi fra tutti il green pass e l’obbligo di mascherine. Si attende nelle prossime ore la firma del ministro della Salute Roberto Speranza sull’ordinanza che anticiperà le nuove norme in attesa dell’approvazione da parte delle Camere dell’emendamento all’ultimo decreto di marzo già approvato in Commissione parlamentare.
Addio dunque al green pass a partire da domenica 1° maggio 2022, sia nella versione "base" (ovvero il "3G") sia in quella "rafforzata" (2G o "super green pass"): il relativo decreto è in scadenza il 30 aprile e non verrà rinnovato, salvo per quanto riguarda i lavoratori delle strutture sanitarie e delle case anziani per i quali l’obbligo verrà prolungato. Stesso destino, in teoria, per quanto riguarda l’ordinanza che prescrive il green pass per l’ingresso sul territorio italiano, che fissa anch’essa come scadenza il 30 di aprile e di cui non sembra in vista il rinnovo.
Per quanto riguarda l’obbligo delle mascherine, fino al 15 giugno esse saranno ancora obbligatorie, come si legge nel testo dell’emendamento, per teatri, cinema, spettacoli e concerti in locali chiusi nonché eventi e manifestazioni sportive che si svolgono al chiuso, mentre non saranno più obbligatorie nelle discoteche. Resta l’obbligo anche sui mezzi di trasporto pubblici locali e a lunga percorrenza (dunque anche treni e aerei), nelle scuole fino al termine delle lezioni, e per i visitatori, gli utenti e i lavoratori delle strutture e strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali. Non sarà invece più necessario indossare la mascherina sui luoghi di lavoro, per i quali vigerà una raccomandazione, e tutti gli altri luoghi come bar, ristoranti e negozi.