L'assemblea degli azionisti si sarebbe tenuta nonostante la proposta di rinvio del CdA uscente
Un nuovo Consiglio di amministrazione per la Clinica Santa Chiara di Locarno, di proprietà della clinica luganese Moncucco, sarebbe stato nominato questa sera dall'assemblea degli azionisti. Un condizionale d'obbligo, in assenza di conferme ufficiali.
Infatti, l'assemblea si sarebbe tenuta nonostante qualche ora prima dell'inizio il CdA uscente avesse comunicato la sua decisione (presa già nei giorni scorsi) di posticipare l'incontro a venerdì 23 luglio, spiegando – in una nota stampa – che “abbiamo la situazione finanziaria sotto controllo e ottenuto un prestito di 1,5 milioni di franchi; ciò copre il fabbisogno di liquidità per almeno i prossimi tre mesi. Questa nuova situazione supera di fatto l’urgenza di una ristrutturazione societaria immediata”. E ancora: “Abbiamo ricevuto una nuova stima del valore degli immobili, significativamente superiore al loro valore inserito a bilancio; ciò consente alla società di migliorare in modo sostanziale il suo stato patrimoniale; stiamo alacremente lavorando su alcune proposte di risanamento e ristrutturazione a medio e lungo termine”.
Pronta la replica della Moncucco, la clinica luganese fresca proprietaria della Santa Chiara, che contesta alcune delle cifre sull'azionariato fornite dai due membri del CdA uscente e le loro ipotesi sui piani di risanamento: “In particolare non è vero che la Moncucco intenda procedere alla riduzione del personale e ribadisce la volontà di rilanciare l’attività sanitaria della Santa Chiara che da anni conosce un'inesorabile riduzione. Si rileva infine che gli amministratori si sottraggono alla verifica e al voto della maggioranza degli azionisti”.