Dure critiche al Consiglio federale in un rapporto confidenziale agli Stati membri. Sull’accordo quadro ‘non possiamo certo negoziare con noi stessi’.
Che cosa vuole la Svizzera? È quanto si sta chiedendo la Commissione europea dopo anni di negoziati – apparentemente infruttuosi – con il Consiglio federale sull’accordo quadro istituzionale. Il governo elvetico viene duramente criticato in un rapporto confidenziale trasmesso dall’esecutivo europeo agli Stati membri. Lo ha riferito oggi la Ssr.
Nel documento, la Commissione si lamenta per la latitanza del Consiglio federale. Sei round negoziali hanno avuto luogo da gennaio tra Stéphanie Riso (Ue) e la Segretaria di Stato elvetica Livia Leu. Non ci sarebbero stati progressi, né sul metodo né sulla sostanza. Fatta eccezione, a quanto pare, sugli aiuti di Stato.
La capo negoziatrice svizzera non avrebbe sottoposto alcuna proposta concreta, limitandosi ad attendere che la controparte presentasse le sue proposte sui tre punti in sospeso: protezione dei salari, aiuti di Stato e direttiva europea sulla cittadinanza. Nel documento, sempre secondo la Ssr, la Commissione afferma in sostanza di non poter negoziare con se stessa.
Stando ai giornali di Tamedia, il Consiglio federale si riunirà lunedì in una “seduta di crisi segreta” per decidere chi andrà a Bruxelles il 23 e con quale mandato.