Bellinzonese

Officine di Castione, i lavoratori saranno il 30% in più

Le Ffs hanno comunicato al Consiglio di Stato e al Municipio di Bellinzona che le unità lavorative passeranno dalle previste 200/230 ad almeno 300

Uno scorcio del progetto di nuovo stabilimento a Castione (Ffs)
23 marzo 2021
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La notizia era nell’aria e alcuni candidati al Municipio di Bellinzona ne hanno accennato nei giorni scorsi in occasione dei dibattiti elettorali svolti in vista del 18 aprile: la nuova Officina delle Ffs prevista a Castione avrà un numero di unità lavorative a tempo pieno maggiore rispetto alle 200/230 indicate nella lettera d’intenti firmata a fine 2017 dalle Ferrovie, dal Cantone e dalla Città. Oggi arriva la conferma: come spiegano i consiglieri di Stato Christian Vitta e Claudio Zali, le Ffs hanno comunicato ieri (lunedì) al Governo cantonale e all’Esecutivo cittadino che i posti di lavoro a tempo pieno saranno almeno 300, con profili professionali di qualità fra elettrotecnici e polimeccanici, come pure ingegneri di livello Uni e Sup. «Un aumento del 30% assicurato a lungo termine che conferma quanto le Ferrovie siano un partner affidabile per gli investimenti strategici previsti in Ticino», commentano Vitta e Zali. Taluni candidati – in base a informazioni in loro possesso ma nei giorni scorsi non confermate dalle Ffs cui la 'Regione' aveva chiesto lumi – si spingono a parlare di «centinaia di posti di lavoro». Ciò che ovviamente farebbe contente le attuali maestranze impiegate nel vecchio stabilimento cittadino (430 operai) e le future generazioni. Un tema, quello della forza lavoro, su cui la Commissione del personale e i sindacati premono affinché le Ferrovie s'impegnino a creare a Castione il maggior numero possibile di impieghi. Parimenti, su questo tema lo stesso Consiglio comunale di Bellinzona due settimane fa ha votato una risoluzione che chiede al Municipio di fare pressing sulle Ffs.

L'investimento passa da 360 a oltre 400 milioni

Il potenziamento ora annunciato s’inserisce nel progetto di massima in corso per lo stabilimento previsto a Castione dal 2026 e nell’allestimento del relativo piano industriale che rappresenterà il perno su cui far ruotare l'attività del personale. Il cui compito principale, ricordiamo, sarà quello della manutenzione pesante dei moderni elettrotreni, più altre lavorazioni delle componenti. «E sono infatti queste ultime – spiega alla 'Regione' Roberta Cattaneo, direttrice delle Ffs regione sud – che permetteranno d'incrementare la forza lavoro in modo stabile». Al momento non viene specificato il dettaglio, ma si chiarisce che l'incremento «deriva dagli approfondimenti strategici avviati dalle Ffs su scala nazionale in materia di assegnazione, ai singoli stabilimenti elvetici, delle varie fasi di manutenzione. Ciò che favorirà Castione in maniera definitiva e a lungo termine». Ad aumentare è anche l’investimento previsto, destinato a passare – stando ai due consiglieri di Stato – dagli iniziali 360 a oltre 400 milioni, di cui cento garantiti dal Cantone e 20 dalla Città di Bellinzona in base all'accordo siglato quattro anni or sono; un incremento che la direttrice Cattaneo al momento ritiene opportuno non confermare, considerate le valutazioni ancora in corso.

Anche una sessantina di apprendisti

I profili professionali, sottolinea Roberta Cattaneo, «saranno in linea con l'elevato contenuto tecnologico dei moderni elettrotreni da sottoporre a manutenzione pesante, ciò che si rispecchierà anche nella formazione sia del personale già diplomato, sia degli apprendisti nell'arco di un percorso orientato anche verso le scuole tecniche superiori e  l'ingegneria». Nel moderno stabilimento di Castione, con volume e superfici invariati rispetto alle indicazioni iniziali, s’inserirà infatti anche il centro di competenza per la formazione degli apprendisti gestito da Login per conto di Ffs, con una sessantina di posti che si aggiungeranno agli oltre 300 destinati al personale impiegato. «Stiamo parlando – aggiunge il direttore del Dipartimento del territorio – di un concentrato di competenze, tecnologie e ingegneria di cui il Ticino ha assolutamente bisogno». Oltre a ciò, sottolinea il direttore del Dipartimento finanze ed economia, le Ferrovie «hanno confermato che il progetto di Castione rimane prioritario, nonostante le difficoltà finanziarie sopraggiunte con la crisi pandemica».