Si aggrava anche il bilancio di Bucha, dove le vittime accertate sono 360, fra cui 10 bambini. Segui il live de laRegione
"A Makariv, dove il bilancio è salito a 133 morti, ci sono state diverse torture, con cadaveri rinvenuti con le mani legate, e almeno due casi di donne stuprate e poi uccise: una di queste è stata sgozzata. Abbiamo trovato i corpi". Lo riferisce il sindaco Vadano Tokar, che è un avvocato e dall’inizio della guerra veste una divisa militare.
Si aggrava il bilancio delle vittime civili di Bucha. "Secondo le autorità cittadine, risultano al momento complessivamente 360
civili uccisi, compresi almeno 10 bambini", scrive la commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino Lyudmyla Denisova su Telegram. L’ultimo bilancio era di 320 persone uccise. A Bucha, dove i russi hanno creato una camera delle torture, secondo i sopravvissuti c’era il quartier generale del leader ceceno Kadyrov, scrive Denisova, aggiungendo che i russi hanno sparato in faccia alle persone, bruciato i loro occhi, tagliato parti del corpo e torturato a morte adulti e bambini.
"I russi stanno uccidendo e torturando membri della stampa", denuncia ancora Lyudmyla Denisova su Telegram, aggiungendo che ci sono nuove informazioni sulle circostanze della morte del regista lituano Mantas Kvedaravicius a Mariupol. "Fatto prigioniero dai razzisti, che poi gli hanno sparato. Gli occupanti hanno gettato il corpo del regista nella strada. La moglie, rischiando la propria vita, lo ha portato fuori dalla città bloccata e in Lituania. La vera causa della morte del regista non è stata annunciata prima che lei si fosse messa in sicurezza".
Borrell: ‘L'Ucraina vincerà sul campo di battaglia’
L'Ucraina vincerà la guerra "sul campo di battaglia". Lo ha scritto su Twitter l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione europea Josep Borrell, sottolineando che sono in arrivo a Kiev altri 500 milioni di euro per l'acquisto di armi.
"Le consegne di armi saranno calibrate secondo le necessità ucraine", ha aggiunto Borrell. Il fondo Ue di sostegno militare all'Ucraina sale così a 1,5 miliardi di euro.
Zelensky: ‘Noi sempre pronti a colloqui con la Russia’
L'Ucraina è "sempre pronta" al dialogo con la Russia. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
"L'Ucraina ha sempre affermato di essere pronta per i negoziati e cercherà tutte le possibilità per fermare la guerra. Allo stesso tempo, purtroppo, stiamo assistendo ai preparativi per grandi battaglie, alcuni dicono decisive, nell'est", ha detto Zelensky durante una conferenza stampa con il cancelliere austriaco Karl Nehammer, oggi in visita a Kiev e Bucha, vicino alla capitale ucraina, diventata il simbolo delle atrocità dell'invasione russa.
"Siamo pronti a combattere e allo stesso tempo a cercare vie diplomatiche per fermare questa guerra", ha continuato. L'ultima sessione di colloqui diretti russo-ucraini si è tenuta il 29 marzo a Istanbul, durante la quale l'Ucraina ha dettagliato le sue principali proposte per un'intesa con Mosca compresa la sua "neutralità" in cambio di un accordo internazionale per garantirne la sicurezza.
"A est e a sud osserviamo una concentrazione di armi, equipaggiamenti e truppe che si preparano ad occupare un'altra parte del nostro territorio", ha sottolineato Zelensky. Alla domanda sugli scenari di tale offensiva, ha detto che dipenderanno da "diversi fattori": "dalle nostre forze, dalla velocità dei nostri partner nel fornirci armi e dalla volontà del leader russo di andare oltre".
In archivio a Kiev la denuncia dei crimini alla Corte dell'Aja
"Sì, ci sarà giustizia". È quanto si legge nell'archivio online creato dal governo di Kiev per documentare i crimini di guerra russi.
"A causa dei crimini di guerra della Russia in Ucraina, 42 Paesi hanno già presentato ricorso alla Corte penale internazionale dell'Aja per avviare un'indagine. Se il tribunale decide contro la Russia, le persone che hanno perpetrato questi crimini possono essere detenute in qualsiasi Paese che riconosca la giurisdizione di questo tribunale. Questo è solo l'inizio", si legge nella sezione "Ci sarà giustizia?" a conclusione delle storie e delle testimonianze raccolte nell'archivio.
"La comunità internazionale è determinata a condannare la Russia e a ritenerla responsabile di questi crimini atroci. Proprio come il mondo ha perseguito e ristabilito la giustizia nel ventesimo secolo per ogni criminale del regime nazista per le sue atrocità contro l'umanità e la vita, l'Ucraina non si arrenderà finché tutti i colpevoli non saranno puniti. Stiamo raccogliendo prove e rapporti di testimoni oculari, comprese foto e video choc, in modo che il tribunale possa emettere una sentenza punitiva sugli autori di questi crimini di guerra".
