Ticino

Consuntivo 2021, disavanzo di 58,2 milioni

Nel preventivo erano previsti invece 230,7 mln. La situazione resta però ‘fragile’. L’obiettivo è di raggiungere l’equilibrio finanziario entro il 2025.

(Ti-Press)
13 aprile 2022
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Un disavanzo d’esercizio di 58,2 milioni di franchi. Si chiude così il Consuntivo 2021 il cui messaggio è stato approvato dal Consiglio di Stato. Nel preventivo si pronosticava invece che sarebbe stato di 230,7 milioni di franchi. Il debito pubblico aumenta rispetto all’anno precedente situandosi appena al di sotto della soglia di 2,2 miliardi di franchi. Gli investimenti netti ammontano a 255 milioni di franchi. Il capitale proprio si assesta a -98,8 milioni di franchi. L’autofinanziamento si attesta a 190,4 milioni di franchi. L’obiettivo del Governo è di presentare un preventivo 2023 con un disavanzo massimo di 80 milioni di franchi e di raggiungere l’equilibrio finanziario entro il 2025.

Un risultato migliore del previsto

"Sul miglioramento del preventivo ha inciso in modo particolare l’aumento della quota cantonale sull’utile della Banca nazionale svizzera", si legge nel comunicato del Cantone. Essa è stata superiore di 80,4 milioni di franchi rispetto al preventivo. Inoltre, viene spigato che l’evoluzione economica ha subito in modo molto meno marcato gli effetti della pandemia, rispetto a quanto prevedevano i principali istituti di ricerca.

Preventivo presentato in un momento di grande incertezza

Il preventivo 2021 è stato presentato nel mese di settembre del 2020, nel pieno dell’emergenza sanitaria iniziata nel mese di marzo 2020. "Il contesto nel quale è stato allestito era quindi di estrema incertezza, con previsioni economiche molto negative, questo anche per il fatto che il nostro Cantone è stato uno dei primi, a livello internazionale, a essere stato colpito dalla prima ondata di pandemia. Questa incertezza ha di conseguenza condizionato pesantemente le valutazioni finanziarie relative al 2021".

Aumento delle spese: ‘Dovuto in particolare al sostegno economico per la pandemia’

Sul fronte delle spese, l’aumento registrato rispetto al preventivo 2021 (+159,7 milioni di franchi) "è in gran parte dovuto al programma di sostegno economico ai settori particolarmente colpiti dalla pandemia (casi di rigore) per i quali il Cantone ha stanziato aiuti per 139,1 milioni di franchi. A fronte però di contributi federali per 132,5 milioni di franchi, per un onere netto pari a 6,6 milioni di franchi (che si aggiungono a quelli già accantonati di 21,4 milioni di franchi nel 2020)". Al netto dei casi di rigore, "i contributi a enti pubblici e a terzi sono risultati inferiori al preventivo per circa 55 milioni di franchi". Oltre a ciò, come già avvenuto nel 2020, "il Cantone ha assunto delle spese straordinarie per assicurare le necessarie misure sanitarie e di protezione della popolazione e dell’amministrazione".

Per quanto concerne le altre imposte, il Cantone segnala aumenti importanti per quanto concerne l’imposta sugli utili immobiliari (+26,1 milioni), le tasse d’iscrizione a registro fondiario (+19,6 milioni) e le imposte di successione e donazione (+16,4 milioni).

‘La situazione resta fragile’

Rispetto alle previsioni presentate a inizio pandemia "si assiste a una situazione meno negativa, ma permane un disavanzo che occorre assorbire", scrive il Cantone. "La situazione resta quindi fragile, anche perché alcuni elementi che hanno contribuito a migliorare le previsioni di preventivo, come l’importante introito supplementare derivante dalla Bns o i ricavi legati alla Tui, non forzatamente si ripeteranno nelle stesse proporzioni nei prossimi anni".

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