Il Consiglio di Stato estende almeno fino alla penultima settimana del mese le misure speciali in vigore in Ticino: assembramenti di massimo 30 persone.
In Ticino gli assembramenti con più di 30 persone rimarranno vietati almeno fino al 21 settembre prossimo, così come le disposizioni particolari nel settore della ristorazione. In particolare l'obbligo di indossare le mascherine da parte dei camerieri, l'obbligo per bar e discoteche (ma in generale per tutti qui luoghi dove il consumo avviene in piedi) di registrare i dati personali di chi entra e di poter accogliere al massimo 100 avventori per serata tra le 18 e la chiusura.
Lo ha deciso oggi il Consiglio di Stato ticinese alla luce dell'evoluzione epidemiologica nel cantonale, giudicata "stabile" grazie alle misure anti-coronavirus in vigore che "sono al momento efficaci e adeguate alla situazione". Nessun allentamento, quindi, ma nemmeno nessuna nuova restrizione (come ad esempio l'obbligo della mascherina nei negozi o in altri spazi pubblici). "L’evoluzione dei contagi conferma che la popolazione ticinese continua a rispettare le norme di protezione formulate a più riprese dalle istituzioni e dagli operatori sanitari", scrive il governo.
Su scala nazionale, ricorda il Consiglio di Stato "continua ad essere obbligatoria la quarantena immediata per chi rientra da uno dei Paesi ad alto rischio di contagio – secondo la lista allestita dalla Confederazione (da domani in Ticino sarà disponibile un nuovo formulario elettronico) – e l’obbligo di indossare la mascherina sui mezzi pubblici".