Strepitoso Sommer su Mbabbé nei calci di rigore. Rossocrociati avanti 1-0 al 45', sotto 1-3 all'81' ma capaci di riagguantare un clamoroso 3-3 nel finale
Folle, storica, incredibile Svizzera. Ci sono voluti i calci di rigore per separare la Nazionale di Petkovic e Francia, protagoniste di un ottavo di finale folle che alla fine ha promosso ai quarti i rossocrociati che venerdì a San Pietroburgo troveranno la Spagna che a sua volta ha eliminato i vicecampioni del mondo della Croazia. Decisiva nonché fantastica la parata di Yann Sommer al decimo rigore, quello calciato - e intercettato - da Mbappé, il protagonista più atteso, il protagonista mancato. Voto 6 al numero uno rossocrociato, strepitoso anche su Giroud e, soprattutto, Pavard sul 3-3, quando una rete avrebbe certamente indirizzato la sfida.
Un primo tempo perfetto, perché altro termine non c'è per definire la prima parte di partita della Svizzera chiusa con grande merito avanti 1-0 per lo splendido gol di testa di Seferovic. Il rigore fallito da Rodriguez in avvio di ripresa che avrebbe dovuto valere un clamoroso ma meritato doppio vantaggio, e poi... Poi un sacco di cose, da togliere il fiato: la doppietta di Benzema, valsa il sorpasso dei campioni del mondo (fin lì praticamente annullati), tanto inaspettato quanto doloroso, il capolavoro balistico di Pogba da 30 metri per il 3-1 che sembrava definitivo, la sensazionale reazione della squadra di Petkovic che ha trovato in Seferovic un centravanti da doppietta (2-3), il 3-3 da incorniciare di Gavranovic, fermato poco prima da un fuorigioco, l'occasione al 95' di Mehmedi cui ha fatto seguito la traversa di Koman che ha posto fine a 96' minuti di rarissima intensità, introducendo così l'appendice dei supplementari.
Esaltanti, per larghi tratti, i rossocrociati di Petkovic, sia nella prima parte dell'incontro, sia nella reazione dimostrata quando lo stesso pareva segnato in maniera irreversibile a beneficio dei campioni del mondo, riagguantati nel punteggio con un doppio sussulto storico, quello sì, comunque.
Era da tempo che la Svizzera non disputava una frazione così ben interpretata. Solida in retrovia, dove Widmer ha contenuto Mbabbé e Elvedi ha messo la museruola a Benzema, precisa a centrocampo e, per una volta, cinica quanto basta in fase di finalizzazione, la squadra di Vladimir Petkovic ha trovato il modo di passare in vantaggio al 15' grazie a un colpo di testa di Seferovic in anticipo su Lenglet (pennellato l'assist al centro di Zuber, uno dei migliori in assoluto nei primi 45'), per poi contenere senza alcun affanno la reazione dei transalpini, pericolosi solo con un tiro dalla distanza di Rabiot, e rischiare addirittura un clamoroso raddoppio con Embolo e Akanji, sempre sfruttano i palloni aerei che Rodriguez e Zber hanno messo in area con continuità e precisione. Inoperoso il portiere Yann Sommer, un dato che dice tutto. Perfetto, pressoché perfetto, quindi, il primo tempo dei rossocrociati.
Folle l'avvio di ripresa. Embolo spreca una favorevolissima occasione in piena area, ma l'opportunità più ghiotta l'ha avuta sul suo sinistro Rodriguez, dal dischetto, per un un rigore procurato dall'incontenibile Zuber, messo giù da Pavard. Il difensore del Torino si è però fatto ipnotizzare da Lloris, abile nella parata che ha tenuto in partita la Francia, azi l'ha rilanciata. Già, perché secondo il collaudatissimo "gol sbagliato gol subìto", i "bleus" nello spazio di 2' hanno messo in atto il ribaltone per effetto della tremenda doppietta di Benzema. In occasione del primo gol, il disimpegno impreciso di Akanji ha indotto all'errore Seferovic, dal cui mancato controllo è partita l'azione sfociata nell'1-1 del centravanti del Real Madrid, letale davanti a Sommer. Due minuti dopo è stato Shaqiri a perdere palla malamente al limite dell'area elvetica e a favorire il raddoppio dei campioni del mondo (stavolta Benzema ha segnato di testa). Una vera e propria mazzata, dal possibile 2-0 a un micidiale e immeritato 1-2. E che dire del 3-1 di Pobga? Chapeau, per dirla alla francese: capolavoro da una trentina di metri, palla all'incrocio dei pali con tanti saluti a Sommer, incolpevole ma battuto per la terza volta.
