Culture

A te e famiglia (consigli bruttissimi per Natale)

Lasciate perdere alberelli, cannella, biscottini e buoni sentimenti. Eccovi alcune dritte stortissime per le festività

(Depositphotos)

Visto che ormai con luminarie, alberelli e vin brûlé si comincia che è ancora novembre, per quest’anno abbiamo deciso di risparmiarvi lo spossante gran finale fatto di citazioni edificanti e ricette dei biscotti. Nella speranza che nessuno debba rovinare i pranzi festivi dei suoi cari con la frase più temuta per il secondo anno consecutivo – “ma sai che oggi non sento i sapori?” – vi suggeriamo comunque alcuni modi per distrarvi dalla felicità obbligatoria delle feste. Siccome però c’è sempre quello che si offende, ve lo ricordiamo subito: si scherza.

5 CANZONI

Da Baglioni a Guccini,
sempre soli come cani

‘Notte di Natale’ di Claudio Baglioni. “Dio, tu stai nascendo e muoio io / Tu che faresti al posto mio? / Ora che perdo pure lei / Ho dato un calcio ai sogni miei”. Lui, innamorato di lei, la aspetta fino alle “ore 23 e 46”, ma lei, che evidentemente non è più innamorata di lui, non verrà. L’ultimo verso non lascia adito a dubbi: “Quanta neve sta venendo giù / Piangerà con me” (chi piangerà è la neve, non lei, che avrà appena finito il cenone a casa d’altri).


‘Natale’ di Francesco De Gregori. “E da dietro la porta / sento uno che sale / ma si ferma due piani più giù, / un peccato davvero / ma io già lo sapevo / che comunque non potevi esser tu”. La canzone è bella, ma lei non arriva mai.

‘La vigilia di Natale’ di Brunori Sas. Uno dei modi sempre belli in cui Brunori decide che devi stare male, ma con poesia: “Quest’anno a Natale volevo morire / Poi ho visto l’orario e sono andato a dormire”.

‘Incontro’ di Francesco Guccini. “Come in un libro scritto male / lui s’era ucciso per Natale”. Alla faccia di Brunori Sas.


‘Sì, sì vax’, versione di ‘Jingle Bells’ dei virologi Crisanti-Bassetti-Pregliasco, invito a vaccinarsi che sfortunatamente crea pensieri opposti (tipo dotarsi di un braccio in silicone e recarsi al centro vaccinazione più vicino).

5 RICETTE

Piatti ributtanti
per tutti i palati

In Repubblica Ceca, Slovacchia e Polonia, nei giorni precedenti al Natale si compra una carpa e si mette nella vasca da bagno in attesa di ucciderla, squamarla, lavarla con il latte e servirla fritta, con il cavolo o nella zuppa.

In Groenlandia si mangia il kiviak. Ma se volete farlo se ne parla l’anno prossimo, perché servono almeno tre mesi. La ricetta? Si sventra una foca e la si riempie con 500 gazze marine, si chiude la foca col suo grasso e si lascia fermentare il tutto sotto le pietre.


La preparazione del kiviak in Groenlandia (Wikipedia)

Il cuscuz (con la z) paulista, prelibatezza di San Paolo, in Brasile, è una torta fredda con corn flakes, farina di mais, salsa di pomodoro, pomodoro a pezzi, uova sode, mais, piselli, olive e sardine.

Uno dei cibi natalizi preferiti in Sud Africa sono i vermi mopane, bruco di una falena, la Saturnia Pavonia. La stagione di raccolta ideale per questi vermi ricchi di proteine ​​è intorno a Natale. La loro polpa gialla è descritta come gustosa a metà tra le patatine salate e un mix di foglie, terra e sale. Chi vuole favorire?


Il lutefisk scandinavo (Wikipedia)

In Norvegia, Svezia e Finlandia c’è il lutefisk, stoccafisso lasciato nella liscivia (candeggina fatta in casa) per abbastanza giorni da diventare corrosivo e pericoloso da mangiare (con un Ph 11-12). Per renderlo commestibile (si fa per dire), viene immerso in acqua fredda per quattro sei giorni, cambiando l’acqua una volta al giorno. Ha gusto pungente (ma va?) e consistenza gelatinosa

5 HORROR

Sangue, mostri,
palline ‘de paura’

‘Black Christmas – Un Natale rosso sangue’ (1974). In uno dei capolavori del genere horror, un uomo con evidenti turbe psichiche porta scompiglio in un convitto universitario femminile durante le feste di Natale. Nella generale mancanza di empatia, gli va comunque riconosciuta la buona educazione di avvisare telefonicamente le sue vittime.

‘Silent Night, Deadly Night’ (1984). Per la legge natalizia del contrappasso e per gli amanti della psicanalisi, un malvivente travestito da Babbo Natale rovina l’infanzia del piccolo Billy, e il piccolo Billy diventato adulto farà lo stesso quando il titolare di un negozio di giocattoli gli chiederà di travestirsi da Santa Claus.

‘Jack Frost’ (1997). Il temibile serial killer Jack Frost viene finalmente arrestato, ma mentre viene condotto dalla polizia nel luogo dove verrà giustiziato, il veicolo che lo ospita si scontra con un automezzo trasportante un intruglio genetico che scioglie il malvivente nella neve dando vita al mutante pupazzo (di neve) assassino che rovinerà il Natale alla cittadina di Snowmonton (che non esiste).

‘The Children’ (2008). Con le famiglie riunite in un isolato cottage e tanta neve fuori, una misteriosa influenza trasforma i bimbi in spietati killer, e per genitori e parenti stretti le feste natalizie si trasformano in una lotta per sopravvivere ai pargoletti posseduti dal virus omicida (il Covid non c’entra, il film è arrivato prima).

