Il Plr richiama l'attenzione su un problema che 'affligge la città' ed è legato alla prassi in uso alla dogana commerciale
Ormai fanno parte del paesaggio chiassese: lunghe colonne di Tir posteggiati accanto al tratto finale dell'autostrada in attesa di passare la dogana a Brogeda. Questa situazione, però, agli occhi di quattro consiglieri comunali del Plr, si protrae da troppo tempo e senza vedere una soluzione all'orizzonte. Con il risultato che la cittadina paga pegno, in termini ambientali e d'immagine, e i camionisti - in questa stagione col motore acceso per difendersi dal caldo - fanno anche un paio d'ore di anticamera, "più del doppio rispetto a quanto avvenisse in passato". Per Giovanni Pezzotti, Luca Bacciarini, Davide Capoferri e Daniele Godenzi, è tempo di mettere sul tavolo delle autorità cantonali o federali il problema. La richiesta al Municipio di Chiasso oggi ha al piglio dell'ufficialità.
Dove sono da ricercare, però, le ragioni di quello che i consiglieri del Plr non faticano a definire un "disservizio"? A detta delle autorità doganali, fanno notare nella loro interrogazione, "la causa principale a monte di questi ritardi sono le disposizioni anti-Covid-19 vigenti". Guardando ad altri valichi doganali commerciali del Paese e facendo un paragone, rilanciano, le norme legate alla pandemia "non giustificano il netto peggioramento" del servizio.
"Contrariamente a quello che suggeriscono le autorità doganali - scandiscono i rappresentanti del Plr -, dallo studio comparativo si può evincere che la ragione del problema è una mancanza di implementazione di tecnologie piuttosto allarmante. Segnatamente, le dogane commerciali di
Chiasso-Brogeda e Stabio sono praticamente le uniche sul suolo svizzero dove vi è ancora la necessità di esporre documenti redatti a mano e in sede per effettuare il passaggio doganale sia in entrata che in uscita".
Le conseguenze di queste prassi, annotano ancora gli autori dell'interrogazione, sono sotto lo sguardo di tutti. "Questa spiacevole situazione - motivano - ha un triplice sviluppo negativo. In primo luogo, vi è un aumento esponenziale dell’inquinamento nella nostra regione. In seconda istanza, vi è un danneggiamento altresì esponenziale dell’immagine del nostro territorio. In ultima analisi, l’economia locale ne risente così come il benessere generale della nostra Chiasso".
Nessuno, fanno capire a chiare lettere, misconosce il ruolo che la dogana commerciale di Chiasso-Brogeda ha avuto negli anni per la cittadina. La storia locale, riconoscono, è "fortemente legata" a questa realtà che ha contribuito "incisivamente allo sviluppo socio-economico della città". In altre parole, ribadiscono, è stata fonte di ricchezza, orgoglio e prestigio. Il punto è che adesso, richiamano, è "molto spesso al centro di aspre critiche" e motivo di "disagi tangibili" che affliggono Chiasso, a cui serve una via d'uscita.