Svizzera

Le teorie complottiste del neopresidente Udc del Vallese romando

Secondo Donald Moos il Covid-19 è un’arma biologica di origine umana e le elezioni Usa sono state truccate. La vicepresidente Udc Amaudruz si distanzia

Donald Moos (foto: udc.ch)
29 ottobre 2021
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Suscitano interrogativi le posizioni del nuovo presidente dell’UDC del Vallese romando, Donald Moos, eletto lo scorso 9 ottobre. Sui social media ha più volte postato commenti che riprendono teorie del complotto. In un’intervista pubblicata oggi da Le Nouvelliste, si difende e conferma il suo punto di vista.

Moos ritiene che le elezioni americane siano state truccate e Donald Trump sia il vero presidente degli Stati Uniti, mentre una “malsana convergenza di interessi particolari sta gestendo la società”. Secondo lui il Covid-19 è di origine umana ed è un’arma biologica che ha richiesto il deposito ufficiale di 73 brevetti.

Alla domanda se si ritenga apertamente complottista, Moos risponde di no e afferma che si rifà all’illuminismo, sottoponendo l’evoluzione della società al suo pensiero critico. “I complottisti sono quelli che organizzano il complotto, non quelli che identificano i problemi”, rileva.

Interrogato sulla compatibilità tra le sue posizioni sui social media e la sua funzione di presidente del partito, Moos precisa che dalla sua elezione commenta poco e segue semplicemente gli eventi che gli sembrano pertinenti.

In un riquadro, Le Nouvelliste prende le distanze da alcune affermazioni di Moos. “Diversi elementi presentati in questa intervista sono scientificamente contestati. Altri sono assimilabili a teorie complottiste”, precisa il giornale.

Il quotidiano ricorda la missione dei media di informare e aggiunge che “dire dove e come un leader politico attinge le fonti che costruiscono la sua visione del mondo e la sua opinione è informare, soprattutto alla vigilia di una votazione federale sulla legge Covid”.

Il quotidiano vallesano aggiunge di aver contattato il comitato direttivo dell’UDC del Vallese romando, che non ha voluto commentare. La RTS ha da parte sua interpellato la vicepresidente dell’UDC svizzera, Céline Amaudruz, che ha preso le distanze dalle affermazioni di Moos e si aspetta da lui maggiore ritegno.