Bellinzonese

Il Ppd di Lumino chiede chiarezza sulle scuole di Castione

Due nuove varianti per il comparto scolastico preoccupano Enea Monticelli: una prevede la demolizione della sede, l'altra una riduzione della capacità.

La loro sede potrebbe allontanarsi (Ti-Press)
19 dicembre 2020
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«Siamo preoccupati e chiediamo innanzitutto chiarezza» in merito ai progetti sul tavolo per quanto riguarda il comparto scolastico di Castione. Enea Monticelli, consigliere comunale di Lumino, è infatti preoccupato per il futuro degli allievi di Scuola media del suo Comune, in seguito ai progetti alternativi emersi recentemente durante la seduta di Consiglio comunale di Arbedo-Castione, che prevedono o la demolizione della sede o la diminuzione della capacità. 

Attualmente a Castione sarebbe previsto un potenziamento del comparto scolastico (ampliamento delle medie e inserimento nell'edificio della Scuola per l'infanzia). Tuttavia, questo progetto è attualmente congelato a causa di opposizioni e ricorsi. Il Municipio di Arbedo-Castione, rispondendo a un’interpellanza del gruppo Ppd, ha così indicato che il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (Decs) starebbe elaborando altre due varianti che interesserebbero gli studenti di questa regione. Una variante prevederebbe la costruzione di “una nuova struttura scolastica per 500 allievi” situata “tra Bellinzona e il quartiere di Claro”, si legge in un’interrogazione presentata ieri da Monticelli a nome del Gruppo Ppd, insieme al collega Damiano Della Bruna. In questo caso, “una volta costruito il nuovo edificio, quello di Castione verrebbe definitivamente demolito”. Insomma, con questa variante gli allievi di Lumino, ma anche quelli di Arbedo Castione, dovrebbero recarsi presso una sede più lontana rispetto a quella attuale. E ciò non sarebbe ammissibile secondo la Sezione Ppd di Lumino

Una terza opzione prevederebbe invece “il risanamento delle strutture già presenti” e la “ricostruzione di un nuovo blocco sportivo (doppia palestra)”. Tuttavia, questa variante permetterebbe di accogliere solo “350 allievi” e comporterebbe quindi una riduzione della capacità. «Il problema è che già la struttura attuale è sottodimensionata», sottolinea a ‘laRegione’ Monticelli. In questo caso si andrebbe dunque a peggiorare la situazione, obbligando gli studenti “non ospitabili a Castione” a recarsi presso “altre sedi di Scuola edia (Bellinzona e/o Lodrino)”. In entrambi i casi si tratterebbe quindi di «una penalizzazione» per gli allievi dei Comuni di Lumino e di Arbedo-Castione oltre che della regione.

Apprensione anche ad Arbedo-Castione

E infatti, questa situazione genera apprensione anche ad Arbedo-Castione: «Non sappiamo a che punto sono queste varianti, ma già il fatto che ci siano, ci preoccupa», afferma da noi contatta la capogruppo Ppd Lorenza Soncini. «Noi vorremmo che la Scuola media di Castione continui a esistere e che possa continuare a ospitare gli allievi del nostro comune». Con le eventuali opzioni messe sul tavolo, il rischio sarebbe dunque quello che pure gli studenti di Arbedo-Castione debbano in futuro recarsi in un'altra sede di Scuola media.

L'obiettivo dell’interrogazione presentata a Lumino è innanzitutto quello di fare chiarezza: «Anche il Municipio del nostro comune dovrebbe essere a conoscenza di queste varianti», rileva Monticelli. Nell’atto parlamentare si chiede dunque all’esecutivo se “è al corrente degli scenari” citati. E, in caso contrario, “se intende prendere contatto con il Municipio di Arbedo-Castione al fine di comprendere meglio la situazione”. In secondo luogo si chiede all’esecutivo di prendere contatto con il Decs “al fine di essere debitamente informato”, facendo “nel contempo presente la ferma contrarietà a qualsiasi soluzione che possa comportare l’iscrizione ad una sede di scuola media diversa da quella di Castione”.