‘Better Watch Out’ (2017). La sera della vigilia di Natale, la babysitter Ashley si deve occupare del 12enne Luke, che per livelli di malvagità potrebbe occuparsi di sé anche da solo.

5 LIBRI

Sbarre, demolizioni,
sigarette e annientamenti

Qualsiasi romanzo di Michel Houellebecq in attesa che il 7 gennaio esca quello nuovo, ‘Annientare’. Depresso, acido, incazzato col mondo: un Céline post-litteram che non mancherà di funestare i vostri fugaci momenti di gioia familiare.


‘Manuale della demolizione controllata’ di Marco Biffani. Una “analisi delle tecniche controllate ed ecologiche alternative al martello demolitore per forare, tagliare e demolire il cemento armato, la roccia e la muratura”. Il regalo perfetto per quel vostro amico che abita sul Cassarate.


‘Alcohol & Tobacco’ di Jim Heimann e Steven Heller. Un enorme catalogone Taschen di pubblicità d’antan che oggi sarebbero passibili di denuncia penale. E ricordate: Babbo Natale fuma Egyptian Deities senza filtro.


‘Il tempo delle Mani Pulite’ di Goffredo Buccini. Lasciate per un momento la stucchevole atmosfera del Natale tutto cannella e uvetta e viaggiate con la mente dietro le sbarre di San Vittore, tra politici corrotti, innocenti finiti male, magistrati spregiudicati e giornalisti a caccia di scandali.


‘Oliver Twist’ di Charles Dickens. Sentite tutto il peso del vostro Natale consumista e borghese immergendovi nelle avventure di un odioso bimbetto inglese perseguitato dalla miseria più nera, il tutto raccontato con compiacimento strappalacrime e una buona dose di antisemitismo.

5 FRASI

Persone famose
che odiano le feste


“Ho smesso di credere a Babbo Natale quando avevo sei anni. Mamma mi portò a vederlo ai grandi magazzini e lui mi chiese l’autografo” (Shirley Temple)

“Sono un vecchio albero di Natale con le radici ormai morte. E mentre gli aghi mi cadono, qualcuno arriva qui e li sostituisce con qualche medaglietta” (Orson Welles, commentando l’Oscar alla carriera.)

“Babbo Natale indossa un abito rosso, deve essere un comunista. E una barba e capelli lunghi, deve essere un pacifista. Cosa ci sarà in quella pipa che sta fumando?” (Arlo Guthrie)

“Eravamo così poveri che a Natale il mio vecchio usciva di casa, sparava un colpo di pistola in aria, poi rientrava in casa e diceva: spiacente ma Babbo Natale si è suicidato”. (Jake LaMotta)

“Il Natale logora chi non ce l’ha” (Giulio Andreotti. O forse il Dalai Lama)

5 VERSIONI METAL

Dalla Russian Turbo Polka
a ‘Santa Claws’

‘Last Christmas’ dei Russkaja (2021), band ska punk austriaca titolare del genere ‘Russian turbo polka metal’, che incide per l’etichetta Napalm Records una versione del classico degli Wham dal testo in inglese con marcato accento sovietico, chiusa da rumori corporali e lancio dell’albero dalla finestra (valida anche nella sezione ‘5 cover di Last Christmas’, vedi in seguito)


‘Jingle Bells’ (2008), dal progetto trash metal con influenze metalcore denominato Austrian Death Machine, parodia-tributo dedicata ad Arnold Schwarzenegger, tratta dall’Ep a tema natalizio ‘A Very Brutal Christmas’, titolo che non chiama a fraintendimenti.


‘Jingle Balls’ (1999), bonus track dall’album ‘Issues’ degli statunitensi Korn, dal testo non riportabile (e non solo perché è Natale).


Tutto l’album ‘We Wish You a Metal Xmas and a Headbanging New Year’ (2008), festosa compilation di carole natalizie rilette in chiave hard rock tra le quali spicca ‘Santa Claws Is Coming To Town’, dove Babbo Artigli (claws) è Alice Cooper.


‘Mistress For Christmas’, AC/DC (1990). In un brano originale dentro un album che ha altri lontani riferimenti al Natale (‘I Got You By The Balls’), la band australiana regina di doppi sensi anela la venuta di una padrona (mistress) nel giorno più bello dell’anno: “Posso sentirti scendere dal mio camino, voglio cavalcare la tua renna tesoro, e suonare le campane”.

5 COVER

Infine Last Christmas,
ma in tutte le salse


‘L’altro Natale’ di Frank Hitch, music planner italiano con nome straniero, che da San Giuseppe Vesuviano (Napoli) canta la versione italiana. Un estratto: “L’altro Natale io e te / Avevamo un cuore diviso in due / Ora che non sei con me / Lo darò a qualcuno speciale”.

Romina Power (1990). C’è Al Bano in copertina, ma non canta. Il vocione sarebbe stato un terremoto, mentre i continui sussurri Asmr di Romina, insieme alla musica in stile giochi per bambini rende il tutto alienante.

Roberto Blanco (1999). La versione classica con mood caraibico e grafica da Commodore 64 su Youtube sembra il peggio. Ma al peggio non c’è mai fine: sentite la versione dance remix.

The Puppini Sisters (2010). Basterebbe il nome, ma il tentativo di renderla uno swing rallentato è solo un effetto slow motion con le parole strascicate.

8 Bit Universe (2014). Musica a 8 bit come nei videogiochi arcade, talmente brutta che rischia di piacere a chi aveva la mano a forma di joystick.

Se poi volete passare TUTTE le vacanze ascoltando SOLO cover di ‘Last Christmas’, qui c’è la lista completa (contenti voi).