Chiacchierata d'inizio legislatura con il sindaco Bruno Arrigoni tra progetti in corso e ‘insegnamenti’ lasciati dalla pandemia
La nuova legislatura di Chiasso è iniziata da poco più di un mese. Ma di fatto non sembra essere mai finita: la riconferma dei cinque esponenti dell'esecutivo e dei dicasteri ha permesso al Municipio guidato da Bruno Arrigoni di rimettersi subito al lavoro. Non senza un intoppo iniziale: la nomina del vicesindaco che, di fronte a quattro candidature, ha premiato Davide Dosi (Us-I Verdi). «Si può fare solo una scelta e, secondo me, soprattutto dal profilo politico, è stata fatta la migliore – commenta il sindaco –. Posso capire che la mia collega di partito (la municipale Sonia Colombo-Regazzoni, ndr) ci sia rimasta male, ma guardando aspetto politico, interessi e opportunità per Chiasso, non potevamo avere sindaco e vicesindaco dello stesso partito con una maggioranza relativa. Negli ultimi 50 anni non è mai successo e non sarebbe stata una soluzione corretta nei confronti degli altri partiti». A mente di Arrigoni quello del vicesindacato è un capitolo «ormai chiuso» e il Municipio «è concentrato sul lavoro per il nostro Comune e per il futuro». Pensando al triennio appena avviato, Bruno Arrigoni afferma che «mi aspetto una legislatura sulla falsa riga dell'ultima dove, a parte posizioni un po' acquisite su preventivi e consuntivi, tutto sommato c'è stato un consenso».
Sarà una legislatura corta. Cosa si aspetta Bruno Arrigoni per i prossimi tre anni? «Sarà una legislatura molto intensa dove non mancheranno temi da affrontare – risponde il sindaco –. Il tema politico dei prossimi anni sarà sicuramente il discorso aggregativo che, a livello di Municipio di Chiasso, ci vede tutti d'accordo». Subito dopo la sua rielezione, il sindaco ha ammesso la sua volontà di sondare in modo approfondito la tematica con i Comuni vicini. Vi sono inoltre la pandemia e il rilancio della cittadina. «I consuntivi, chiusi con un disavanzo di 196mila franchi, hanno parato bene la prima ondata. L'uscita dall'emergenza sanitaria sta dando impulsi a tutta l'economia, in primis alla ristorazione». Nelle scorse settimane il Municipio ha donato un buono acquisto di 20 franchi a tutti i cittadini maggiorenni. «Siamo arrivati con un ‘timing’ perfetto – sottolinea Arrigoni –. Grazie alle riaperture, questo buono è uno stimolo in più per frequentare i nostri commerci». Il sindaco non nasconde il complicato iter che ha portato a questa azione di sostegno. La tessera inizialmente ideata, come si ricorderà, non aveva dato l'esito sperato. «Abbiamo ascoltato i commercianti e i firmatari della petizione che chiedeva questa misura e ci siamo adeguati: ogni tanto si può anche ammettere qualche errore». Il Municipio ha voluto sostenere finanziariamente anche il mercato del venerdì, organizzato dalla Società commercianti del Mendrisiotto, «che sta avendo un ottimo successo ed è sempre ben frequentato anche se negli ultimi 12 mesi, per motivi facilmente intuibili, le entrate finanziarie sono diminuite».
A caratterizzare i prossimi anni saranno soprattutto progetti di riqualifica che andranno ad affiancarsi agli investimenti privati (come per esempio l'ex Fernet Branca e la ex Trecor). La prima in ordine di tempo sarà quella del Palapenz, con un investimento di 5,5 milioni (di cui 800mila stanziati dai comuni vicini). Se questi lavori «entreranno nel vivo», il Municipio sta raccogliendo le informazioni necessarie per i prossimi interventi: scuole dell'infanzia, palestre, sede dell'Ufficio tecnico e poligono della Rovagina. Quest'ultimo, sottolinea Arrigoni, «si trascina da anni e potrebbe essere il momento propizio per portare avanti una ristrutturazione che andrà a favore di tutto il Distretto». Anche nei prossimi anni Chiasso dovrà prestare particolare attenzione alle spese. «I costi legati al mondo degli anziani sono sempre in aumento e il Cantone sta spingendo parecchio sui trasporti pubblici». Un altro settore in divenire è quello legato alla ferrovia. «Chiasso è sempre stata molto legata alla ferrovia – sottolinea ancora il sindaco –. Negli ultimi anni abbiamo avuto solo delusioni, lo sviluppo dei progetti in corso non andrebbe solo a vantaggio di Chiasso, ma dell'intera regione». Tra i progetti «che nei prossimi anni saranno fondamentali» ci sono la gestione logistica del traffico, il Gleis 4, la Piccola velocità e la scuola di moda.
Chiasso si sta preparando all'uscita dall'emergenza sanitaria. Con quali insegnamenti? «Dopo un anno e mezzo di situazione particolare tutti hanno voglia di ricominciare – risponde Arrigoni –. Forse abbiamo capito che alcune cose che davamo per scontate, proprio così scontate non erano. Abbiamo però anche visto che la cittadina ha reagito bene, parando i conti economici e sociali». L'emergenza sanitaria ha insomma portato alla conclusione che «non ci sono certezze. Negli ultimi anni eravamo convinti, e lo siamo ancora, che la nostra economia si sarebbe basata soprattutto su fintech e digitalizzazione, ma ci sono sempre degli inconvenienti da tenere in considerazione e, per esempio, l'incognita del telelavoro è ancora difficile da valutare». Pensando agli aiuti erogati, in ambito comunale si poteva lavorare meglio? «Abbiamo lavorato, e continueremo a farlo, per dare un sostegno alla nostra economia dove è possibile – conclude Bruno Arrigoni –. Se penso ad alcuni temi, come per esempio la tassa sui rifiuti per il settore gastronomico, avremmo potuto ridurla subito e non emettere le fatture a prezzo pieno. Ma siamo venuti incontro ai nostri ristoratori e cercato di seguire la volontà dei cittadini».