Svizzera

Il dato sui ricoverati per Covid è sovrastimato?

Le cifre reali forse inferiori a quelle mostrate dall’Ufsp, che includono anche chi si contagia in ospedale. Ma il peso sul sistema sanitario resta uguale

(Keystone)
7 gennaio 2022
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Il numero delle persone ricoverate in ospedale effettivamente a causa del Covid potrebbe essere sensibilmente inferiore a quello che mostrano le statistiche dell’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp). Lo afferma il Blick, che descrive il caso di cantoni in cui un paziente su due finisce in un nosocomio per altri motivi e solo lì viene testato positivo.

Un incidente sugli sci, una gamba rotta e si finisce al Pronto soccorso, per poi scoprire la positività: secondo il portale Léman Bleu, citato dal Blick, questo tipo di situazioni rappresenta il 46% dei casi di Covid all’ospedale universitario di Ginevra. Quasi la metà di tutti i pazienti trattati come degenti coronavirus non è stato ricoverato a causa del virus, ma principalmente per via di altri sintomi. In questo gruppo figurano anche le persone che non hanno un decorso grave, ma sono semplicemente troppo anziane e fragili per curare il virus a casa: queste rappresentano però la minoranza.

Il quadro è simile all’ospedale universitario di Zurigo (Usz). “Il 50% delle persone risultate positive alla Sars-CoV-2 all’Usz è ricoverato a causa del Covid-19, l’altro 50% è in cura per un’altra malattia e ha un’infezione da coronavirus come diagnosi secondaria”, afferma il nosocomio in dichiarazioni riportate dal Blick. Tra i pazienti delle unità di terapia intensiva il numero di persone che risultano positive al test e che sono state ricoverate per il coronavirus è però più alto, pari al 78%.

Il quadro appare però differente nei cantoni di Nidvaldo e Obvaldo, dove i pazienti che vengono ricoverati a causa di un’altra diagnosi e poi trovati positivi sono meno: circa il 10-15% nel primo caso, anche meno nel secondo.

Interpellato dal Blick l’Ufsp conferma che i medici sono obbligati a segnalare i casi di Covid. “Il rilevamento in laboratorio può essere avvenuto prima o dopo il ricovero in ospedale”. Da metà aprile 2020 viene inserito nel rapporto sui risultati clinici il motivo del ricovero. Nella pratica però la distinzione è spesso difficile per i dottori: per esempio i pazienti Covid possono essere stati ricoverati prima a causa di un incidente, ma nel corso del tempo possono anche richiedere cure intensive per il virus.

Una cosa è certa: nelle statistiche non compaiono solo i pazienti con coronavirus che hanno dovuto effettivamente essere trattati in ospedale a causa del virus, ma anche quelli che sono stati ricoverati per un altro disturbo. Pertanto, le cifre di ospedalizzazione sarebbero inferiori a quelle riportate.

Secondo l’Ufsp comunque “solo perché la causa primaria del ricovero non è il Covid-19 non significa che non c’è alcun legame tra il ricovero e il Covid-19”. Inoltre per il personale infermieristico i pazienti aggiuntivi con coronavirus comportano anche lavoro supplementare. “Questo perché devono essere adottate misure speciali per tutti i pazienti che risultano positivi al test, indipendentemente dal motivo del ricovero”, dice l’autorità.

Inoltre i funzionari bernesi mettono in guardia dal sottovalutare i numeri. “Le complicazioni di una malattia Covid-19 possono anche portare all’ospedalizzazione solo dopo l’infezione, quando il virus non può più essere rilevato”. Queste persone non figurano nelle statistiche.

Non va infine dimenticato, in un’ottica generale sanitaria, il problema delle infezioni che avvengono negli stessi ospedali.

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