Risultati eccezionali per la stagione 2021 che non è ancora finita. E già si scaldano i motori per l’anno venturo
Basterebbe il numero dei pernottamenti alberghieri per dimostrare che il turismo nel Locarnese e valli quest’anno ha vissuto un “boom”: da inizio gennaio a fine agosto sono stati più di un milione e 100 mila. Neppure a mettere assieme le altre regioni del Ticino si arriva a tanto (Bellinzonese e Alto Ticino 136mila, Luganese 753mila, Mendrisiotto e Basso Ceresio 85mila: totale 974mila). Ovviamente non si tratta di una gara, ma il dato fatto registrare attorno al Verbano si presta sicuramente a un approfondimento. Anche perché rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (già di per sé positivo) il balzo avanti è stato di oltre l’80 per cento
Per Fabio Bonetti, direttore dell’Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli (Otlmv), il risultato è il migliore degli ultimi 25 anni: «In queste settimane, con le vacanze d’autunno nella Svizzera interna, la presenza di turisti è ancora alta. Con la pandemia di Covid-19 gli svizzeri, soprattutto i germanofoni, hanno riscoperto il Ticino per le loro vacanze principali; optare per le mete all’estero era più complicato».
Eppure qualche ostacolo si è presentato. Sono arcinoti i problemi, ormai endemici, del traffico che, con l’afflusso massiccio di ospiti, non fa che aumentare. E, come un serpente che si morde la coda, gli ingorghi penalizzano il turismo. Inoltre, il mese di luglio è stato piovoso e sono mancati i grandi eventi (Festival del film a parte). «I turisti, anche con la meteo inclemente, sono rimasti; pochissimi quelli che hanno disdetto l’albergo per questo motivo. Hanno trovato sul territorio ticinese attività da svolgere sotto la pioggia, come visite a musei e monumenti in tutto il cantone favoriti da collegamenti rapidi e dal Ticino ticket, come pure attrazioni e offerte di svago. Senza dimenticare lo shopping sotto i portici di Locarno», prosegue l’intervistato, che poi pone l’accento sull’effetto positivo della nuova galleria ferroviaria del Gottardo. Il treno è stata una scelta per molti, anche per evitare le code sull’autostrada (pure quelle endemiche).
L’anno prossimo? «Ci stiamo lavorando. Le prospettive sono buone e probabilmente torneremo a risultati simili a quelli del 2019, con i nostri ospiti abituali che, seppur potrebbero scegliere altre mete per le vacanze principali, verranno nel Locarnese per periodi di vacanza più brevi, 4 o 5 volte all’anno. In ogni caso, a livello nazionale si prevede che il turismo degli svizzeri in Patria proseguirà. Mentre il mercato germanico si sta riprendendo e questo continua a far ben sperare per il Locarnese e le sue valli».
Torneranno le grandi manifestazioni? «È previsto lo svolgimento di tutti i grandi eventi: Camelie Locarno, New Orleans Ascona, Vallemaggia Magic Blues, Moon& Stars, Festival del film e via dicendo. Con qualche novità che è in fase di preparazione. Siamo ottimisti: i primi segnali su come andrà la prossima stagione li vedremo a primavera».
Nel Locarnese, una delle località che più ha brillato è Ascona. Il municipale Stefano Steiger, capo del dicastero turismo, nel corso di una recente seduta di Consiglio comunale ha mostrato su uno schermo gigante un video che ripercorre l’ultima estate sul lungolago del borgo: «Negli ultimi due anni, contrassegnati dalla pandemia, la nostra regione è diventato il centro turistico dell’intera Svizzera, con percentuali di occupazione da primato. Ma non dobbiamo addormentarci sugli allori. Non diamo nulla per acquisito».
Allo stesso Steiger abbiamo chiesto quali sono i progetti per l’anno venturo: «La nostra destinazione deve continuare a lavorare. In accordo con l’Otlmv dovremo far sì che chi è venuto ad Ascona abbia raccolto l’impressione di una località in cui si trovano animazioni di qualità ed eventi capaci di creare un’atmosfera di allegria ed eleganza».
Sul lungolago, le autorità del Borgo con le categorie interessate avevano portato avanti nel 2020 il progetto – oggi realtà – di ampliamento delle terrazze di bar e ristoranti. Le perplessità sull’incompatibilità tra tavolini e grandi manifestazioni sono state in gran parte fugate: «Ci sono cambiamenti per Jazz Ascona, che ha dovuto, e dovrà, adattarsi: ma ne è nato un concetto interessante. L’anno prossimo l’evento occuperà anche spazi nel nucleo storico, oltre alla piazza. Bisognerà invece rinunciare allo spettacolo pirotecnico del primo d’agosto, che verrà sostituito dalle fontane danzanti. Dal prossimo anno queste verranno integrate con un show di laser e anche da un video mapping. Mentre per gli “Artisti di strada” saranno adottate nuove soluzioni».
Per la stagione che si sta concludendo, sul lungolago sono state proposte animazioni a ogni weekend. Alcune, come i concerti sui balconi, ideate con una buona dose di originalità. «Siamo riusciti a creare un ambiente particolare, apprezzato dai visitatori. Per noi era importante riuscire a conquistare i giovani e, in generale, i turisti che hanno scoperto Ascona per la prima volta». Tra le novità per il 2022, oltre alla prima edizione del Jazz dopo il gemellaggio tra il Borgo e New Orleans, anche i musical dalle finestre degli edifici affacciati sul lungolago. «Inoltre è in corso un collaborazione con la scuola di Paolo Meneguzzi, che ci metterà a disposizione artisti già pronti a esibirsi in spettacoli di qualità». Insomma, per l’anno venturo il Locarnese e Ascona si annunciano come mete privilegiate per le vacanze, con la speranza di ripetere l’exploit dell’estate 2021.