La Città smentisce le dicerie alimentate per far credere che il progetto si possa 'spezzettare'. Borradori: 'Le bugie hanno le gambe corte ma in politica...'
«Le bugie hanno le gambe corte ma in politica rischiano di ottenere credibilità. Non ci sono vie di mezzo per il progetto di Polo sportivo e degli eventi (Pse) a Cornaredo. O si accetta l'accordo di Partenariato pubblico-privato (Ppp) oppure resteranno soltanto le macerie e dovremo ricominciare daccapo. Noi non lasceremo nulla di intentato nella difesa e nel sostegno di quest'operazione orientata alla riqualifica del comparto. Fin dall'inizio, nel 2010 quando non ero ancora in Municipio, l'opera era stata pensata in un'ottica multifunzionale, quindi non solo con i contenuti sportivi. Noi abbiamo affinato gli altri contenuti. Ci costerà qualche sacrificio? Lo faremo. Dovremo aumentare il moltiplicatore d'imposta di due, tre o quattro punti? Lo faremo. Questo è un bel progetto e Lugano dev'essere in grado di osare. Non potremo realizzare da soli le infrastrutture. Verrà presentato un referendum? Lo affronteremo». Ha esordito così il sindaco di Lugano Marco Borradori oggi nel corso di una conferenza stampa decisamente anomala andata in scena a Palazzo civico.
Dopo la presentazione del messaggio relativo al sostegno di 343'000 franchi congiunto su base triennale della Civica filarmonica Lugano, della Filarmonica di Castagnola e della Filarmonica Unione Sonvico il cui obiettivo è, oltre a garantire le attività musicali di ogni singola compagine, di mettere in rete le realtà musicali del territorio, ampio spazio è stato dedicato a spazzar via tutte le Fake News che circolano attorno al progetto di Pse. Al sindaco ha fatto eco Roberto Badaracco titolare del Dicastero Cultura, sport ed eventi: «Purtroppo dobbiamo correggere informazioni sbagliate ed esasperate dal confronto politico. Informazioni palesemente false. Prime di diffonderle bisognerebbe consultare il messaggio municipale o interpellare noi o i funzionari della Città che hanno lavorato al progetto». L’accordo generale di Ppp definito con il Gruppo Hrs Sa e il Credit Suisse è stato raggiunto con piena soddisfazione della Città ed è conforme alle condizioni poste dal bando di concorso e in un clima di dialogo e disponibilità continui dei partner convolti. Il municipale Plr smentisce favoritismi: «Le trattative hanno anzi gettato le basi per una collaborazione trasparente ed efficace, il gruppo non vuole passare come capro espiatorio. Non si tratta di un progetto speculativo, siamo stati noi (il Municipio) a scegliere i contenuti».
In altre parole, non si possono estrapolare dal progetto i contenuti sportivi, realizzando solo l’Arena e il Palazzetto dello sport a spese della Città. Questa è una proposta-alibi che equivale di fatto all’affossamento di un progetto che riqualifica il comparto di Cornaredo, valorizza e amplia gli spazi pubblici, crea aree verdi e un nuovo parco a beneficio di tutta la cittadinanza. Oltre a restare senza stadio e senza Palazzetto dello Sport, Lugano perderebbe insieme agli investimenti fatti finora anche una preziosa possibilità di sviluppo urbanistico, economico, di valorizzazione del quartiere, del settore dello sport e della qualità di vita. Al municipale Plr chiediamo che succede nel suo partito in cui alcuni membri propugnano proprio lo spezzettamento del progetto. «È vero alcuni sostengono queste tesi ma il Plr non ha ancora deciso la propria posizione - risponde Badaracco -. Insistere, vorrebbe dire non realizzare le strutture. Sarebbe grave, perché se il messaggio non passasse il Consiglio comunale, il Football club Lugano sarebbe relegato e dovremo aspettare altri 10-15 anni per dotarci di infrastrutture moderne che esistono ormai da anni in almeno 12 centri urbani svizzeri. Anche le informazioni finanziarie circolate sono false. Basta consultare il messaggio per rendersene conto».
L’approvazione dell’accordo di Ppp da parte del Consiglio comunale è l’atto decisivo e non procrastinabile necessario per dare l’avvio definitivo alla realizzazione del Pse. Non solo. Cristina Zanini Barzaghi, titolare del Dicastero immobili di Lugano ricorda il lungo iter del complicato progetto denominato Sigillo degli architetti Cruz Ortiz + Giraudi Radczuweit avviato oltre dieci anni fa. E sottolinea che «già prevede una realizzazione a tappe e contempla proprio l’edificazione prioritaria dei contenuti sportivi. Tuttavia gli elementi che costituiscono il progetto – così come definito dal bando di concorso per il finanziamento dell’opera - sono da considerare un insieme coeso e non scindibile. Abbiamo già risposto alle oltre cento domande che ci hanno posto i commissari della Gestione e dell'Edilizia. Oltre al messaggio che dovrebbe essere approvato, in Consiglio comunale ne arriveranno altri e ci sono almeno altri 15 sotto-contratti da approvare».