Berset ha parlato di 'sette cantoni' nei quali la situazione è preoccupante, ed esorta a prendere tempestivamente misure rigorose
Il Consiglio Federale ha deciso le nuove misure di contenimento della pandemia in vista delle festività natalizie. L'attenzione posta sui piani di protezione per la pratica degli sport invernali nelle stagioni sciistiche, sugli orari dei ristoranti, l'affollamento nei negozi e le raccomandazioni per gli incontri in famiglia.
Le stazioni sciistiche potranno rimanere aperte per la clientela indigena, ma solo se la situazione epidemiologica lo permetterà. Ciò significa che dal 22 dicembre i gestori degli impianti avranno bisogno di una autorizzazione rilasciata dal cantone rimanere aperti.
Questa sarà concessa solo se sono garantite capacità sufficienti negli ospedali, nel contact-tracing e per i test. I gestori delle stazioni sciistiche devono inoltre presentare piani di protezione rigorosi.
Non ci saranno limiti di capacità per le stazioni sciistiche. I mezzi di trasporto chiusi - come funivie o cabinovie - potranno però essere occupati solo nella misura dei due terzi dei posti (a sedere e/o in piedi). Le mascherine saranno obbligatorie su tutti gli impianti, comprese seggiovie e sciovie, e nelle file d'attesa.
I Cantoni sono tenuti a controllare il rispetto delle regole: se riscontrano problemi di rilievo, devono ingiungere ai gestori dei comprensori sciistici di porvi rimedio e, se le irregolarità persistono, revocare loro l’autorizzazione. I Cantoni devono inoltre riferire alla Confederazione sul numero di controlli effettuati, di ingiunzioni emesse e di autorizzazioni revocate e sul grado di occupazione degli ospedali.
Il consigliere federale Alain Berset lamenta il degrado piuttosto netto e inaspettato della situazione e il rischio di una risalita del numero dei casi, attualmente stabilizzato a un livello alto, e annuncia contatti con i sette cantoni più colpiti e l'elaborazione, eventualmente, di nuove misure a livello federale per tutti per alcuni cantoni, soprattutto se essi non adottano misure più rigorose. Berset non ha comunque rivelato quali sono i cantoni sotto osservazione.
In alcuni Cantoni il numero delle infezioni da coronavirus ristagna a livelli elevati o ha ripreso a crescere. La situazione negli ospedali resta molto tesa: in alcune strutture gli interventi chirurgici non urgenti vengono rimandati e il personale sanitario continua a essere fortemente sollecitato.
«Non possiamo permetterci che arrivi una terza ondata» ha detto Berset. «Dobbiamo agire anche con misure rigorose, in alcuni cantoni si sta andando nella direzione sbagliata». Il consigliere federale ha inoltre ribadito l'invito al farsi testare ai primi sintomi.
Il periodo a ridosso dei giorni festivi, contraddistinto da un incremento degli spostamenti per fare acquisti e da un aumento degli incontri privati, è fonte di ulteriori rischi. Dopo aver consultato i Cantoni, il Consiglio federale ha perciò deciso di rafforzare i provvedimenti sul piano nazionale e modificato di conseguenza l’ordinanza COVID-19 situazione particolare. Per proteggere ancora più efficacemente le persone, il numero di clienti presenti contemporaneamente in un negozio viene ridotto. Dal 9 dicembre e fino a nuovo avviso, la capienza degli esercizi commerciali è ulteriormente limitata: nei negozi di dimensioni più grandi, la superficie minima per persona passa dagli attuali quattro a dieci metri quadrati.
Con questo provvedimento s’intende incentivare la popolazione a pianificare in modo più strategico quando fare gli acquisti.
In tutta la Svizzera diventerà obbligatorio, com’è già il caso in diversi Cantoni, registrare i dati di contatto di un ospite per tavolo. Nella notte di San Silvestro, inoltre, gli esercizi pubblici non dovranno chiudere alle 23, ma potranno rimanere aperti, a titolo eccezionale, sino all’una del mattino. Lo scopo di questo provvedimento è di ridurre i rischi connessi a incontri spontanei in ambito privato.
La pratica del canto è vietata al di fuori della cerchia familiare e della scuola dell’obbligo, sia all’aperto sia nei locali chiusi. Il divieto si applica non soltanto ai cori, ma anche al canto in comune durante i servizi religiosi o nel quadro di determinate usanze di Capodanno.
Il Consiglio federale raccomanda vivamente di limitare a due economie domestiche gli incontri in privato e al ristorante, in modo da ridurre il più possibile i contatti fra le persone. Il limite delle dieci persone è mantenuto. Per ridurre ulteriormente il numero di contatti e i flussi di persone va inoltre attuata in modo sistematico la raccomandazione sul telelavoro. Il Consiglio federale esorta nuovamente i datori di lavoro a permettere, nel limite del possibile, ai lavoratori di lavorare da casa. I lavoratori devono essere il più possibile agevolati nel ridurre al minimo i loro contatti interpersonali a ridosso dei giorni festivi. Questa misura è tanto più opportuna quanto più dovessero essere previsti incontri con persone a rischio.