Locarnese

Locarno, Salvioni lascia e Andrea Giudici tiene in ansia il Plr

Giovedì il municipale in carica presenterà le sue dimissioni. Il primo subentrante (non candidato per aprile): 'Sorpreso e indeciso sul da farsi'

Niccolò Salvioni
(Ti-Press)
10 settembre 2020
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Cataclisma preelettorale in casa liberale radicale a Locarno. Niccolò Salvioni, municipale in carica, giovedì consegnerà la sua lettera di dimissioni ai colleghi di Palazzo Marcacci. I motivi ufficialmente addotti sono di carattere professionale (alcuni congedi maternità nello studio legale da lui diretto). Il fatto che Salvioni lasci il Municipio non è una sorpresa in senso assoluto: non figura infatti nella lista liberale radicale per le elezioni comunali differite d'aprile. Sorprende semmai che lo faccia già adesso, non mancando di togliersi qualche sassolino dalle scarpe.

Primo subentrante è Andrea Giudici, granconsigliere, avvocato anch'egli, attualmente finito un po' ai margini del progetto politico sezionale locarnese e non a caso neppure più in Consiglio comunale. Raggiunto dalla “Regione”, Giudici si è dichiarato «sorpreso» per la notizia della rinuncia anticipata di Salvioni e ha dichiarato che «le voci di una partenza anticipata circolavano, ma non c'era conferma che lo facesse effettivamente, e soprattutto così a breve scadenza». La grande domanda è legata all'opportunità di accettare la carica di municipale per pochi mesi, oppure cedere il posto al secondo subentrante, Simone Merlini, che in proiezione è invece un elemento su cui il Plr cittadino - o almeno una parte di esso - sta puntando molto. 

«Il contesto è complicato e sono ancora sinceramente indeciso sul da farsi - nota Andrea Giudici - visto che oltretutto questa notizia mi ha preso totalmente alla sprovvista. Da una parte potrei accettare la carica perché il responso popolare ha comunque un senso, ma dall'altra anche rifiutarla, vista la situazione più generale e la mia posizione oggettiva in seno al partito. Inizio ora a riflettere. Credo che una buona decisione potrà essere presa soltanto dopo aver parlato con i vertici della sezione».

Le dimissioni di Salvioni potranno essere accettate, secondo la Loc, soltanto se le motivazioni addotte venissero giudicate “gravi”. «Una situazione professionale come quella che si prefigura con due nuovi congedi maternità mi sembra oggettivamente solida abbastanza affinché le dimissioni vengano accettate», nota il diretto interessato. Se il Municipio prima e il Consiglio di Stato poi la penseranno alla stessa maniera, il cambio della guardia a Palazzo Marcacci si verificherà a metà novembre, due mesi dopo le dimissioni ufficializzate dall'uscente.

 

 

 

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