Sale bilancio di vittime a Bucha: 360 uccisi, 10 bimbi
Si aggrava il bilancio delle vittime civili di Bucha. "Secondo le autorità cittadine, risultano al momento complessivamente 360 civili uccisi, compresi almeno 10 bambini". Lo scrive la commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino Lyudmyla Denisova su Telegram. L'ultimo bilancio, giovedì, era di 320 persone uccise.
A Bucha, dove i russi hanno creato una camera delle torture, secondo i sopravvissuti "c'era il quartier generale di Kadyrov" (leader ceceno), scrive Denisova, aggiungendo che i russi hanno sparato in faccia alle persone, bruciato i loro occhi, tagliato parti del corpo e torturato a morte adulti e bambini.
Oltre 4,4 milioni i rifugiati dall'inizio dell'invasione
Hanno superato quota 4,4 milioni i rifugiati ucraini fuggiti dal loro paese dall'inizio dell'invasione russa: lo ha reso noto oggi l'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati.
Dal 24 febbraio scorso un totale di 4'441'663 cittadini hanno lasciato l'Ucraina, ben 59'347 in più rispetto a ieri. L'Europa non vedeva un tale afflusso di profughi dalla Seconda Guerra mondiale.
Secondo l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), hanno lasciato il paese anche circa 210'000 non ucraini.
Le Nazioni Unite stimano inoltre anche in Ucraina vi siano 7,1 milioni di sfollati interni.
‘A Zaporizhzhia i russi hanno rapito 106 persone’
Nella regione di Zaporizhzhia i russi hanno rapito finora 106 persone, inclusi 21 funzionari del governo locale. Lo riferisce l'amministrazione militare regionale, secondo quanto riporta Ukrinform.
"I civili presi in ostaggio dai militari della Federazione Russa tra il 14 marzo e il 9 aprile sono in totale 106, di cui continuano a essere tenute in ostaggio 63 persone, mentre 43 sono state rilasciate", è stato spiegato. Tra i rapiti c'erano 21 funzionari del governo locale e due giornalisti.
Kiev: ‘Ai russi che hanno scavato trincee a Chernobyl resta un anno vita’
I soldati russi che hanno scavato le trincee vicino alla centrale nucleare di Chernobyl hanno non più di un anno di vita. Lo ha detto il ministro dell'Energia ucraino, German Galushchenko, secondo quanto riferisce su Twitter il ministero della Difesa di Kiev.
‘I russi vogliono vincere entro il 9 maggio’
I russi si sentono sotto pressione perché vogliono ottenere una vittoria in Ucraina entro il 9 maggio, giorno in cui la Russia celebra la vittoria sui nazisti durante la Seconda Guerra mondiale. Lo riferiscono funzionari europei e americani alla Cnn.
Secondo le fonti, le forze russe si stanno riorganizzando e puntando sull'est e sud dell'Ucraina perché li considerano obiettivi più piccoli e più raggiungibili rispetto alla conquista di tutto il paese.
La pressione di una scadenza il 9 maggio, sottolineano i funzionari, da una parte potrebbe tradire i russi e portarli a commettere errori ma potrebbe anche spingerli a compiere altre atrocità come quelle di Bucha e Kramatorsk.
Oltre 19'000 i soldati russi uccisi dall'inizio dell'invasione
Sono oltre 19'000 i soldati russi uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione: lo rende noto oggi l'Esercito di Kiev sul suo account Twitter. Nel suo ultimo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito ucraino indica che circa 19'100 soldati russi sono morti (dato aggiornato a questa mattina), 151 aerei da caccia sono stati abbattuti insieme a 136 elicotteri e 112 droni.
Inoltre, le forze di Kiev affermano di aver distrutto 705 carri armati russi, 335 pezzi di artiglieria, 1'895 veicoli blindati per il trasporto del personale, quattro sistemi di missili balistici a corto raggio, 108 sistemi di lanciamissili, sette navi, 1'363 veicoli, 76 autocisterne per il rifornimento di carburante, 55 unità di difesa antiaerea e 25 unità di equipaggiamenti speciali.
Bombardamento su aree residenziali a Severodonetsk
C'è stato un bombardamento russo sulle aree residenziali a Severodonetsk, dove il numero delle vittime deve ancora essere confermato. Lo riferisce il capo dell'amministrazione statale regionale di Lugansk Serhiy Haidai citato dal Kiev Independent. Le forze armate ucraine spiegano su Facebook che le truppe russe stanno continuando ad attaccare l'Est del Paese, "al fine di stabilire il pieno controllo sui territori del Donetsk e del Lugansk"
Oggi previsti dieci corridoi umanitari
Per la giornata di oggi in Ucraina sono stati concordati dieci corridoi umanitari. Lo annuncia la vice premier Iryna Vereshcuck su Telegram. Per la città assediata di Mariupol lo spostamento (verso Zaporizhzhia) è previsto sempre con mezzi propri.
Il Cremlino: ‘La guerra finirà in un futuro prevedibile’
Il portavoce del governo russo ha ribadito che ‘l’operazione militare speciale’ progredisce e i gli obiettivi ‘vengono raggiunti’. I negoziati languono