Secondo le prime indiscrezioni avrebbero saltato dal balcone volutamente. Le condizioni del figlio 15enne, solo superstite, si sarebbero stabilizzate
Si sono stabilizzate le condizioni del ragazzo di 15 anni precipitato, insieme a tutta la sua famiglia, dal settimo piano del palazzo in cui vivevano a Montreux, nel Canton Vaud. Gli altri quattro componenti, il padre, la madre, la zia e la sorellina di 8 anni sono morti sul colpo. Ma ancora non è chiaro cosa sia accaduto e cosa ci fosse a monte di questa tragedia.
Gli inquirenti per ora tacciono, ma secondo il giornale Le Temps è probabile – oltre che sorprendente – che la decisione di saltare fosse stata presa di comune accordo e nessun membro della famiglia avrebbe spinto altri nel vuoto. Al momento si sa che il padre lavorava per un servizio di biglietteria online e anche per questo usciva poco. Una stranezza inquietante c’è: la figlia di 8 anni non risultava registrata in alcun documento ufficiale. Del figlio, che non frequentava un istituto scolastico, ma veniva seguito a casa, non si sapeva nulla da tempo. Per questo la polizia aveva suonato alla famiglia, per capire cosa stesse succedendo. Non c’è stato il tempo: tutti si sono gettati dal balcone.
Inizialmente convinti che la famiglia avesse a che fare con una setta, gli investigatori si starebbero orientando sul mondo complottista, apocalittico: i cosiddetti survivalisti. Il padre si sarebbe informato spesso sui rifugi anti-atomici nel palazzo e in casa c’era una quantità esagerata di cibo in scatola e medicine.