Manuele Bertoli porterà in governo domani la decisione. Non sono previsti test salivari sistematici
Stanno per scadere le prime due settimane di scuola, durante le quali è obbligatorio per allievi e docenti, dalle scuole medie in su, indossare la mascherina. Il presidente del Consiglio di Stato e direttore del Dipartimento educazione, cultura e sport (Decs) Manuele Bertoli porterà in governo domani «la decisione sul prolungo dell’uso obbligatorio di questo mezzo di protezione fino alle vacanze autunnali», ci dice. «Come abbiamo sempre detto, siamo in costante contatto con le autorità sanitarie e la situazione viene rivalutata continuamente. Ieri abbiamo incontrato il medico cantonale e i suoi collaboratori proprio per questo. In considerazione del numero di contagi tra i giovani piuttosto elevato verificato in altri cantoni settimana scorsa e del tasso di popolazione vaccinata ancora insufficiente, togliere la mascherina alle Medie in modo indiscriminato come avremmo voluto poter fare (e come hanno voluto provare a fare altrove in Svizzera) risulta rischioso». Dunque alle Medie «almeno sino a fine ottobre, varranno per gli allievi di almeno 12 anni le medesime regole già previste per le scuole postobbligatorie, ovvero obbligo di mascherina con possibili eccezioni in aula per allievi i cui genitori attestano l’avvenuta vaccinazione o guarigione, se si possono rispettare le distanze. Per gli allievi di prima classe (meno di 12 anni) rimane la mascherina obbligatoria».
Questa certificazione non potrebbe creare problemi e abusi? «La decisione riguardante gli allievi delle scuole postobbligatorie è già stata comunicata prima dell’anno scolastico ed entrerà in vigore lunedì prossimo, 13 settembre», risponde Bertoli. «I docenti se necessario potranno consultare le dichiarazioni degli allievi in direzione. Il sistema non è comunque fondato sul controllo, ma sulla fiducia e la responsabilizzazione di ognuno, elementi fondamentali in tutta la società, anche al di fuori della scuola per riuscire a uscire tutti assieme da questa pandemia».
In una lettera il Movimento della scuola aveva proposto di introdurre dei test salivari sistematici in tutti gli ordini scolastici. Al riguardo il direttore del Decs dice: «Nei cantoni che hanno deciso di adottare questo approccio il tasso di adesione volontaria ai test da parte degli allievi è in netta discesa dopo sole due settimane di scuola. Ciò dimostra una scarsa adesione a medio-lungo termine alla misura e rende ancora meno efficace questo sistema, che misura ma non protegge. Anche i Cantoni che hanno adottato questo metodo ricorrono ora alla mascherina obbligatoria. La strategia adottata in Ticino per il momento risulta essere più efficace: puntiamo sui gesti barriera che effettivamente proteggono dal contagio e offriamo test mirati se e dove ci sono indizi concreti di potenziali focolai».
Fino a quando è previsto l’uso della mascherina nelle scuole? C’è una soglia di casi di coronavirus in Ticino che permetterebbe di abolire l’obbligo dove è presente? «I valori soglia non funzionano in una situazione complessa e in costante mutamento» spiega Bertoli. «L’opportunità della mascherina sarà valutata man mano, ma finché i dati sui contagi rimangono elevati e il tasso di vaccinazione non ancora sufficiente è difficile immaginare di poterne fare a meno». Per quanto concerne la copertura delle vie respiratorie alle scuole elementari, il presidente del Consiglio di Stato afferma che, come l’anno scorso, non è prevista l’introduzione dell’obbligo.