Luganese

Chiesta la condanna per l’ex direttore delle Arl di Lugano

Dopo l’assoluzione di un anno fa, oggi pubblica accusa e accusatore privato hanno proposto in Appello una pena pecuniaria per amministrazione infedele

Autolinee regionali luganesi
(Ti-Press)
8 novembre 2021
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È tornato in aula con in tasca un’assoluzione, quella ottenuta in primo grado, l’ex direttore dei bus delle Autolinee regionali luganesi (Arl), Curzio Bernasconi, 69 anni. Ma oggi, la pubblica accusa, sostenuta dal procuratore pubblico Daniele Galliano, ha chiesto nuovamente nei suoi confronti una condanna pecuniaria sospesa con la condizionale per un periodo di prova di due anni per il reato di amministrazione infedele ripetuta e in parte aggravata. Così anche l’avvocato Costantino Castelli, in rappresentanza dell’accusatrice privata, l’azienda di trasporto, oltre alla richiesta di un risarcimento del danno di 115mila franchi. L’avvocato di difesa, Marco Broggini, si è invece nuovamente battuto per il pieno proscioglimento del proprio cliente.

‘Per 10 mesi ha fatto riattare a tre dipendenti il rustico di sua moglie’

Queste, in sintesi, le richieste delle parti davanti alla Corte di appello e revisione penale, presieduta dalla giudice Giovanna Roggero-Will (giudici a latere, Rosa Item e Chiarella Rei-Ferrari). Mentre un anno fa, il 27 ottobre 2020, il giudice della Pretura penale a Bellinzona, Marco Kraushaar, non aveva ravvisato responsabilità penali nei confronti dell’imputato, magistrato e accusatore privato hanno ribadito che l’ex direttore ha arrecato un danno alla società: aveva fatto riattare il rustico di proprietà di sua moglie a Bidogno, facendo lavorare per dieci mesi tre suoi dipendenti delle Arl, motivando quest’opera di manovalanza nel compenso di vacanze e ore di straordinario. Un chiaro conflitto tra interessi dell’azienda e interessi privati - hanno evidenziato la pubblica accusa e l’avvocato Castelli. La Corte, dopo aver sentito le motivazioni delle parti, ha annunciato che si ritirerà prossimamente in camera di consiglio e che pronuncerà la sentenza entro Natale. La vicenda giudiziaria risale al periodo 2014-2017. In quel periodo, l’ex direttore delle Arl era fra l’altro entrato in conflitto con il Dipartimento del territorio e il Decs: Bernasconi si era rifiutato di rinegoziare al ribasso, come avevano fatto altre ditte ticinesi, le condizioni della concessione federale decennale riconosciuta alle Autolinee regionali luganesi e in scadenza per la fine del 2018. L’ex direttore aveva fra l’altro come prova di forza inviato i bus in copertura della linea presso le scuole medie di Pregassona, nonostante gli fosse stata revocata l’autorizzazione.

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