Ma mica è finita qui: servito da Mbabu, Seferovic ancora di testa ha ridato fiato alle speranze della Svizzera con la doppietta personale e il punto del 2-3. Gavranovic ha fatto le prove generali del 3-3 inizialmente negatogli dalla posizione di fuorigioco, ma poi cercato e trovato con una magia che ha fatto accomodare sul manto erboso Kimpembe e costretto Lloris a raccogliere la sfera nel sacco. Supplementari.
Il protagonista dell'avvio di supplementare è Sommer, strepitoso su Pavard. Sul fronte opposto Mbabu mette paura alla tremebonda retroguardia di Deschamps. Mbappé si è divorato il 4-3 a 10' dalla fine, ancora Sommer ha detto di no in volo plastico a Giroud.
«Ho vissuto fin troppe emozioni - commenta Vladimir Petkovic ai microfoni della Rsi -. Dei continui su e giù, per fortuna che alla fine siamo rimasti su. Questa squadra ha dimostrato una volta di più di saper reagire alle avversità, quando si presentano. Ogni volta che la Svizzera è stata colpita, anche in passato, ha saputo rialzarsi e andare avanti. È successo anche stavolta. Abbiamo fatto molte partite di ottimo livello contro ottime squadre. Questa è senza dubbio una delle più importanti, sul piano dei risultati. Mi piace molto l’idea che si ragazzi siano convinti di poter fare qualcosa di più . Dopo un po’ di festa e di rigenerazione penseremo alla Spagna, contro al quale vogliamo ripetere questo tipo di prestazione, perché l'intenzione è quella di andare avanti. Senza Xhaka (squalificato) ci dobbiamo riorganizzare, mettendo in campo ancora più agonismo».
«Siamo una squadra, abbiamo dimostrato qualità e unità - ha commentato Haris Seferovic -. È la mia partita più bella, ma sono soprattutto contento per tutti i compagni, quelli che erano in campo dall’inizio, i subentrati. Dopo il 3-1 di Pogba ci ho comunque creduto. Questo è un torneo, può succedere di tutto. Possiamo vincere anche la prossima partita, dobbiamo affrontare il prossimo impegno come abbiamo affrontato questo«.
«È incredibile quanto siamo riusciti a fare, qualcosa di immenso - spiega Yann Sommer l’eroe di serata -. Una partita strepitosa sul piano mentale, giocata con il cuore. Sono fiero di noi. La parata decisiva è giunta in un momento speciale, al decimo rigore, dopo che tutti avevano segnato. Nella testa ho avuto un flash che mi diceva che l’avrei parato, quel rigore».
«Abbiamo giocato una grande partita per il nostro paese, ma non ci vogliamo fermare qui - esulta Mario Gavranovic -. Vogliamo passare un altro turno. Sono orgoglioso di aver rappresentato il Ticino e fatto un gol importantissimo per il nostro paese. Il primo rigore? In allenamento mi sentivo bene, ho detto al mister che ne volevo tirare uno. Mi ha chiesto se fossi d’accordo di essere il primo, ho detto di sì». In occasione del gol del 3-3, cosa ricorda? «Prima di tutto, che ho ricevuto una gran palla. Poi, ho sentito che Kimpembe stava arrivando e ne ho eluso l’intervento con un gesto istintivo che mi ha liberato al tiro, con un'esecuzione che in allenamento provo spesso».
Reti: 15' Seferovic 0-1. 57' Benzema 1-1. 59' Benzema 2-1. 75' Pogba 3-1. 81' Seferovic 3-2. 90' Gavranovic 3-3
Rigori: Gavranovic 0-1. Pogba 1-1. Schär 1-2. Giroud 2-2. Akanji 2-3. Thuram 3-3. Vargas 3-4. Kimpembe 4-4. Mehmedi 4-5. Mbappé -
Francia: Lloris; Varane, Kimpembe, Lenglet (46' Coman, 111' Thuram); Pavard, Pogba, Kanté, Rabiot, Griezmann (88' Sissoko); Mbappé, Benzema (94' Giroud)
Svizzera: Sommer; Elvedi, Akanji, Rodriguez (7' Mehmedi); Widmer (73' Mbabu), Xhaka, Freuler, Zuber (79' Fassnacht); Shaqiri (73' Gavranovic); Embolo (79' Vargas), Seferovic (96' Schär)
Arbitro: Rapallini (Arg)
Note: ammoniti: 30' Varane. 32' Elvedi. 76' Xhaka. 88' Coman. 91' Pavard. 108' Akanji