Il Consiglio federale presenta l’offensiva vaccinale: manifestazioni locali, testimonial eccellenti, unità mobili e persino un tour di concerti
Confederazione e Cantoni lanciano una nuova offensiva per promuovere la vaccinazione. Da lunedì prossimo si terrà la Settimana nazionale di vaccinazione con lo slogan “Superiamo insieme la pandemia”. Per facilitare l’accesso al siero saranno operative unità mobili e consulenti saranno a disposizione di chi vuole maggiori informazioni.
Siamo convinti che la vaccinazione sia modo migliore e il più veloce di uscire dalla pandemia, ha affermato il presidente della Confederazione Guy Parmelin in conferenza stampa. Il Consiglio federale quindi prosegue la sua strategia basata sulla vaccinazione, il certificato Covid e la legge Covid-19, in votazione il 28 novembre. “Il certificato Covid non è stato introdotto per escludere, non è una misura punitiva”. Il suo unico scopo è quello di garantire la vita sociale e gli incontri riducendo i rischi per la salute, ha aggiunto.
In Svizzera la percentuale di vaccinati è più bassa che in altri paesi. In giugno i Cantoni somministravano 60’000 dosi di vaccino al giorno, ora solo 10’000, ha aggiunto il ministro della sanità Alain Berset. Ci vorrebbero circa un altro milione di persone immunizzate per poter affrontare l’inverno con un certa tranquillità, ha aggiunto citando il caso del Portogallo dove il tasso vaccinale è di circa 20 punti percentuali superiore e dove il certificato Covid non è più necessario. “Rassegnazione e fatalismo non sono una soluzione e non ci faranno uscire dalla crisi”, per questo il Consiglio federale ha deciso di lanciare la nuova offensiva basata su tre pilastri.
Il primo è la Settimana nazionale di vaccinazione, che si svolgerà dall’8 al 14 novembre. Lo scopo è di informare maggior numero possibile di persone sui vantaggi dell’immunizzazione per i singoli e l’intera società. I cantoni e numerose associazioni hanno in programma manifestazioni a livello locale con servizi di consulenza e offerte vaccinali, come ad esempio una “notte della vaccinazione” o una diretta streaming con esperti. L’informazione sarà “chiara, plurilingue e basata su dati attendibili sulla vaccinazione” e verterà in particolare sull’efficacia, la sicurezza e gli effetti collaterali dei vaccini, i rischi legati un’infezione da coronavirus e le possibilità di vaccinazione, precisa in Consiglio federale in un comunicato.
Per l’occasione oltre 80 personalità del mondo dello sport, della cultura, dell’economia e della politica prenderanno posizione a favore dell’iniziativa in una serie di inserzioni. È previsto anche un tour con una vasta offerta di informazioni e una serie di concerti che farà tappa in varie città, dopo l’avvio ufficiale del presidente della Confederazione Guy Parmelin, l’8 novembre sulla Piazza federale di Berna. Il numero di spettatori è limitato a 500, i concerti si terranno all’aperto e non sarà necessario il certificato Covid. Sul sito Internet settimanavaccinazione.ch sono disponibili informazioni sulla campagna, sulla vaccinazione e link alle manifestazioni previste nei Cantoni.
Il secondo elemento dell’offensiva consiste nel semplificare il più possibile l’accesso al vaccino. Nelle prossime 4-6 settimane saranno quindi operative numerose unità mobili di consulenza e vaccinazione a livello locale. La cifra esatta non è ancora nota, dato che non tutti i Cantoni hanno ancora presentato i loro programmi. In consultazione l’idea di offrire consigli personalizzati è stata sostenuta solo da una minoranza. Il Consiglio federale ha comunque deciso di mantenere questa possibilità in modo che i Cantoni interessati possano usufruire del sostegno della Confederazione, ha spiegato Berset.
La nuova offensiva costerà 96 milioni di franchi. A titolo di paragone il Consiglio federale ricorda che i test gratuiti per i certificati Covid verrebbero a costare circa 50 milioni di franchi alla settimana. Con un’alta copertura vaccinale in media si potrebbero evitare un ricovero in ospedale ogni 50 vaccinazioni e uno in terapia intensiva ogni 150. Inoltre si possono evitare nuovi lockdown che causerebbero perdite ingenti, in particolar modo nella ristorazione, nel settore alberghiero, nei centri fitness e nell’industria dell’intrattenimento, afferma il governo.
Dopo una diminuzione dei casi, nelle ultime settimane la tendenza si è di nuovo invertita, come era prevedibile, visto il calo delle temperature, la fine delle vacanze autunnali, la copertura immunitaria ancora insufficiente e la variante Delta, molto più contagiosa. L’attuale tasso di vaccinazione in Svizzera è del 73% fra chi ha più di 12 anni. Per proteggere dalla variante Delta e senza includere le persone guarite, i vaccinati dovrebbero raggiungere il 93% della popolazione over 65 anni e l’80% nella fascia di età 18-65 anni, precisa il governo aggiungendo che al momento non è possibile prevedere in che misura e con che velocità aumenteranno i ricoveri nelle prossime settimane.