Fu il giornalista che rintracciò Abraham Zapruder, sarto immigrato di origine ucraina che aveva catturato con la sua videocamera 8 mm le immagini dell'attentato
Addio a Richard B. Stolley, caporedattore fondatore della influente rivista People e soprattutto autore sul magazine Life dello scoop sul filmato dell'assassinio di John Fitzgerald Kennedy nel 1963. Il giornalista è morto a 92 anni all'ospedale di Evanston, Illinois, per un disturbo cardiaco, come ha riferito la sorella Melina.
Anche Stolley era andato a Dallas per coprire il delitto del presidente americano e, grazie ad una imboccata di una stringer e alla propria caparbietà, riuscì a rintracciare sull'elenco del telefono Abraham Zapruder, un sarto immigrato di origine ucraina che aveva catturato con la sua videocamera 8 millimetri le immagini dell'attentato; telefonò al suo numero ogni 15 minuti finché Zapruder rispose dicendogli che era il primo reporter a contattarlo, ma rifiutandosi, per lo shock della tragedia, d'incontrarlo subito per mostrargli il filmato. Stolley scelse di non fare pressione e s'accordò per andare da Zapruder l'indomani mattina, arrivando un'ora prima per anticipare eventuali colleghi; poi visionò i 26 secondi di pellicola che sarebbero diventati tra i più famosi e contestati spezzoni di film della storia americana. Life non pagò per l'intervista ma per l'esclusiva delle foto: da 50mila dollari, la cifra salì poi a 150mila includendo tutti i diritti e con la promessa che Life non avrebbe sfruttato quelle scene così crude e sconvolgenti.
Stolley lasciò una traccia indelebile non solo su Life ma anche su People, che contribuì a lanciare facendone uno dei magazine americani più influenti e popolari del XX secolo.