Il Consiglio federale valuta l'erogazione di contributi a fondo perso per le società sportive. Esercito: 2'500 militari in appoggio al sistema sanitario
I club sportivi verranno sostenuti dalla Confederazione con prestiti per un importo complessivo di 350 milioni di franchi. Il Parlamento ha già emanato le pertinenti basi legali, mentre il Consiglio federale ha approvato la relativa ordinanza e ha definito le direttive d’esecuzione. Inoltre, tenuto conto che alla luce dell’attuale situazione relativa alla pandemia di COVID-19 anche nei prossimi mesi gli eventi sportivi si svolgeranno con pochi o senza spettatori, Berna ha avviato una verifica per rendere possibile la concessione di contributi a fondo perso.
Questi prestiti, rende noto l'Esecutivo in una nota, servono esclusivamente a garantire la partecipazione dei club ai campionati.
Nella nuova ordinanza COVID-19 sport di squadra il Consiglio federale ha ora precisato le direttive per l’utilizzo di questi prestiti. Ecco i punti principali:
I lavoratori indipendenti - colpiti dai provvedimenti per combattere il coronavirus, anche se non sono stati costretti a chiudere la loro impresa - potranno continuare a richiedere l'indennità di perdita di guadagno (IPG). Il Consiglio federale ha approvato oggi le relative modifiche dell'ordinanza in materia, prolungando e ampliando questo sostegno.
Il nuovo disciplinamento - che vale per gli indipendenti e per le persone la cui posizione è analoga a quella di un datore di lavoro - entra in vigore con effetto retroattivo al 17 settembre 2020 e avrà una durata limitata al 30 giugno 2021, indica una nota governativa odierna.
Il diritto all'IPG per il coronavirus è previsto quando l'attività lucrativa subisce una limitazione a causa di provvedimenti adottati per far fronte all'epidemia di COVID-19: in particolare, se le persone interessate hanno dovuto interrompere la loro attività (chiusura) su ordine delle autorità. Lo stesso dicasi nel caso di un divieto di svolgere manifestazioni imposto dalle autorità.
In futuro, avranno diritto all'IPG anche le persone la cui attività lucrativa subisce una limitazione considerevole a causa di provvedimenti adottati per far fronte alla pandemia e che subiscono una perdita salariale o di guadagno. Per limitazione considerevole s'intende una diminuzione del giro d'affari pari almeno al 55% rispetto al fatturato medio degli anni 2015-2019.
Le IPG saranno versate sulla base della dichiarazione della persona interessata. Verranno tuttavia eseguiti controlli, un punto sul quale in Parlamento la destra ha insistito molto per evitare abusi. Le richieste possono essere presentate già sin da ora, ma le persone interessate sono pregate di pazientare per il versamento delle prestazioni.
La legge Covid-19 sostituisce i decreti urgenti adottati dal Consiglio federale durante il periodo acuto della pandemia. Dal 20 marzo 2020 in poi il Consiglio federale ha infatti preso una serie di provvedimenti per attenuare le ripercussioni economiche della lotta al coronavirus per le imprese e i lavoratori colpiti. Uno di questi provvedimenti è l'indennità di perdita di guadagno per il coronavirus, il cui versamento è terminato il 16 settembre 2020 per tutti gli aventi diritto.
Il 26 settembre è entrata in vigore la legge COVID-19. La nuova legislazione disciplina la prosecuzione mirata dei provvedimenti per attenuare le ripercussioni economiche della lotta al coronavirus. Oltre al prolungamento del diritto all’IPG per il coronavirus, sono previsti anche provvedimenti di sostegno specifici per i settori dello sport e della cultura.
Inoltre, le imprese continueranno a poter disporre degli strumenti dell'assicurazione contro la disoccupazione: il Consiglio federale ha infatti prolungato la durata massima di riscossione dell'indennità per lavoro ridotto da 12 a 18 mesi.
Per le aziende che necessitano di un aiuto supplementare, è prevista la possibilità di un sostegno nel quadro della regolamentazione dei casi di rigore. In questi casi, la Confederazione può partecipare per metà ai provvedimenti cantonali a sostegno delle imprese particolarmente colpite, che sono sostanzialmente quelle attive nell'organizzazione di eventi, i baracconisti, gli operatori del settore dei viaggi e le aziende turistiche. Al momento l'ordinanza d'esecuzione della legge è in fase di elaborazione, conclude la nota.
Nel contesto dell'espansione del Covid-19, il Consiglio federale ha deciso oggi che un massimo di 2500 militari potranno essere impiegati fino al 31 marzo 2021 in appoggio del settore sanitario civile. Per potervi far capo, i Cantoni dovranno dimostrare di aver esaurito tutti i mezzi di cui dispongono.
Le prestazioni di appoggio dell'esercito, che riguarderanno cura e trasporto di persone infettate dal coronavirus, saranno fornite da formazioni di professionisti, militari in ferma continuata, formazioni in servizio e volontari. Se necessario, saranno chiamate in servizio formazioni supplementari che potranno essere impiegate entro 96 ore dalla loro mobilitazione, indica una nota diramata oggi simultaneamente alla conferenza stampa di Viola Amherd, responsabile del Dipartimento federale della difesa e della protezione della popolazione (DDPS).
Al fine di soddisfare il criterio di sussidiarietà, in occasione della presentazione delle richieste i Cantoni dovranno dimostrare che tutti gli strumenti civili a loro disposizione sono stati esauriti. Si tratta in particolare dei mezzi della protezione civile, del servizio civile e dei pompieri come anche quelli del settore privato.
Occorrerà, tra l'altro, fornire la prova che non è possibile reclutare personale supplementare sul mercato del lavoro, che la possibilità di impiegare disoccupati è stata esaurita e che gli studenti in medicina come pure i samaritani e altri volontari sono stati contattati in merito ma non sono più disponibili. I Cantoni dovranno inoltre provare che altre strutture ospedaliere non possono più accogliere pazienti e che gli interventi medici non urgenti devono essere rinviati per poter liberare capacità.