Bellinzonese

‘No al contributo a sostegno della Valascia Immobiliare’

La minoranza della Commissione della gestione del legislativo di Bellinzona respinge sia i 500mila sia i 250mila franchi per il nuovo stadio di Ambrì

‘Il ruolo della prima squadra dell’Hcap è e sarà centrale in questa struttura’ (Ti-Press)
11 novembre 2021
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Il Consiglio comunale di Bellinzona è invitato a respingere sia il contributo di 500mila franchi, sia quello da 250mila a sostegno della Valascia Immobiliare Sa. Stando al rapporto della minoranza della Commissione della gestione (relatore Giuseppe Sergi dell’Mps) si tratta infatti di una proposta “assolutamente fuori luogo”. E questo per diversi motivi: già solo il ritardo con il quale il Messaggio municipale giunge sui banchi del Consiglio comunale (9 mesi dopo la presentazione), la proposta di dimezzamento del credito presentata dalla maggioranza della gestione e l’esitazione/opposizione in alcuni dei gruppi in Cc, sono motivazioni “ampiamente sufficienti” per respingere la proposta dell’esecutivo cittadino. Ma anche l’evoluzione della situazione finanziaria del Comune “sarebbe stata più che sufficiente per chiedere al Cc di ritornare sulla propria decisione”, si legge nel rapporto.

Dubbi sulla multifunzionalità dello stadio

Ma andiamo con ordine. Innanzitutto la minoranza sottolinea come il nuovo stadio di Ambrì sia ‘multifunzionale’ solo in parte. “Notiamo come le attività diverse da quelle hockeistiche o legate alla presenza del ghiaccio siano, sostanzialmente, marginali, in particolare quelle che necessitano la copertura del ghiaccio per un periodo cospicuo di tempo (non pensiamo sia possibile organizzare concerti, manifestazioni fieristiche o turistiche coprendo e ristabilendo la presenza del ghiaccio nello spazio di pochi giorni)”. Insomma, “l’approssimazione del modo in cui questa nuova struttura viene definita (‘il nuovo palazzetto del ghiaccio’, ‘nuovo stadio multifunzionale’, ‘struttura multifunzionale’) è già un indizio importante del tentativo di sbolognare qualcosa per quello che non è”. Ovvero “che la nuova struttura sia paragonabile a quei moderni stadi (soprattutto in ambito calcistico) dove la funzione sportiva principale (il gioco del calcio) è una delle attività (e nemmeno quella principale) che vi si svolgono”. In questo contesto, rileva la minoranza, il Municipio si è inoltre rifiutato di rispondere a domande dettagliate sulla gestione del nuovo stadio. In ogni caso, “il ruolo della prima squadra dell’Hcap è e sarà centrale in questa struttura. E questo significa che dovrà poterne beneficiare con assoluta continuità (oseremmo dire 7 giorni su 7 visto che siamo confrontati con una squadra professionistica di alto livello) tranne per brevissimi periodi di interruzione (fine anno, incontri della nazionale, ecc.); il che significa poterne disporre almeno da inizio agosto a fine aprile”. Non vi sarebbe dunque molto margine per organizzare eventi non legati all’Hcap che abbiano una ‘portata strategica’ per tutta la regione.

‘Sostegno verosimilmente non decisivo’

Nel suo rapporto Giuseppe Sergi si chiede poi se il sostegno alla Gottardo Arena sarebbe “veramente decisivo” per la Valascia Immobilare Sa. Per la minoranza, “se i 500’000 andassero ad aumentare, come previsto, i mezzi propri, l’equilibrio finanziario complessivo della struttura si modificherebbe in modo estremamente marginale (meno dell’1% in più di mezzi propri) e non avrebbe ripercussioni significative. Con la soluzione proposta dalla maggioranza commissionale (250’000 franchi), la prospettiva di aiutare la società a ‘rimpolpare il capitale proprio’ appare ridicola”. A ciò va poi aggiunto che “sulla base di informazioni raccolte di recente, la necessità di ‘rimpolpare il capitale proprio’ è stata superata e ora la percentuale di capitale proprio supera tranquillamente la soglia minima richiesta per poter avere accesso ai sussidi cantonali. Il versamento di Bellinzona non solo è, da questo punto di vista, insignificante ma anche tardivo rispetto all’obiettivo che si prefigge e alle richieste della stessa Valascia Immobiliare Sa”. Insomma, “si tratta quindi di una ‘regalia’ più che di un contributo fattualmente decisivo per contribuire allo sviluppo di una struttura decisiva per ‘l’intero Sopraceneri’”.

‘Piuttosto bisognerebbe puntare sul rilancio del comparto dell’ex Monteforno’

Infine, la minoranza cita i vantaggi di natura sociale ed economica espressi dal Municipio relativi a questa operazione, come la portata strategica del progetto per l’intera regione e più precisamente per l’intero Sopraceneri. Tuttavia, il messaggio municipale “non va al di là di queste generiche e per nulla dimostrate asserzioni”. Stando a Sergi, ci sono altri progetti che “hanno e avrebbero un ruolo veramente ‘strategico’ per l’intera regione di Bellinzona e Valli”. Come le “proposte di rilancio del comparto dell’ex Monteforno”, che sarebbe anche “la sede ideale” dove spostare le nuove Officine previste, invece, a Castione.

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